La sindrome delle gambe senza riposo o Restless Legs Syndrome (RLS) è un disturbo neurologico caratterizzato da una voglia irrefrenabile di muovere le gambe, associata spesso ad una sensazione di fastidio, dolore e/o formicolio agli arti inferiori.
Sintomi della sindrome delle gambe senza riposo
Generalmente, i sintomi peggiorano stando molto a riposo e con la sedentarietà, aumentando nelle ore serali rispetto a quelle diurne.
La sensazione di fastidio, sperimentata da chi ne soffre, migliora muovendo le gambe. Questo eccesso di movimento, compiuto per cercare sollievo quando la Persona si predispone a dormire, è spesso causa di insonnia iniziale e difficoltà di addormentamento.
Le manifestazioni diurne del disturbo sono:
- Eccessiva sonnolenza.
- Aumentato senso di stanchezza e affaticabilità.
- Irritabilità.
- Problemi di attenzione.
- Iperattività.
- Etc.
La letteratura riporta una prevalenza di questo disturbo in età adulta, ma la presenza anche in età infantile.
Come insorge la sindrome delle gambe senza riposo
La componente genetica appare significativa. Nel caso d’insorgenza del disturbo viene riscontrata la presenza di altri familiari con tale patologia.
Da un punto di vista neurologico, diverse ricerche, hanno evidenziato il ruolo centrale del sistema dopaminergico nella patogenesi di questo disturbo.
Anche la carenza di ferro sembra favorire l’insorgenza della sindrome delle gambe senza riposo, bassi livelli di ferritina nel sangue sono associati ad un aumento della gravità del disturbo.
Intervento terapeutico
Il trattamento della sindrome delle gambe senza riposo va definita all’interno del quadro sintomatologico complessivo nel quale viene diagnosticata. L’intervento terapeutico è sostenuto da tecniche e approcci terapeutici diversificati, tra i quali quello sistemico relazionale, quello cognitivo comportamentale, l’ipnosi ericksoniana e la Mindfulness per distogliere la Persona dai pensieri ricorsivi disadattivi e ansiogeni che influenzano il sonno.
La scelta viene effettuata in base a quanto emerso dalla valutazione iniziale, ovvero in base alle caratteristiche fenomenologiche del disturbo di una specifica Persona con sindrome delle gambe senza riposo.
In generale, l’obiettivo è quello di esplorare la storia della Persona e dei suoi contesti relazionali di appartenenza, di indagare sull’evoluzione e sul significato del sintomo, destrutturando ed elaborando gli schemi che attivano il disturbo del sonno e le emozioni connesse ad esso.
Un percorso terapeutico agisce sia sugli stati emotivi disturbanti, gli stati ansiosi che ne conseguono e sulle abitudini della Persona, che spesso si prepara al sonno in modo poco corretto e non si pone nelle condizioni ambientali più idonee ad un riposo soddisfacente.
L’intervento psicologico può essere associato a terapia farmacologica e prevede di:
- Ridurre i livelli di stress e di disagio psico – fisico derivanti dal disturbo.
- Acquisire tecniche per la gestione di stati emotivi disturbanti correlati al disturbo.
- Potenziare l’autostima e il senso di autoefficacia.
- Fornire informazioni circa la fisiologia del sonno e regole di igiene del sonno per migliorarne la qualità e i sintomi correlati al disturbo (ad esempio, il rispetto di regole relative agli orari di addormentamento e risveglio, nonché circa la regolarizzazione dei ritmi circadiani, etc.).
- Fornire tecniche di rilassamento e distrazione immaginativa.
- Rinforzare e motivare la Persona al mantenimento di uno stile di vita sano per potenziare il senso di controllo sul proprio sonno.