Crisi di coppia
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La crisi di coppia non è mai determinata da un solo evento, in genere si tratta di una combinazione di fattori e ha come tratto distintivo il protrarsi nel tempo.

Ci può essere un evento scatenante più o meno destabilizzante come, ad esempio, la scoperta di un tradimento, la nascita di un figlio, l’interferenza da parte delle famiglie d’origine nelle decisioni della coppia, ma, generalmente, la coppia si ritiene in crisi quando il disvelarsi di un fattore mette in risalto criticità sulla vita della coppia in generale.

 

Le motivazioni di una crisi di coppia

La crisi della relazione di coppia può essere scatenata da diverse motivazioni, tra le quali:

 

CAMBIAMENTO O ROTTURA DEL PATTO DI COPPIA

La coppia si fonda su accordi impliciti ed espliciti negoziati nella relazione (promesse d’amore). Può capitare che un partner smetta di rispondere alle aspettative che sono state più o meno concordate precedentemente (anche implicitamente) dando il via a costanti divergenze di vedute sul passato, il presente e il futuro della coppia fino a deteriorare il rapporto.

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EVENTI CHE METTONO ALLA PROVA LA COPPIA

Può accadere che la relazione di coppia non riesca a reagire di fronte a momenti fortemente stressanti per uno o entrambi i partner (es. perdita del lavoro, problemi economici, investimenti sbagliati, cambiamenti nei turni di lavoro, problemi di salute, etc.). In questi casi, nella coppia inizia a mancare il confronto, l’alleanza e la cooperazione necessari per affrontare la difficoltà, conducendo i partner ad allontanarsi.

 

TRADIMENTO DI UN PARTNER

Nella relazione di coppia può mancare la sintonia emotiva, mentale e fisica, rivolgendo e ricercando attenzioni all’esterno della coppia.

 

GELOSIA

Un eccessivo sentimento di gelosia di un partner verso l’Altro o di entrambi può condurre a situazioni di mancanza di libertà, controllo, che invalidano il benessere della coppia e del singolo partner, conducendo al deterioramento della relazione.

 

CRESCITA DI UN PARTNER

Uno dei due partner evolve e cresce personalmente e professionalmente, tanto da creare distanza dall’Altro, che invece rimane fermo. Questa situazione comporta una mancanza di intesa e condivisione, la sensazione di non riconoscersi e di non poter proseguire insieme nella vita, nonché, talvolta, sentimenti di gelosia per i traguardi raggiunti dall’Altro.

 

INTERFERENZE DELLE FAMIGLIE D’ORIGINE

Uno dei due partner o entrambi non sono realmente svincolati dalla propria famiglia d’origine oppure la famiglia d’origine non riesce a rispettare i confini della coppia. Questa dinamica attiva difficoltà nella relazione di coppia perché i partner rimangono sempre “figli” e non diventano fino in fondo “coniugi”, “compagni”, “genitori”.

 

INFERTILITA’

L’intesa di coppia può essere messa a rischio di fronte all’impossibilità di concepire dei figli. Frustrazione nei casi di insuccesso dei trattamenti, stress emozionale, depressione possono essere i sintomi più comuni di una coppia in crisi a causa dell’infertilità.

 

GRAVIDANZA

Il periodo della gravidanza è un periodo molto delicato per la coppia che può far emergere dubbi e paure in grado di minare la solidità del rapporto.

 

NASCITA DI UN FIGLIO

L’arrivo di un figlio segna un punto d’inizio rispetto alla vita precedente, con le abitudini e con l’equilibrio di una coppia. La nascita di un figlio può creare una crisi nel rapporto di coppia anche nelle relazioni che funzionano. Quando un figlio nasce, tutte le attenzioni dei genitori si rivolgono a lui e questo può far nascere gelosia e frustrazione da parte di uno dei due partner della coppia.

 

I FIGLI ESCONO DI CASA

La coppia avverte la cosiddetta “sindrome del nido vuoto” e deve trovare un nuovo equilibrio che può condurre a divergenze, scontri che se protratti nel tempo possono deteriorare la relazione.

 

Queste e altre motivazioni possono condurre ad una crisi di coppia. In generale, quando il malessere dura nel tempo e i tentativi di risolvere i problemi non danno esito positivo o si trasformano in dinamiche ripetitive che alimentano il problema anziché risolverlo, i partner vivono uno stato di disagio, di pesantezza del clima relazionale e sensazione di impotenza.

 

 

Il tempo e i segnali della crisi di coppia

La variabile tempo è di fondamentale importanza. Nella vita di coppia piccole crisi, circoscritte nel tempo, sono da considerarsi fisiologiche, spesso il confronto delle idee porta a una sana conflittualità che cerca un equilibrio sempre più rispondente alla coesistenza di due persone, con idee e propri pregiudizi, con atteggiamenti, modi di fare diversi. L’accordo tra le parti richiede passaggi impegnativi o rinunce.

In molti casi, la mancanza di piccole crisi, di momenti di forte conflittualità, di sano confronto è alla base della crisi di coppia.

Il lasciar correre, il non dire, nel tempo, crea un clima di mancanza di libertà, un’implosione delle emozioni, produce risentimento, conducendo all’espressione di un malessere che non trova sfogo, ma che si alimenta nel tempo.

 

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Stress e crisi di coppia

In una relazione di coppia, lo stress può avere origini differenti, può essere elicitato da numerosi e piccoli motivi che si insinuano nella coppia in modo silenzioso. Lo stress può avere la forma di conflitto o può essere avvertito come disagio, accumulandosi in tensioni che possono condurre al danneggiamento della relazione.

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Tra le cause di stress si distinguono:

FATTORI DI STRESS ESTERNI, come ad esempio lo stress lavorativo, che hanno inevitabilmente ripercussioni nella relazione di coppia. Nei momenti di difficoltà può essere utile ascoltare il proprio partner, condividere le emozioni, farlo sentire accolto e sostenuto. Se siamo noi a vivere un momento particolare di stress all’esterno della coppia è desiderabile cercare di non far carico di questo malessere il nostro partner, mettendo in atto comportamenti ostili senza un’apertura al dialogo. Può essere importante tentare di condividere l’esperienza difficile che stiamo vivendo, includendolo e rendendolo partecipe di essa.

FATTORI DI STRESS INTERNO alla coppia, che nel corso del tempo possono generare incomprensioni o divergenze, invalidando la relazione. Aprirsi al dialogo con il partner, condividere il proprio malessere, parlare dei propri vissuti può essere di aiuto per se stessi che per l’altra Persona.

 

La comunicazione è la chiave per ridurre lo stress.

Investire il proprio partner con un’infinità di attacchi e insistenti accuse può portare ad una chiusura completa della comunicazione e ad un aumento consequenziale dello stress.

Parlare con il proprio partner è importante, trovare un canale di condivisione è fondamentale per riuscire a creare un rapporto costruttivo e stabile, in cui lo scambio con l’Altro è sempre rinnovato.

Comunicare efficacemente può trasformare la diversità in ricchezza, anziché renderla occasione di conflitto. Il dialogo profondo è la sostanza del rapporto di coppia, è il suo collante. Percepire che l’Altro ti ascolta e partecipa alle tue emozioni, condivide i tuoi valori e i tuoi pensieri, aiuta a gestire la complessità ed evitare la crisi di coppia.

 

Genitorialità e crisi di coppia

Tutte quelle situazioni che implicano una ristrutturazione di vita per la coppia possono essere portatrici di complessità, sofferenza o di incomprensioni e determinare una crisi di coppia.

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L’arrivo di un figlio può essere uno di questi eventi poiché conduce a cambiamenti significativi che possono portare ambivalenza emotiva nella loro gestione nonché molte difficoltà pratiche. Questo può avvenire sia quando i figli sono piccoli che quando crescono. L’arrivo di un figlio comporta uno stravolgimento degli equilibri precedenti è riadattarsi alle nuove esigenze emotive e organizzative può far sviluppare una crisi nella relazione di coppia.

A creare maggiore complessità può esserci la necessità di gestire i figli durante una crisi di coppia. Risulta fondamentale che i genitori comprendano che una crisi di coppia non affrontata può creare grosse difficoltà nella gestione della genitorialità e di questo sono i figli a pagare il conto nella loro crescita.

Il bene dei figli è legato anche ad uno stile genitoriale armonizzato e non conflittuale. Talvolta è possibile recuperare il rapporto, talvolta no, andando incontro a separazione o divorzio, in questi casi è significativo DIFFERENZIARE LA CONIUGALITA’ DALLA GENITORIALITA’ al fine di tutelare i minori coinvolti nella relazione.

 

Strategie automatiche del pensiero e crisi di coppia

A fronte di un conflitto è possibile rispondere con strategie automatiche che mettiamo in atto al di fuori della consapevolezza utilizzando il nostro cervello più antico (cervello rettiliano) e strategie consapevoli che mettiamo in atto a partire dal nostro cervello più evoluto (corteccia cerebrale o cervello neomammifero).

 

Cervello trino

 

Le strategie automatiche del cervello rettiliano sono piuttosto semplici e si basano sull’attacco, la fuga, il congelamento o la sottomissione all’Altro e non rappresentano modalità relazionali ideali per risolvere i conflitti di coppia.

 

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Queste strategie automatiche sono modalità apprese durante la propria storia di vita, soprattutto durante l’infanzia e vengono messe in atto inconsapevolmente.

Per TRASFORMARE UN CONFLITTO IN UN’OPPORTUNITÀ di crescita occorre utilizzare le parti più evolute del nostro cervello (la corteccia cerebrale), occorre ascoltarsi, pensare, prevedere, valutare e comunicare liberamente con il proprio partner.

 

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Come mantenere una relazione di coppia sana

Per mantenere una relazione di coppia soddisfacente e sana i partner dovrebbero:

IMPARARE A CONFRONTARSI

Trasformando le divergenze in un’occasione di ascolto, confronto e comprensione reciproca.

 

IMPARARE LA FLESSIBILITA’ E L’ARTE DEL COMPROMESSO

Ricercare il proprio benessere è importante, purché nel rispetto del benessere del partner. Quando è necessario ricorrere ad un compromesso, l’importante è che non sia sempre lo stesso partner tra i due a cedere.

 

COLTIVARE IL BENESSERE EMOTIVO DELLA COPPIA

Non dare nulla per scontato, ricercando il benessere di coppia anche in piccoli momenti e/o spazi condivisi, non aspettando che li crei sempre l’Altro, accresce l’intimità emotiva e fisica.

 

RICERCARE E RICONTRATTARE PERIODICAMENTE LA PARITÀ NELLA RELAZIONE (dal punto di vista economico, decisionale, affettivo)

Molte relazioni vanno in crisi per mancanza di alternanza della posizione relazionale nell’equilibrio della coppia. Uno dei partner mantiene una posizione up nei confronti dell’Altro, che non necessariamente si viene a trovare nella posizione down perché l’Altro ce lo ha messo (es. il partner perde il lavoro).

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In tutti quei rapporti dove emerge l’idea che un partner è up rispetto all’Altro (es. è più intelligente, più socialmente apprezzato, alle volte economicamente più forte, etc.) e si accetta questa sorta di subordinazione emotiva, senza esserne completamente consapevoli e/o consenzienti, può emergere, ad un certo punto, una crisi di coppia.

E’ importante che la coppia sia in grado di accettare una fase transitoria di mancanza di parità (uno dei due perde il lavoro, uno dei due si dedica ai figli per un periodo, uno dei due avvia una nuova attività, etc.), ma questa disparità deve essere consapevolmente accettata da entrambi. Se ciò non accade, dopo qualche tempo emerge un malessere che richiede un’analisi della propria relazione di coppia, dei fattori emersi e di quelli messi in atto inconsapevolmente, allo scopo di trovare un nuovo equilibrio.

 

RICERCARE UN’ADEGUATA APERTURA AL CONTESTO ESTERNO

La coppia è un sistema relazionale, come tutti i sistemi viventi ha bisogno di relazionarsi ad altri sistemi che la circondano e la includono.

L’apertura all’esterno (famiglia, amici, colleghi, compagni di sport e hobby, etc.) permette alla coppia di stabilire una vita di relazione ricca di stimoli salvaguardando la specificità, l’identità e l’esclusività del sistema duale.

Una coppia molto esclusiva, che si rinchiude in sé, che non coltiva le amicizie e le relazioni esterne, può entrare facilmente in un clima relazionale sterile che impoverisce il sistema coppia.

 

ACCOGLIERE LA POSSIBILITA’ DI CAMBIARE MODALITA’ RELAZIONALI ORMAI CONSOLIDATE E METTERSI IN DISCUSSIONE

Pretendere il cambiamento dell’Altro è facile, mettersi in discussione, andare incontro alla necessità di un proprio cambiamento, assumendosi la propria quota di responsabilità nell’origine delle problematiche di coppia è più complesso e faticoso. Impegnarsi in questo processo è funzionale alla costruzione di una relazione di coppia solida.

 

RISPETTARE L’INTERPRETAZIONE DELLA REALTA’ DEL PARTNER

Nelle interazioni conflittuali, spesso i partner si appellano all’oggettività dei fatti, ma ognuno ne delinea una lettura diversa. E’ usuale pensare che l’Altro esageri o sbagli, soprattutto leggendo gli eventi attraverso dei pensieri automatici o pregiudizi. In relazioni di coppia fortemente conflittuali, il partner perde interesse per l’interpretazione della realtà dell’Altro, per i suoi percorsi mentali. Simultaneamente, cresce la percezione che l’idea differente sia contraria alla propria e a ciò viene attribuita un’intenzionalità (es. “Lo stai facendo apposta per darmi contro”).

 

CONCEPIRE SE STESSI COME PERSONE INDIPENDENTI E AUTONOME

Talvolta, uno o entrambi i partner non tollerano l’idea che la crisi possa portare ad una rottura della relazione di coppia. In questi casi viene mantenuta in essere la relazione, evitando il conflitto, simulando accordi che non esistono, etc. Si mantiene il legame anche se la relazione non è più appagante e autentica. Il bisogno dell’Altro, la paura di una separazione o di un abbandono, il bisogno di accettazione, la bassa autostima non consentono di vedersi al di fuori di un sistema duale. Tutto trae significato dallo stare insieme. Il Sé è fragile, dipendente. In questi casi, lavorare su questi processi è fondamentale per sperimentare un benessere psicologico ed emotivo al di là dell’Altro e per l’Altro nella relazione presente e/o in quelle future.

 

COSTRUIRE UNA PROGETTUALITA’ CONDIVISA

Co – costruire una progettualità condivisa traccia un percorso congiunto fatto di tappe importanti e di obiettivi da raggiungere che motivano entrambi i partner nei momenti di maggiore fatica o di disorientamento durante il cammino della coppia. Eventi quali, ad esempio, la possibilità di non poter avere figli o un terremoto finanziario o altre perturbazioni necessitano di una riprogettazione della propria vita di coppia. In questi casi, i due partner devono riuscire a ritrovare un percorso comune dopo aver superato una fase traumatica vissuta in modo diverso individualmente.

 

COLTIVARE LA COMPLICITA’ NELL’INTIMITA’ E NELLE RELAZIONI

Per intimità non ci si riferisce solo a quella sessuale e fisica. L’intimità “intellettuale” o emotiva prevede la condivisione di idee e d’interpretazioni della realtà, fondamenta di una relazione costruttiva e stabile nel tempo.

 

Intervento terapeutico

La relazione di coppia può vivere un periodo di malessere fino ad arrivare ad una crisi. Questa si verifica quando uno o entrambi i partner sentono un disagio e una distanza relazionale e affettiva che dura nel tempo e i tentativi di risolvere le problematiche non hanno dato esito positivo, oppure può accadere che si riperpetuano sempre le stesse dinamiche ripetitive che alimentano il problema anziché risolverlo.

Può verificarsi un evento che attiva il malessere, come un tradimento o un grave litigio, tuttavia, la crisi di coppia non è solitamente determinata da questo unico evento, ma si struttura per una combinazione di fattori (es. difficoltà comunicativa, non detti, distanza relazionale, bugie, mancanza di intimità, conflitti irrisolti, rancori, problemi con le rispettive famiglie d’origine, etc.).

Affrontare le difficoltà connesse alla relazione tra partner, significa accettare di lavorare sul significato di crisi come passaggio naturale di ogni relazione e ridefinire un nuovo equilibrio e un progetto di vita condiviso fondato sul rispetto delle aspettative e dei bisogni personali ed altrui.

Diviene significativo il raggiungimento di un nuovo modo di stare insieme più funzionale del precedente.

 

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Stare in coppia significa trovare un modo proprio di stare insieme a un’altra Persona in condizioni di serenità e soddisfazione. La soddisfazione di coppia è legata alla presenza di un legame di attaccamento sicuro, ovvero la fiducia nel fatto che il partner rappresenti una base sicura, fonte di sostegno e vicinanza affettiva, alla presenza di un’intimità fisica appagante, alla condivisione di momenti ed esperienze piacevoli di coppia ed esperienze condivise socialmente che coinvolgono il singolo partner o entrambi, nonché ad una intimità emotiva fondata sulla fiducia, la complicità, il rispetto, la sincerità e la reciproca comprensione che sostengano i cambiamenti continui del Sé individuale e del sistema coppia.

Quando una o più di queste aree vengono compromesse (affettiva, comunicativa, sociale, sessuale, progettuale, genitoriale, etc.), la coppia sperimenta un senso di inefficienza, di non riconoscimento dei reciproci bisogni, incorrendo in conflitti, critiche, accuse e/o stati di sofferenza emotiva, di solitudine, d’inadeguatezza, di rabbia, di non lucidità nel prendere le decisioni e/o affrontare le situazioni.

Un percorso di psicoterapia di coppia si focalizza sul RICONOSCIMENTO, l’ELABORAZIONE e la RI – SIGNIFICAZIONE in senso evolutivo DEL MALESSERE/DISTURBO/PROBLEMA ESPRESSO DAL SINGOLO PARTNER E/O DAL SISTEMA COPPIA.

Il lavoro terapeutico si orienta sull’acquisizione di comportamenti e abilità alternative nella gestione delle emozioni intense e dello stress, nonché sull’apprendimento di nuove ed efficaci modalità relazionali e comunicative da sperimentare nella relazione con il/la partner. Questo per depotenziare le aspettative irrazionali, le situazioni conflittuali e/o i comportamenti di evitamento di situazioni relazionali, emotive, affettive e sessuali temute e/o disturbanti.

Secondo un’ottica di co – costruzione del benessere e di motivazione a risolvere insieme le problematiche da parte di entrambi i partner, sostenere la Persona nel recupero di un maggiore senso di autostima e di autoefficacia consente di ridimensionare o eliminare le cognizioni negative che la Persona ha di Sé, come ad esempio, il peso del sentirsi sempre inadeguata, insicura, giudicata dal partner, autocriticarsi costantemente, etc., giungendo a ridimensionare e/o risignificare in modo diverso l’Altro, le sue reazioni, le sue intenzioni e i suoi comportamenti.

In tal modo, la Persona riporta alla luce una PERCEZIONE REALE DI SE STESSA dandosi la POSSIBILITA’ DI RILEGGERE LA STORIA DELLA COPPIA E GLI EVENTI ACCADUTI, disturbanti e maladattivi, che portano il singolo partner e la coppia a non stare bene, attraverso lenti più reali ed evolutive.

Questo PROCESSO CONGIUNTO VERSO IL CAMBIAMENTO consente di riscoprire le risorse della Persona e/o del sistema coppia, riprendendo il controllo della propria vita personale e della relazione di coppia stessa.

Tutto è volto a prendere consapevolezza di Sé, dei modelli relazionali appresi dalla propria storia (es. rapporto coniugale dei genitori, miti e mandati familiari che influenzano inconsciamente le decisioni dei componenti della famiglia, anche rispetto alla scelta del partner o alla progettualità di vita, etc.), di come  i partner si sono incontrati e scelti, delle differenze e dei punti di connessione del loro percepire e vivere una relazione, di come vivere il presente e progettare il futuro, di come elaborare il passato del partner, degli irrisolti di coppia taciuti e mantenuti nel tempo, della condivisione di verità scomode e dolorose, etc., questo allo scopo di pacificarsi con il passato, per rivolgere uno sguardo verso un futuro condiviso, ma soprattutto per vivere con intensità, serenità, libertà la dimensione temporale del presente.

Il processo di cambiamento terapeutico è sostenuto da tecniche e strumenti diversificati in base alle necessità all’unicità del singolo partner e del sistema coppia: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulnesstecniche immaginative, tecniche di rilassamento, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia (per ricordare episodi significativi, cogliere, osservare e comprendere le modalità comunicative e relazionali e gli stati emotivi correlati a quei momenti dall’inizio della storia ad adesso), Carte Dixithome work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play (nei quali si chiede al partner di assumere una diversa posizione relazionale per comprendere meglio il punto di vista dell’Altro e permettere di lavorare sempre più in profondità nella relazione), il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del problema/disagio/malessere, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.

 

NON ESISTE UN LIBRO DELLE ISTRUZIONI che sia utile e uguale per tutte le coppie.

Imparare insieme, a ripristinare una comunicazione efficace tra i due partner, a comprendere le motivazioni reali dell’Altro, a sentirsi emotivamente, fisicamente e affettivamente connessi, a prendere decisioni condivise, a riconoscere i bisogni che sottendono le manifestazioni problematiche, può essere l’inizio di un percorso di crescitad’esplorazione delle potenzialità e ritrovamento del benessere fisico, psicologico, cognitivo, affettivo, emotivo e relazionale del singolo partner, del sistema coppia, del sistema genitoriale e del sistema famiglia.

Nel caso in cui, invece, non sia possibile trovare le risorse necessarie per mantenere unita la relazione di coppia, si potrà intraprendere un percorso di accompagnamento alla separazione e/o divorzio, affinché il singolo partner ritrovi un benessere psicofisico ed emotivo al di fuori del sistema coppia e, nel caso in cui ci siano dei figli, venga mantenuta un’adeguata funzione genitoriale.

 

POSSO ESSERTI D’AIUTO?

Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé e di Noi.

Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.

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