Il DAG o “disturbo d’ansia generalizzato” è forse il più comune dei disturbi d’ansia e si esprime con rimuginio, ovvero, catene di pensieri e immagini associate a emozioni negative e incontrollabili e con manifestazioni costanti e significative di ansia e preoccupazione con la conseguente espressione di alcuni sintomi:
- Incapacità di rilassarsi.
- Irritabilità.
- Tensione muscolare.
- Alterazione del ritmo sonno – veglia.
- Difficoltà di concentrazione.
- Facile affaticamento.
Tutti questi sintomi sono spesso frequenti nelle persone che vivono una vita piuttosto frenetica e stressante.
Preoccuparsi incessantemente di qualcosa, infatti, viene spesso vissuto come una sorta di alibi nelle situazioni di vulnerabilità e le Persone che soffrono di questo disturbo, spesso, sono portate a credere che l’eccessiva preoccupazione porti loro un certo grado di “benessere” nella misura in cui sarebbero già preparati a eventuali sviluppi negativi della situazione.
Intervento terapeutico
L’intervento psicologico si struttura analizzando la complessità del quadro sintomatologico, comprendente la dimensione cognitiva, fisiologica, comportamentale, psicologica, emotiva e socio relazionale della Persona.
Il trattamento psicologico per la gestione dell’ansia si articola in un intervento pragmatico, mirato a far riconoscere nel qui ed ora e nel lungo termine gli stimoli ansiogeni, in modo da ritrovare la giusta concentrazione e motivazione per proseguire la vita in modo adattivo.
Esplorare, riconoscere, accettare, risignificare, gestire, comprendere la funzionalità delle proprie risposte emotive, risposte stressogene ed ansiogene può essere utile per sperimentare una maggiore padronanza di se stessi e un maggiore senso di autoefficacia e autostima, ritornando a perseguire i propri obiettivi personali, professionali e affettivi con determinazione, forza e libertà decisionale.
Individuare gli schemi o circoli viziosi mentali, emotivi e comportamentali, automatici e disfunzionali, che impediscono di vivere in uno stato di benessere psicologico e relazionale, può essere utile per prendere consapevolezza di Sé e della propria storia, pacificandosi con il passato, rivolgendo uno sguardo positivo al futuro, ma soprattutto vivere con intensità e senza ansia la dimensione temporale del presente.
Il percorso psicoterapeutico si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni (es. Terapia delle emozioni, terapia EMDR, Ipnosi ericksoniana, terapia cognitivo – comportamentale, terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi da utilizzare quotidianamente per gestire gli stati ansiogeni, etc.) che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione disfunzionale dell’ansia generalizzata, i quali vanno identificati, destrutturati e ristrutturati, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
L’intervento terapeutico agisce sulle convinzioni errate che la Persona ha di Sé e della realtà che la circonda, in modo che sia lei stessa a modificarle, a gestire e poi eliminare il sintomo, riconquistando nuovamente una qualità di vita emotiva e relazionale adattiva, una libertà espressiva consapevole e un senso di progettualità rinnovata e concreta.
Il percorso di psicoterapia può essere associato a terapia farmacologica e si pone l’obiettivo di:
- Approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei suoi mondi relazionali.
- Individuare e ristrutturare i pensieri e le emozioni ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà disturbanti e disfunzionali, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali relative all’espressione del sintomo.
- Ridurre i livelli di ansia e di disagio creata dal sintomo.
- Sviluppare comportamenti alternativi per la gestione delle emozioni intense.
- Potenziare le abilità di coping per il fronteggiamento dello stress e dell’ansia.
- Aumentare l’autoconsapevolezza e l’autodeterminazione.
- Recuperare il senso di autostima e di autoefficacia in campo sociale, lavorativo o scolastico e relazionale.
- Potenziare la motivazione della Persona al cambiamento e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale.
- Riscoprire i punti di forza e le risorse della Persona, nonché i fattori che mantengono il sintomo e ostacolano il cambiamento.
- Riprendere il controllo della propria vita e migliorarne la qualità.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
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