Shopping addiction
shopping compulsivo
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Il disturbo da shopping compulsivo, generalmente associato ai disturbi del controllo degli impulsi o ad altre dipendenze comportamentali, è caratterizzato dal ripetersi di episodi nei quali la Persona sperimenta un impulso irrefrenabile a fare acquisti che seppur riconosciuti come inutili o eccessivi non riescono ad essere evitati o tenuti sotto controllo.

Il ripetersi degli episodi, caratterizzati da una tendenza a manifestare una sorta di ossessionecompulsione verso gli acquisti, può condurre la Persona a conseguenze dannose sul piano psicologico, finanziario, relazionale e lavorativo.

 

Sebbene il disturbo da shopping compulsivo non sia ancora stato definito in maniera definitiva, gli esperti tendono a descriverne i singoli episodi sulla base di una sequenza di fasi regolari:

  • Nella prima fase di un episodio di shopping compulsivo, la Persona inizia ad avere pensieri, preoccupazioni e senso di urgenza verso l’atto di acquistare, sia in generale sia riguardo un oggetto in particolare. Questa fase, inoltre, sembra solitamente preceduta da emozioni sgradevoli quali tristezza, ansia, noia o rabbia.
  • La seconda fase è quella nella quale la Persona si prepara all’acquisto pianificando alcuni aspetti come i negozi da visitare, il genere di articoli da ricercare o addirittura il metodo di pagamento che si intende utilizzare.
  • La terza fase è quella dello shopping compulsivo vero e proprio, in cui la Persona, spesso in preda ad una eccitazione quasi sensuale, si sente “corteggiata” dagli oggetti che vede e dalle loro qualità, valutate in quel momento come estremamente attraenti e irrinunciabili.
  • La quarta fase, che chiude l’episodio, è quella successiva all’acquisto compulsivo (buying impulse), dopo il quale le precedenti sensazioni di eccitazione ed euforia si tramutano rapidamente in frustrazione, senso di colpa, vergogna e delusione verso se stessi.

 

Un episodio di shopping compulsivo si organizza sulla base di stati emozionali piuttosto che sulla base di reali bisogni o desideri.

 

Le fasi dell’episodio di shopping compulsivo si possono schematizzare attraverso il seguente circolo vizioso:

shopping compulsivo

 

Altre caratteristiche che possono aiutare a distinguere un disturbo da shopping compulsivo da un normale comportamento d’acquisto possono riguardare la natura degli oggetti acquistati. Le persone che presentano dipendenza da shopping compulsivo acquistano oggetti dei quali non hanno reale bisogno o che già possiedono, che non corrispondono ai propri reali gusti personali o che sono al di fuori delle proprie possibilità economiche. Talvolta gli oggetti acquistati perdono rapidamente di interesse tanto da non essere tolti dalle loro confezioni, da essere restituiti, nascosti o regalati ad altri.

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La maggior parte delle persone che presentano dipendenza da shopping compulsivo riconoscono di avere un problema, ma non riescono a fermarsi, a mantenere il controllo. Gli episodi problematici vengono infatti vissuti come impulsi irrefrenabili ai quali non si riesce a resistere nonostante gli sforzi profusi.

Le persone più a rischio di sviluppare questa condizione sono soprattutto donne in un’età compresa generalmente tra i 20 e i 30 anni, l’età cioè in cui si tende a conquistare una certa indipendenza economica.

La dipendenza da shopping compulsivo è correlata a disturbi dell’umore, ansia, stress, disturbi del controllo degli impulsi e dipendenza da sostanze.

 

Intervento terapeutico

Comprendere il valore simbolico che la dipendenza da shopping compulsivo rappresenta per la Persona, quali bisogni psicologici la dipendenza soddisfa, quali ferite emotive compensa e rimuove dalla consapevolezza, quali mancanze affettive e/o di autostima colma, sono tra le tematiche significative che possono essere affrontate durante un percorso terapeutico.

Prendere consapevolezza degli schemi cognitivi ed emotivi che elicitano e mantengono i comportamenti compulsivi, considerati un tentativo disadattivo di dar voce ad un profondo malessere, può essere il primo passo per introdurre un cambiamento e riprendere a condurre uno stile di vita non controllato da impulsi e sopraffatto dalle emozioni.

 

Il percorso di psicoterapia, che può essere associato a terapia farmacologica, si pone l’obiettivo di:

  • Approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei suoi mondi relazionali.
  • Individuare, destrutturare e ristrutturare i pensieri, le emozioni e i comportamenti ricorrentigli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali relative all’espressione del sintomo.
  • Acquisire maggiore consapevolezza circa la propria dipendenza e la propria condotta e le ripercussioni della stessa nella propria vita.
  • Potenziare l’autostima e il senso di Sé.
  • Recuperare il controllo delle proprie azioni, senza più farsi sopraffare dal desiderio irrefrenabile di shopping.
  • Apprendere alcune strategie pratiche di fronteggiamento (coping) degli eventi stressanti e ansiosi come alternative allo shopping.
  • Sviluppare comportamenti alternativi per la gestione delle emozioni intense.
  • Recuperare una maggiore efficienza e autoefficacia in campo sociale, lavorativo o scolastico e relazionale.
  • Sostenere la Persona a concepire e perseguire obiettivi indipendenti dalla propria storia fatta di comportamenti incontrollabili.
  • Sostenere la motivazione al cambiamento dello stile di vita e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale (es. ritrovare il piacere di praticare nuove attività ricreative o riprendere alcune passioni messe da parte, fare attività fisica per scaricare le tensioni, evitare situazioni e/o persone che possono indurre l’emergere del sintomo, etc.)
  • Individuare e gestire al meglio le situazioni ad alto rischio ricaduta (quando, come, dove, con chi, per quale motivo, a che scopo, etc.).

 

L’intervento psicologico si struttura analizzando la complessità del quadro sintomatologico, comprendente la dimensione cognitiva, fisiologica, comportamentale, emotiva, psicologica e socio relazionale della Persona e può avvalersi di diversificati approcci terapeutici, tra i quali quello sistemico relazionale, quello cognitivo comportamentale, l’ipnosi ericksoniana e la Mindfulness.

 

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