Sociopatia
pradeep ranjan 63LnJW0ieqM unsplash

Photo by Pradeep Ranjan on Unsplash

 

Con il termine sociopatia si intende una condizione patologica della Persona che si caratterizza per la difficoltà o impossibilità a conformarsi ai normali canoni morali, etici e procedurali di una Comunità.

Il sociopatico non ha considerazione per le regole comunemente condivise né per i diritti degli altri. Nel proprio agire non tiene conto di ripercussioni o conseguenze e rischia di divenire una minaccia per sé e per le persone con le quali viene in contatto.

Il Manuale Statistico Diagnostico dei Disturbi Mentali (DSM-5) fornisce una descrizione del disturbo antisociale della personalità che presenta molte caratteristiche comuni con la sociopatia e la psicopatia.

Sociopatia e psicopatia non sono diagnosticabili come il disturbo antisociale della personalità, ma sono disordini specifici appartenenti alla categoria del disturbo antisociale, con il quale hanno in comune diversi aspetti.

 

Le caratteristiche del sociopatico possono essere riassunte in:

  • Disprezzo per le leggi e per le usanze sociali.
  • Incapacità di riconoscere i diritti degli altri.
  • Incapacità di provare rimorso, senso di colpa, vergogna per le proprie azioni.
  • Incapacità di provare empatia.
  • Tendenza ad assumere comportamenti e atteggiamenti controllanti, manipolativi e spesso violenti.
  • Disonestà, il sociopatico mente, usa falsi nomi, truffa gli altri.
  • Impulsività o incapacità di pianificare. I crimini commessi sono disorganizzati.
  • Irritabilità e aggressività.
  • Incapacità di far fronte a obblighi finanziari, di accudire altre persone, di sostenere un’attività lavorativa con continuità o di rimanere per molto tempo nello stesso posto.
  • La Persona ha almeno 18 anni.
  • Presenza di un disturbo della condotta con esordio precedente ai 15 anni.
  • Il comportamento antisociale non si manifesta esclusivamente durante un episodio maniacale o nel decorso di disturbi psicotici.
  • Nervosismo e tendenza all’ira.
  • Bassa istruzione.
  • Solitudine.

 

La Persona sociopatica ha necessità di ricevere l’approvazione degli altri perché è convinta di averne diritto.

Lo schema mentale denota fredda razionalità e indifferenza, utilizzando spesso strategie ingannevoli.

La difficoltà a gestire le emozioni di contrarietà fa tendere il sociopatico a reagire con rabbia e aggressività, sia fisica che verbale.

 

Tipologie di disturbo antisociale di personalità

Clinicamente, vengono distinte oltre 4 tipologie di disturbo antisociale di personalità, oltre a quello comune:

  • Sociopatia alienata. La Persona non sa provare vero affetto, anche verso figure importanti della propria vita. L’individuo in questione è solitamente misantropo, tende all’isolamento e disprezza le convenzioni.
  • Sociopatia aggressiva. Si manifesta in maniera ostile, sadica e addirittura violenta in ogni contesto, dal lavoro alla sfera privata e intima, con affermazione di potere e sottomissione delle altre persone.
  • Sociopatia dissociale. La Persona riesce ad accettare gli schemi di comportamento di un gruppo solo se sono esplicitamente contrarie alla legge.
  • Sociopatia acquisita o sindrome frontale. Questo caso non riguarda tanto un disturbo patologico del comportamento, quanto piuttosto un deficit cognitivo, emotivo, motorio e del comportamento, determinato a seguito di un trauma o danno cerebrale. La Persona si mostra incapace di pianificare coerentemente le proprie azioni, non si adatta alle situazioni, presenta un umore alterato (alternando stati iperattivi a depressivi), è instabile, disinibita e presenta atteggiamenti maniacali.

 

Sintomi della sociopatia

I sociopatici adottano atteggiamenti manipolatori e dissimulatori, indossano una sorta di maschera per nascondersi.

Esistono sintomi o segni che possono rivelare la presenza di questo disturbo, alcuni più espliciti e manifesti, altri meno marcati ed evidenti.  Di seguito, una breve sintesi:

  • Necessità di costante stimolazione e tendenza ad annoiarsi.
  • Incapacità di apprendere dalle proprie esperienze.
  • Notevole autostima.
  • Slealtà, insensibilità, egoismo e assenza di gratitudine.
  • Mancanza di timore delle punizioni, di riguardo per gli altri e rispetto all’autorità.
  • Legami relazionali basati sull’utilità, senza responsabilità nelle dinamiche interpersonali.
  • Impulsività, impazienza, poca tolleranza alle situazioni che inducono disagio o frustrazione.

 

Il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM – 5) sostiene che non è possibile diagnosticare la sociopatia prima dei 18 anni. In ogni caso, vi sono dei comportamenti che possono far trapelare il disturbo anche nei bambini e negli adolescenti. Ad esempio, alcuni bambini provano piacere nel torturare o addirittura uccidere animali, senza provare alcun tipo di rimorso. Avere atteggiamenti abusanti verso compagni di scuola o di gioco, essere slealmente competitivi, imprudenti e cercare continuamente situazione pericolose, non avere amici, mentire in maniera reiterata, sono tutti campanelli d’allarme.

 

Come insorge la sociopatia

L’origine clinica della sociopatia non è totalmente chiara. Le ricerche evidenziano la concomitanza di fattori genetici e ambientali.

Un passato di abusi, violenze, un’educazione inflessibile e un accudimento inadeguato, che non assolve ai bisogni psico – affettivi del bambino si associa allo sviluppo di questo disturbo.

Se i segni della sociopatia fanno la loro comparsa prima dei 10 anni di età, di frequente vengono accomunati alla presenza di manifestazioni quali iperattività (ADHD) e deficit di attenzione.

 

Modalità relazionali del sociopatico

Un sociopatico può avere differenti modalità di relazionarsi:

  • È controllante, disprezzante e impulsivo. Il sociopatico “possiede” le persone, esercita su di loro un controllo sistematico.
  • Tende a ritenere che le proprie opinioni siano la verità assoluta e disprezza le idee degli altri.
  • Fa fatica a gestire il confronto diretto e, alle critiche, risponde aggredendo verbalmente, con rabbia, impazienza o disappunto.
  • Appare coraggioso, ama il rischio, si comporta in modo oltraggioso, senza valutare le conseguenze.
  • Non rispettando leggi e regole sociali, può commettere reati civili e penali.
  • È un bugiardo cronico, inventa storie bizzarre, ma convincenti attraverso modalità comunicative decise.
  • Utilizza strategie manipolative che, talvolta, lo fanno apparire affascinante.
  • Non è empatico, non prova senso di colpa o vergogna per le sue azioni.
  • Sembra del tutto indifferente o cerca di rendere razionali e motivate le sue azioni.
  • Tenta di influenzare e dominare le persone che lo circondano e ha la tendenza a occupare posizioni di comando o a illudersi di farlo.
  • Può dare l’impressione di tenere ad una persona o ad un piccolo gruppo, ma solamente per averne l’approvazione, perché sente di averne il diritto.
  • È improbabile che abbia mai avuto una sana relazione sentimentale significativa.

 

Intervento terapeutico

Il trattamento della sociopatia va definito all’interno del quadro sintomatologico complessivo nel quale viene diagnosticato.

L’intervento è orientato verso i sintomi del disturbo antisociale di personalità e consiste nel trattamento psicoterapeutico, riabilitativo e farmacologico.

Il trattamento della sociopatia è complesso in quanto le persone spesso non sono motivate al cambiamento e hanno gravi deficit di monitoraggio del proprio funzionamento.

Potrebbe interessarti

Open chat
Posso esserti di aiuto?
Posso esserti di aiuto?