La Coppia non è solo la somma di due soggettività.
Ciascun partner della coppia ha un proprio background personale e familiare, che comprende i propri vissuti, i propri legami affettivi antecedenti all’Altro, la propria idea sulla vita e sulle relazioni.
I due mondi individuali non solo entrano in contatto e si relazionano tra loro, ma viene a crearsi un nuovo equilibrio intersoggettivo, che ha proprietà uniche e a se stanti rispetto alle singole individualità.
Il sistema coppia funziona per una reciproca attrazione dei partner e perdura nel tempo perché ha trovato una stabilità funzionale per entrambi.
Quando si percepisce che la distanza con il proprio partner inizia a crescere e si teme di non riuscire a recuperare quella comunicazione e quella condivisione che prima del cambiamento c’era, può essere il caso di andare incontro all’opportunità di una terapia di coppia.
A volte sono proprio i silenzi a creare fraintendimenti e ad allargare la distanza tra i partner.
La Terapia di Coppia offre uno spazio di condivisione, di comunicazione e di apertura verso l’Altro, per non rimanere intrappolati e chiusi solo nel proprio vissuto e nell’interpretazione, spesso erronea, delle reazioni dell’Altro.
Quando uno solo, o entrambi i partner, vivono un malessere duraturo, la terapia di coppia si rivela essere un ottimo strumento di aiuto. Soprattutto per partener sotto lo scacco di dinamiche ripetitive che alimentano incomprensioni e creano un circolo vizioso di frustrazione, fino a determinare un calo del desiderio, sentimenti di rabbia, delusione, sofferenza che va ad incidere sul benessere psicofisico del singolo e del progetto di coppia.
Attraverso un percorso terapeutico di coppia è possibile guardare sotto la superficie e vedere che cosa sta accadendo, cosa ha generato il conflitto o cosa ha portato ad un’apparentemente insuperabile situazione di stallo. Sarà possibile accogliere nuovi punti di vista, nuove interpretazioni delle dinamiche di coppia, che da soli è molto difficile vedere.
La terapia di coppia dà ai due partner della coppia la possibilità di condividere e confrontarsi riguardo ad aspetti della vita insieme, fantasie, bisogni, emozioni, esigenze.
Ciò accade all’interno di un luogo sicuro, dove tempi e spazi individuali vengono preservati, dove viene promossa l’empatia per il partner che è la chiave per riaprire una “contrattazione” di coppia e vivere la relazione in modo più armonico, costruttivo e soddisfacente.
Quali sono i segni che rivelano che la coppia funziona in modo disarmonico?
CRITICARE
I partner si esprimono vicendevolmente criticandosi piuttosto che rivolgendosi apprezzamenti.
Nonostante non sia una critica voler cambiare l’Altro, i partner tendono a criticarsi per il fatto di essere diversi. Ciò non produce cambiamenti positivi, avvicinamenti e comprensioni, ma continui battibecchi, conflitti e ripicche.
Nelle coppie che funzionano i partner hanno imparato ad accettare e/o valorizzare le differenze dell’Altro, comprendendo che l’Altro non può essere una copia di se stessi.
Nelle coppie destinate a lasciarsi, le differenze tra i partner non vengono accettate.
Il problema non sta nel discutere, tutte le coppie lo fanno. Il problema delle critiche sta nel fatto che riguardano quasi sempre l’altra Persona per quello che è, non per quello che fa. Ad esempio, dicendo “tu sei sbagliato/a”, “tu non fai mai …”, “tu dici sempre…”, “tu fai così sempre …”, etc.
Più costruttivo è criticare lo specifico comportamento, piuttosto che la Persona.
DENIGRARE
I partner sperimentano spesso emozioni negative anche molto intense di paura, rabbia, fino all’odio.
Talvolta, i partner reagiscono a queste intense emozioni negative con forti reazioni di disprezzo, insultando l’Altro o attaccandolo allo scopo di ridurne il senso di autostima.
Nelle coppie dirette verso la rottura, la tendenza a reagire col disprezzo e con intensa ostilità rappresenta la norma. Il disprezzo comunica che si prova un assenza di stima e rispetto nei confronti dell’altra Persona, divenendo impossibile chiarire un disaccordo.
Il rancore accantonato, magari per anni, diviene via via più intenso manifestandosi sotto forma di conflitto in forme dirette o attraverso comportamenti aggressivo passivi, che gradualmente si insinua nella vita relazionale e diviene un atteggiamento sempre più presente e tollerato.
STARE SULLA DIFENSIVA
I partner sentendosi sempre criticati e disprezzati cercano giustificazioni per i propri ipotetici errori cercando di dimostrare all’Altro di non meritare quel trattamento.
Questo atteggiamento di auto giustificazione raramente raggiunge l’effetto voluto di far cambiare idea all’Altro. Quello che avviene in realtà è che ciascun partner smette di ascoltare l’Altro e si focalizza soltanto sulle proprie giustificazioni e sul proprio punto di vista, facendo sperimentare un senso di solitudine ad entrambi.
FARE OPPOSIZIONE E SABOTARE
I partner smettono di comunicare tra di loro, non hanno più interesse a parlarsi ed ascoltarsi.
Dopo un lungo periodo di crisi e/o liti, un partner sentendosi impotente ed esasperato può chiudersi in se stesso interrompendo la comunicazione distruttiva che non porta a nulla.
Ignorare il proprio partner può far sperimentare all’Altro un senso di non esistere, di non valere, di non essere amabile.
In certi partner che hanno avuto una storia di vita caratterizzata da genitori assenti o trascuranti, l’essere ignorati dal proprio partner può indurre intensissime risposte di paura e di rabbia altrettanto intensa.
Spesso le coppie dove uno o entrambi i partner si chiudono in se stessi e smettono di comunicare vicendevolmente, sono le coppie che rischiano di separarsi.
Intervento terapeutico
Un percorso di terapia di coppia facilita la ricostruzione del rapporto di coppia, secondo le nuove esigenze emerse oppure aiuta nella difficile decisione di prendere due strade diverse, senza però il peso del rancore, evitando così spiacevoli lotte che alimentano ancor di più il dolore della separazione.
Se i partner non riescono a trovare altre modalità più costruttive di stare insieme allora bisogna prendere atto della situazione di stallo in cui la coppia si trova.
In caso di stallo occorre intervenire. La ricerca ha mostrato che le problematiche di coppia non si risolvono da sé: i partner devono fare qualcosa. Devono sollevare il problema e affrontarlo.
Stare in coppia significa trovare un modo proprio di stare insieme a un’altra Persona in condizioni di serenità e soddisfazione. La soddisfazione di coppia è legata alla presenza di un legame di attaccamento sicuro, ovvero la fiducia nel fatto che il partner rappresenti una base sicura, fonte di sostegno e vicinanza affettiva, alla presenza di un’intimità fisica appagante, alla condivisione di momenti ed esperienze piacevoli di coppia ed esperienze condivise socialmente che coinvolgono il singolo partner o entrambi, nonché ad una intimità emotiva fondata sulla fiducia, la complicità, il rispetto, la sincerità e la reciproca comprensione che sostengano i cambiamenti continui del Sé individuale e del sistema coppia.
Quando una o più di queste aree vengono compromesse (affettiva, comunicativa, sociale, sessuale, progettuale, genitoriale, etc.), la coppia sperimenta un senso di inefficienza, di non riconoscimento dei reciproci bisogni, incorrendo in conflitti, critiche, accuse e/o stati di sofferenza emotiva, di solitudine, d’inadeguatezza, di rabbia, di non lucidità nel prendere le decisioni e/o affrontare le situazioni.
Un percorso di psicoterapia di coppia si focalizza sul RICONOSCIMENTO, l’ELABORAZIONE e la RI – SIGNIFICAZIONE in senso evolutivo DEL MALESSERE/DISTURBO/PROBLEMA ESPRESSO DAL SINGOLO PARTNER E/O DAL SISTEMA COPPIA.
Il lavoro terapeutico si orienta sull’acquisizione di comportamenti e abilità alternative nella gestione delle emozioni intense e dello stress, nonché sull’apprendimento di nuove ed efficaci modalità relazionali e comunicative da sperimentare nella relazione con il/la partner. Questo per depotenziare le aspettative irrazionali, le situazioni conflittuali e/o i comportamenti di evitamento di situazioni relazionali, emotive, affettive e sessuali temute e/o disturbanti.
Secondo un’ottica di co – costruzione del benessere e di motivazione a risolvere insieme le problematiche da parte di entrambi i partner, sostenere la Persona nel recupero di un maggiore senso di autostima e di autoefficacia consente di ridimensionare o eliminare le cognizioni negative che la Persona ha di Sé, come ad esempio, il peso del sentirsi sempre inadeguata, insicura, giudicata dal partner, autocriticarsi costantemente, etc., giungendo a ridimensionare e/o risignificare in modo diverso l’Altro, le sue reazioni, le sue intenzioni e i suoi comportamenti.
In tal modo, la Persona riporta alla luce una PERCEZIONE REALE DI SE STESSA dandosi la POSSIBILITA’ DI RILEGGERE LA STORIA DELLA COPPIA E GLI EVENTI ACCADUTI, disturbanti e maladattivi, che portano il singolo partner e la coppia a non stare bene, attraverso lenti più reali ed evolutive.
Questo PROCESSO CONGIUNTO VERSO IL CAMBIAMENTO consente di riscoprire le risorse della Persona e/o del sistema coppia, riprendendo il controllo della propria vita personale e della relazione di coppia stessa.
Tutto è volto a prendere consapevolezza di Sé, dei modelli relazionali appresi dalla propria storia (es. rapporto coniugale dei genitori, miti e mandati familiari che influenzano inconsciamente le decisioni dei componenti della famiglia, anche rispetto alla scelta del partner o alla progettualità di vita, etc.), di come i partner si sono incontrati e scelti, delle differenze e dei punti di connessione del loro percepire e vivere una relazione, di come vivere il presente e progettare il futuro, di come elaborare il passato del partner, degli irrisolti di coppia taciuti e mantenuti nel tempo, della condivisione di verità scomode e dolorose, etc., questo allo scopo di pacificarsi con il passato, per rivolgere uno sguardo verso un futuro condiviso, ma soprattutto per vivere con intensità, serenità, libertà la dimensione temporale del presente.
Il processo di cambiamento terapeutico è sostenuto da tecniche e strumenti diversificati in base alle necessità all’unicità del singolo partner e del sistema coppia: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia (per ricordare episodi significativi, cogliere, osservare e comprendere le modalità comunicative e relazionali e gli stati emotivi correlati a quei momenti dall’inizio della storia ad adesso), Carte Dixit, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play (nei quali si chiede al partner di assumere una diversa posizione relazionale per comprendere meglio il punto di vista dell’Altro e permettere di lavorare sempre più in profondità nella relazione), il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del problema/disagio/malessere, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
NON ESISTE UN LIBRO DELLE ISTRUZIONI che sia utile e uguale per tutte le coppie.
Imparare insieme, a ripristinare una comunicazione efficace tra i due partner, a comprendere le motivazioni reali dell’Altro, a sentirsi emotivamente, fisicamente e affettivamente connessi, a prendere decisioni condivise, a riconoscere i bisogni che sottendono le manifestazioni problematiche, può essere l’inizio di un percorso di crescita, d’esplorazione delle potenzialità e ritrovamento del benessere fisico, psicologico, cognitivo, affettivo, emotivo e relazionale del singolo partner, del sistema coppia, del sistema genitoriale e del sistema famiglia.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé e di Noi.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.
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