La percezione è una funzione cognitiva che agisce integrandosi con le sensazioni, prodotte dagli organi di senso, sulla base dell’esperienza acquisita. Attraverso il processo percettivo gli stimoli sensoriali sono portati a livello di coscienza, riconosciuti, confrontati con altri, collocati in parametri temporali e spaziali ed interpretati.
I disturbi della percezione generano da alterazioni che interferiscono con il processo percettivo nel suo insieme o in uno qualsiasi dei suoi passaggi. Tra i disturbi della percezione è possibile distinguere:
- Illusione: caratterizzata da una percezione sensoriale distorta di uno stimolo esterno realmente presente. Le illusioni possono sparire o modificarsi in rapporto all’attenzione e allo stato emotivo da cui derivano.
- Pseudoallucinazione: è caratterizzata da una dispercezione percepita come interna alla Persona, con caratteri di particolare intensità e pervasività. Generalmente è di tipo visivo (“immagini a occhi chiusi”) o uditivo (“voci interne, nella testa”). Contrariamente all’allucinazione, quindi, non è proiettata nello spazio esterno: da questo punto di vista può essere considerata come una forma particolare di rappresentazione mentale.
- Allucinosi: fenomeno analogo alle allucinazioni, per i caratteri di fisicità e di proiezione esterna, ma attivamente criticate dalla Persona. Diversamente dalle pseudoallucinazioni, hanno quasi sempre un significato patologico.
- Allucinazione: definibile come la percezione sensoriale in assenza di oggetto, vissuta con netta rilevanza e precisa localizzazione nello spazio, non criticata dalla Persona. Similmente al delirio, le allucinazioni sono caratterizzate dalla assoluta certezza soggettiva, l’impossibilità dell’esperienza, la non influenzabilità e correggibilità, nonché, di solito, dal carattere autocentrico (nelle allucinazioni la Persona è protagonista, a differenza delle allucinosi, in cui di solito è spettatore “neutrale”).
I fenomeni allucinatori si possono riscontrare, oltre che in tutti i tipi di condizione psicotica, anche nell’ambito di patologie su base organica e possono essere indotti da sostanze esogene di natura tossica.
La Persona può rendersi conto o meno di esprimere un’allucinazione. Qualcuno può accorgersi che sta avendo una falsa esperienza sensoriale, mentre qualcun altro può essere convinto che la fonte di tale esperienza sensoriale abbia una sua realtà fisica esterna e non sia soltanto il prodotto della propria mente.
Classificazione delle Allucinazioni
Possono essere distinte in base a:
Forma:
- Allucinazioni semplici o elementari: suoni, rumori, luccichii.
- Allucinazioni complesse: oggetti, parole, frasi, persone.
Stato della Persona:
- Fisiologiche: sonno, dormiveglia, eidetismo.
- Patologiche: psicotiche, stati confusionali, uso di sostanze.
Modalità di manifestazione:
- Uditive: la Persona sente rumori, suoni, fruscii, voci.
- Visive: la Persona vede figure ottiche elementari come lampi, luci e bagliori o complesse come persone, animali, cose o scene; possono essere statiche o in movimento, colorate o in bianco e nero, di dimensioni reali o alterate (rimpicciolite o ingrandite); possono avere un contenuto più o meno coinvolgente o indifferente rispetto al comportamento della Persona.
- Olfattive: la Persona percepisce odori non reali, ma frutto della propria mente.
- Gustative: la Persona percepisce sapori non reali, ma frutto della propria mente.
- Tattili: la Persona si sente toccare o bruciare. Possono accompagnarsi ad allucinazioni visive, come nel caso delle “allucinazioni microzooptiche” del delirium tremens, in cui il soggetto vede e si sente addosso piccoli animali generalmente repellenti (insetti, ragni, scarafaggi, topi, etc.).
- Cenestopatiche: dispercezioni allucinatorie di trasformazione o possessione del corpo.
Le allucinazioni possono esprimersi attraverso:
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- Voci imperative: danno alla Persona incarichi o ordini, consigli, la possono mettere in guardia o impedirle di agire.
- Colloquio di voci: voci di più persone, riconosciute o meno dalla Persona, che dialogano fra di loro, parlando o meno della Persona.
- Commento degli atti: alcune persone sentono persone che parlano di loro, minacciandole o prendendole in giro, talvolta possono “udire” rimproveri o insulti rivolti nei loro riguardi.
- Eco del pensiero: i propri pensieri vengono “sonorizzati”, detti da altri.
Le allucinazioni si riscontrano tipicamente in presenza di alterazioni mentali causate da malattie neurologiche e psichiatriche (come demenze degenerative, schizofrenia e delirium tremens in caso di alcolismo cronico, etc.).
Intervento terapeutico
Il trattamento delle allucinazioni va definito all’interno del quadro sintomatologico complessivo nel quale vengono diagnosticate.
Nella definizione del percorso terapeutico, gli interventi psicoterapeutici, riabilitativi, psicoeducativi sono generalmente associati ad un trattamento farmacologico, volto a ridurre l’impatto dei sintomi nella vita della Persona.