La dipendenza patologica da videogiochi è stata inclusa nella più recente versione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) sotto l’etichetta “Internet Gaming Disorder” che comprende la dipendenza da videogiochi sia online che offline.
L’Internet Gaming Disorder è l’unica altra dipendenza comportamentale inserita insieme al gioco d’azzardo (gambling) nella sezione 3 del DSM-5 (American Psychiatric Association, 2013).
L’uso eccessivo di videogiochi è un fenomeno molto frequente, soprattutto negli adolescenti, tuttavia, passare molto tempo a giocare non è condizione sufficiente per individuare un malessere clinico o una condizione psichiatrica. Solo una parte dei giocatori mostra sintomi che aprono alla possibilità di diagnosticare una dipendenza.
L’Internet Gaming Disorder va differenziato da Internet Addiction Disorder e dal Gambling Disorder:
- L’INTERNET ADDICTION DISORDER (dipendenza da internet) fa riferimento alle conseguenze negative derivanti da qualsiasi attività che può essere svolta online.
- Il GAMBLING ADDICTION (dipendenza da gioco d’azzardo) fa riferimento al coinvolgimento eccessivo e problematico con giochi che prevedano scommesse di soldi. Ciò non riguarda i videogiochi, sebbene alcuni di questi prevedano la possibilità di “sbloccare” delle funzioni pagando. La peculiarità dei videogame rimane comunque altra.
- L’INTERNET GAMING DISORDER (dipendenza da videogiochi) fa riferimento all’uso eccessivo e problematico di giochi online o offline su PC, su cellulare, su tablet, etc.
Uno studio australiano ha mostrato che chi presenta Internet Gaming Disorder quattro fattori cognitivi alterati: una persistente sopravvalutazione dei premi acquisiti con il gioco, una cattiva interpretazione e una sovra – aderenza alle regole di completamento del gioco che impongono quasi un atteggiamento ossessivo verso il gioco stesso, l’utilizzo dei videogame per guadagnare autostima e autoaccettazione.
Sintomi della dipendenza da videogiochi
Il gaming disorder presenta principalmente alcuni sintomi: ansia e stress, rabbia e violenza e svogliatezza fino alla totale mancanza di appetito e di sonno.
Gli studi dedicati a questa problematica propongono una serie di possibili criteri diagnostici della dipendenza da videogame online e offline per individuare una situazione a rischio:
- Forte preoccupazione a riguardo del gioco (rilevanza cognitiva) al momento in cui il giocatore non è impegnato nel gioco.
- Comportamenti di isolamento quando il gioco non è possibile.
- Tolleranza (bisogno di aumentare il tempo di gioco per sperimentare soddisfazione).
- Tentativi fallimentari di controllare e/o ridurre l’uso.
- Perdita di interesse per altri hobbies o attività (rilevanza comportamentale).
- Uso eccessivo nonostante la consapevolezza che sussista un problema.
- Menzogne a riguardo del tempo trascorso giocando.
- Uso del gioco per sedare e/o regolare e/o ridurre un vissuto emotivo spiacevole e/o per gestire situazioni ansiogene e stressanti.
- Perdita o compromissione di relazioni interpersonali rilevanti, compromissione del rendimento scolastico o lavorativo a causa del gioco.
La depressione è la condizione che maggiormente è stata osservata in relazione alla dipendenza da videogiochi, nonché disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività nei bambini, negli adolescenti e nei giovani adulti.
Effetti a lungo termine della dipendenza da videogiochi
La dipendenza da giochi online e offline condivide diversi elementi con la dipendenza da sostanze: le variazioni nei circuiti dei neurotrasmettitori (alterazione del sistema dopaminergico legato al rinforzo) e le alterazioni comportamentali (controllo degli impulsi, inibizione, controllo cognitivo).
Gli studi mostrano come la dipendenza da giochi online sia associata a gravi conseguenze per la salute psicofisica della Persona:
- Drastica riduzione delle relazioni interpersonali.
- Riduzione/assenza di hobbies e attività ricreative.
- Cattiva igiene del sonno.
- Calo delle prestazioni lavorative e scolastiche.
- Diminuzione delle abilità attentive e mnemoniche.
- Inibizione delle risposte agli stimoli esterni.
- Alterata capacità nel prendere le decisioni.
- Diminuita funzionalità visiva e uditiva.
- Alterazione del sistema neuronale di ricompensa.
- Aumento dell’aggressività e dell’ostilità.
- Aumento dello stress.
- Aumento del senso di solitudine.
- Aumento di peso.
Da un punto di vista delle relazioni interpersonali, chi soffre di dipendenza da giochi online preferisce passare il proprio tempo con gli amici conosciuti in rete e crede che queste relazioni siano molto più vere e intense rispetto a quelle della vita reale.
Tra le complicanze neurologiche, possono emergere crisi epilettiche indotte dalla stimolazione luminosa e dalla deprivazione di sonno. Può presentarsi anche la cefalea, sia come complicanza dello stato emotivo (sintomo indotto dallo stress), che come meccanismo organico per l’esposizione protratta al gioco.
Risultati di Risonanza magnetica funzionale e EEG hanno anche mostrato degli aspetti positivi della dipendenza da videogiochi. Nelle persone con dipendenza di videogiochi (IGD) non è stata riscontrata alcuna differenza con le persone non dipendenti da videogiochi in merito al controllo dell’attenzione e del processamento degli errori. Addirittura, è stata rilevata in alcuni casi, un’attività cerebrale addirittura superiore e più intensa nei soggetti IGD rispetto alla controparte sana, per quel che riguarda la coordinazione sensitivo motoria. La conclusione provvisoria a cui sono giunti i ricercatori è che un gaming moderato, controllato, può addirittura essere positivo e avere effetti terapeutici. Videogiocare può essere importante per acquisire e migliorare una gran varietà di abilità cognitive e motorie, ciò è provato dell’importanza dell’approccio videoludico simulativo nell’addestramento militare e in ambito chirurgico (es. chirurgia robotica o laparoscopica).
Intervento terapeutico
Attualmente, non esiste una terapia mirata alla dipendenza da videogiochi (Internet Gaming Disorder – IGD), dato che non si conoscono a pieno le basi fisiopatologiche e psichiatriche di questa dipendenza comportamentale.
Le cliniche di prevenzione e riabilitazione che si occupano di questa dipendenza attuano programmi di disintossicazione che si basano sull’interazione tra psicoterapia individuale, gruppale e familiare, associate ad attività fisiche e manuali collaterali e alla promozione della socializzazione senza filtri elettronici.
Il percorso di psicoterapia può essere associato a terapia farmacologica e si focalizza sul sostenere la Persona a:
- Approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei suoi mondi relazionali.
- Acquisire consapevolezza circa la dipendenza da videogiochi e gli svantaggi psicofisici e relazionali che questa condotta di dipendenza comporta nella sua vita e nella sua salute.
- Potenziare l’autostima e il senso di Sé.
- Individuare, destrutturare e ristrutturare gli automatismi, schemi cognitivi, comportamentali ed emotivi disfunzionali che elicitano e mantengono il comportamento, sostituendoli con schemi più adattivi per uno stile di vita personale e relazionale più sano.
- Apprendere alcune strategie pratiche di fronteggiamento (coping) degli eventi stressanti e ansiosi.
- Sviluppare comportamenti alternativi per la gestione delle emozioni intense.
- Sostenere la motivazione al cambiamento dello stile di vita e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale (es. differenziazioni tra relazioni virtuali e reali, apertura alle socialità, cura del sonno, attività fisica, etc.)
- Prevenire le ricadute mediante l’identificazione degli stimoli attivanti e dei sintomi.
I videogames come internet sono un mezzo di comunicazione e di fruizione di contenuti e la loro abolizione appare inutile. L’invito è all’espressione di un modello educazionale, che inviti a migliorare il rapporto utente – videogame, soprattutto sensibilizzando l’utenza circa il potenziale danno psicofisico e relazionale che l’abuso può comportare, prevendendo situazioni di dipendenza.
Sono un genitore, cosa possa fare?
- Non restare passivo o indifferente di fronte ai primi segnali di dipendenza da videogames dei tuoi figli.
- Gioca con loro, scegliete insieme un videogioco e condividi il tuo tempo con loro, il tempo necessario e sufficiente per avere il piacere di divertirsi con i videogames.
- Non utilizzateli nelle camere da letto, spiegagli che le camere sono il luogo più giusto per riposarsi e dormire e non per videogiocare.
- Proponi e condividi qualche alternativa, anche la più semplice: un film, una passeggiata, buona musica, una lettura.