Schizotipico
disturbo di personalità
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Le persone che presentano il disturbo schizotipico di personalità presentano delle alterazioni, delle “stranezze” nei contenuti del pensiero che ruotano di solito attorno ad alcune tematiche: la credenza di essere oggetti di complotti (ideazione paranoide), interpretazioni scorrette riguardo la relazione tra eventi slegati tra loro, credenze bizzarre e pensiero magico (convinzione di essere dotati di particolari abilità intuitive, preveggenti e percettive).

La convinzione di essere diversi dagli altri e quindi incompresi, tende ad incentivare nei soggetti schizotipici un comportamento che spesso li porta all’isolamento e alla limitata interazione con gli altri.

Il sistema di credenze e percezioni che caratterizza il disturbo schizotipico di personalità influenza il comportamento che trova espressione nell’esasperazione di concetti come la superstizione, la chiaroveggenza, la telepatia e un’accentuazione dei sensi.

 

Sintomi del disturbo schizotipico di personalità

Il disturbo schizotipico di personalità deve il suo nome alla discendenza dalla schizofrenia con cui condivide, in maniera ridotta e non cronica, un’alterazione del pensiero, un contatto con la realtà moderatamente compromesso e una logica priva di linearità.

I sintomi che caratterizzano un disturbo schizotipico di personalità sono rintracciabili attraverso l’osservazione di un comportamento manifesto che è il prodotto di un forte disagio nell’interazione con gli altri derivante dalla convinzione di essere diversi, di un’incapacità nel riconoscere i propri sentimenti, di un’affettività ridotta e trattenuta e di un’inadeguatezza nel riconoscimento del contesto che spesso sfocia in comportamenti inappropriati.

Spesso le Persone schizotipiche utilizzano un linguaggio farcito di eccessive metafore, stereotipi e analogie che risulta incomprensibile, assumono un comportamento che non tiene conto delle convenzioni sociali, sono eccentriche e hanno un aspetto bizzarro, utilizzano un abbigliamento spesso stravagante o trasandato.

Il disturbo schizotipico di personalità ha in comune con altri disturbi alcuni sintomi: quelli riguardanti ansia e preoccupazione nell’interazione con gli altri, caratteristici del disturbo evitante di personalità, la tendenza all’isolamento, propria del disturbo schizoide di personalità e un sistema di idee di riferimento per alcuni tratti molto simile a quello presente nel disturbo paranoide di personalità, ma meno persecutorio e ostile.

 

Come insorge il disturbo schizotipico di personalità

I tratti che caratterizzano un disturbo schizotipico si palesano nella Persona attraverso la stranezza del comportamento, la stravaganza nel modo di vestirsi e agghindarsi e la bizzarria del linguaggio.

Le cause del disturbo schizotipico di personalità non sono ancora chiare, ma la ricerca ritiene che nella sua origine influiscano fattori genetici e i cambiamenti nelle funzioni celebrali. Il rischio di soffrire del disturbo schizotipico di personalità aumenta in presenza di familiarità con la schizofrenia o con altri disturbi psicotici.

Il disturbo schizotipico di personalità è associato a trascuratezza infantile, basso status socioeconomico, temperamento passivo e sensibile alle critiche e a uno stile di attaccamento ansioso – evitante (i genitori non riescono a soddisfare il bisogno di vicinanza protettiva di cui questi necessitano per un adeguato sviluppo psico-emotivo).

 

Intervento terapeutico

Il trattamento del Disturbo schizotipico di personalità va definito all’interno del quadro sintomatologico complessivo nel quale viene diagnosticato.

Generalmente, il trattamento di questo disturbo, soprattutto nella fase acuta, è di tipo farmacologico (farmaci antipsicotici) per contenere la sintomatologia e consentire l’intervento psicoterapeutico, psicoeducativo e riabilitativo.

Gli interventi terapeutici hanno come obiettivo principale quello di ridurre la disfunzionalità emotiva e le disabilità derivate dai sintomi psicotici attraverso interventi di psicoeducazione che prevedono l’apprendimento di abilità sociali per ridurre la tensione e l’ansia nelle situazioni di interazione, di abilità comunicative ed occupazionali migliorative della qualità di vita del Paziente, nonché di abilità volte ad aumentare i livelli di fiducia nell’Altro mediante la costruzione di un rapporto con il terapeuta, di abilità volte ad apprendere la possibilità di ridurre la percezione soggettiva di minaccia riconoscere le modalità di pensiero distorte.

Gli interventi terapeutici si prefiggono di accrescere la consapevolezza del Paziente circa il proprio disturbo e promuovere la compliance al trattamento farmacologico, ciò al fine di prevenire l’isolamento sociale e ridurre eventuali ricadute.

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