L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive la dipendenza patologica come una “condizione psichica, talvolta anche fisica, derivante dall’interazione tra un organismo e una sostanza, caratterizzata da risposte comportamentali e da altre reazioni che comprendono un bisogno compulsivo di assumere la sostanza in modo continuativo o periodico, allo scopo di provare i suoi effetti psichici e talvolta di evitare il malessere della sua privazione”.
Attualmente, il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5, 2013) connette il concetto di “dipendenza” non solo all’assunzione di sostanze psicotrope (sostanze che agiscono sulle funzioni psichiche della Persona), ma anche all’inquadramento di particolari disturbi derivanti dallo sviluppo di comportamenti di assuefazione in assenza di sostanza.
Partendo da questa premessa, le nuove scienze neurologiche propongono una teoria unitaria della dipendenza, per cui le DIPENDENZE COMPORTAMENTALI e le DIPENDENZE DA SOSTANZE sono considerate come manifestazioni cliniche con diverse analogie tra loro e trattabili secondo approcci terapeutici simili.
Cosa significa addiction?
Il termine inglese “addiction”, in italiano “dipendenza patologica”, deriva dal latino “addictus” (termine utilizzato nell’Antica Roma per indicare il servitore che diveniva tale per non poter pagare i debiti, condizione che durava fino all’estinzione del debito) ed emerse negli ambienti scientifici per descrivere la condizione di asservimento che si stabiliva con l’uso di droghe.
Sebbene le dipendenze principali e maggiormente conosciute siano state fino a pochi decenni fa quelle inerenti alle droghe e all’alcol, attualmente l’interesse si è direzionato verso un altro gruppo di dipendenze, legate ad oggetti del desiderio o comportamenti presenti nella vita quotidiana che non hanno nulla a che vedere con l’abuso di sostanze.
Tra le “dipendenze comportamentali” o “nuove dipendenze “o “new addiction” più diffuse si citano:
- Love addiction: dipendenza affettiva.
- Gambling addiction: dipendenza da gioco d’azzardo.
- Shopping addiction: shopping compulsivo.
- Online shopping addiction: shopping compulsivo online.
- Workaholism: dipendenza da lavoro.
- Overtraining syndrome: dipendenza da esercizio fisico o sovrallenamento.
- Internet addiction disorder (IAD): dipendenza da internet.
- Internet gaming disorder: dipendenza da videogiochi.
- Social network addiction: dipendenza da social network.
- Phone addiction: dipendenza da cellulare.
- Selfie addiction: dipendenza da selfie.
- Binge watching: dipendenza da serie tv.
- Information Overland: dipendenza da ricerca di informazioni o sovraccarico cognitivo.
- Cyber relation addiction: dipendenza da relazioni virtuali.
- Chat addiction: dipendenza da chat.
- Sexual addiction: dipendenza da sesso.
- Cybersexual addiction: dipendenza da sesso virtuale.
- Porn addiction: dipendenza da porno.
- Cosmetic surgery addiction: dipendenza da chirurgia estetica.
- Food addiction: dipendenza da cibo.
Sebbene ogni forma di addiction sia caratterizzata da caratteristiche peculiari, nel loro insieme sembrano manifestare un desiderio di fuga dalle difficoltà della vita quotidiana e un’incapacità a sostenere la sofferenza psichica che porta la Persona a rinunciare all’uso del pensiero critico e della riflessività, a favore di uno stato di piacere e/o di euforia (alterazioni dello stato di coscienza) agito con modalità sempre più compulsive.
Caratteristiche in comune tra dipendenze comportamentali e dipendenze da sostanze
- Inizialmente, entrambe vengono ricercate per il piacere e il sollievo che ne derivano: è la fase della “luna di miele”, durante la quale è anche quasi sempre presente la negazione del problema.
- La sostanza o il comportamento domina costantemente il pensiero: vi è l’impossibilità di resistere all’impulso di assumerla o di eseguire il comportamento (compulsioni).
- Presenza del craving: desiderio crescente o stato di tensione che precede l’assunzione della sostanza o la messa in atto del comportamento.
- Presenza d’instabilità dell’umore: inizialmente precedente all’assunzione della sostanza o del comportamento, successivamente sempre più generalizzata.
- Presenza di tolleranza (o assuefazione), ovvero progressiva necessità di incrementare la quantità di sostanza o di tempo dedicato al comportamento per ottenere l’effetto piacevole
- Presenza di una crescente sensazione di perdita del controllo sull’assunzione della sostanza o sull’esecuzione del comportamento.
- Presenza di un intenso disagio psicofisico quando s’interrompe o si riduce l’assunzione della sostanza o il periodo dedicato al comportamento (astinenza).
- L’uso della sostanza o l’esecuzione del comportamento continuano nonostante le progressive e sempre più gravi ripercussioni sul funzionamento personale e interpersonale (sfera lavorativa, scolastica, affettiva, amicale, personale, sociale, etc.).
- Frequente tendenza a riavvicinarsi alla sostanza o al comportamento dopo un periodo di interruzione (fenomeno della ricaduta).
- Elevata frequenza dell’assunzione di più sostanze o dell’esecuzione di più comportamenti, nonché di passaggio da una dipendenza a un’altra (polidipendenza).
Come insorgono le dipendenze comportamentali
Le sostanze psicoattive e gli altri “oggetti” di addiction agiscono sul Sistema Nervoso Centrale (SNC) attivando il sistema limbico, chiamato “circuito di ricompensa” che procura a livello cerebrale sensazioni di piacere e benessere. Nelle aree cerebrali che compongono questo sistema si produce gratificazione, memorizzazione di questa gratificazione ed il rafforzamento del comportamento che l’ha prodotta.
Le persone diventano dipendenti da esperienze che possono e, spesso, hanno come scopo quello di modificare l’umore e le sensazioni. Così prima ancora di essere una condizione neurobiologica o un problema sociale, la dipendenza può essere considerata un fenomeno individuale che può presentarsi nel corso dello sviluppo psicologico come risposta a specifici fattori evolutivi.
Uno stato di “dipendenza” nella Persona può essere conseguenza di una vulnerabilità di base che permette l’instaurarsi di una modalità di comportamento alla quale ricorrere sotto stress o quando si sente sopraffatta da sensazioni ed emozioni non identificabili o gestibili.
In altre parole, l’internet addiction, lo shopping addiction, la dipendenza da sesso o la dipendenza da gioco d’azzardo, etc., hanno come scopo principale il cambiamento della percezione di Sé e dell’ambiente circostante, servono a modificare lo stato di coscienza ordinario, il cui disagio e la cui sofferenza non possono essere regolati in altro modo.
La sintomatologia fisica e psichica assume caratteristiche e intensità differenti in base al coinvolgimento in un determinato comportamento, alle caratteristiche della Persona, alla sua storia, alla consapevolezza che ha del suo disturbo e al quadro sintomatologico complessivo.
Intervento terapeutico
Un aspetto particolare delle dipendenze comportamentali è che esse coinvolgono pulsioni “abituali”, come sesso, amore, gioco, cibo, etc., che diventano patologiche nella misura in cui raggiungono un certo livello di eccesso e di pericolosità per la Persona. Il carattere distintivo della dipendenza comportamentale consiste nell’agire un comportamento come via di uscita alla sofferenza emotiva o fisica, non riuscendolo poi a limitare nonostante le conseguenze negative che questo porta sul proprio funzionamento quotidiano.
L’intervento psicologico si struttura analizzando la complessità del quadro sintomatologico, comprendente la dimensione cognitiva, fisiologica, comportamentale, emotiva, psicologica e socio relazionale della Persona e può avvalersi di diversificati approcci terapeutici, tra i quali quello sistemico relazionale, quello cognitivo comportamentale, l’ipnosi ericksoniana e la Mindfulness.
Per quanto riguarda la terapia farmacologica, sebbene non esistano farmaci specifici per il trattamento di questo tipo di dipendenze, possono essere utilizzati stabilizzatori dell’umore e inibitori del re-uptake della serotonina (SSRI).
Un percorso di psicoterapia per le dipendenze comportamentali consente di approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei suoi mondi relazionali.
Pensieri, emozioni e comportamenti ricorrenti, come anche gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà relative all’espressione del sintomo, sono esplorati, destrutturati e ristrutturati in senso evolutivo, andando a ridurre le aspettative positive che la Persona ripone nel comportamento di dipendenza.
Una maggiore consapevolezza circa propria dipendenza può consentire di individuare e gestire al meglio le situazioni ad alto rischio ricaduta (quando, come, dove, con chi, per quale motivo, a che scopo, etc.) e le ripercussioni di tale comportamento disadattivo nella propria vita.
Potenziare la propria competenza emotiva, migliorare la motivazione della Persona al cambiamento e al recupero del proprio benessere psicofisico, il riscoprire alcune risorse personali, sopraffatte dalla dipendenza comportamentale, può far sperimentare un nuovo senso di autoefficacia in campo lavorativo, scolastico, relazionale, sentimentale, familiare.
Il percorso terapeutico può sostenere la Persona nel perseguire obiettivi indipendenti dalla propria storia fatta di comportamenti incontrollabili, riprendendo il controllo della propria vita, migliorandone la qualità.
Sostegno psicologico per i familiari
Il contatto o la convivenza quotidiana con un componente della famiglia dipendente comportamentale può essere molto impegnativa da un punto di vista psicologico, emotivo ed economico.
Gli stati d’animo conseguenti sono frustrazione, senso d’impotenza, paura, stress, ansia e depressione.
I familiari possono essere sostenuti tramite un percorso di sostegno psicologico per accogliere gli stati emotivi dolorosi, riattivare quelle risorse emotive e fisiche che consentano di percepire una maggiore padronanza della situazione e un maggiore senso di autoefficacia, ripristinando un benessere psicofisico, che può avere una positiva ricaduta anche sulla relazione con il componente della famiglia dipendente comportamentale e sulla sua qualità di vita.
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