Due persone hanno un rapporto basato sull’intimità quando condividono fra di loro i propri sentimenti per il semplice desiderio di farlo, senza secondi fini, con un atteggiamento di fiducia e di accoglienza.
Quando l’intimità è autentica, l’esperienza stimola nei partner emozioni di gioia e di soddisfazione.
Nella relazione di coppia l’intimità è fondamentale, tanto che senza di essa si sperimenta un senso di solitudine all’interno della relazione e la vita sessuale tende a dissolversi.
Nelle prime fasi dell’innamoramento è normale sentirsi in profonda intimità con il partner, ma nelle fasi successive, conoscendosi realmente, l’intimità tende a diminuire o a scomparire del tutto.
In questo momento, i partner devono investire nella coppia, ovvero accogliere e conoscere il partner reale e non quello idealizzato.
Questo è il momento nel quale prendersi cura, in modo intenzionale e consapevole, della relazione di coppia.
L’intimità emotiva nella coppia si raggiunge quando i partner sono liberi e capaci di mostrare la propria originalità e unicità e, al contempo, sono capaci di riconoscere quelle del proprio partner.
Vi è intimità emotiva quando si riescono a comunicare e ad ascoltare le emozioni profonde, le paure recondite, i desideri personali, i sogni nascosti, ciò che ci rende unici all’Altro.
Ciascun partner, di tanto in tanto, ha bisogno di sentirsi accolto e speciale per l’Altro come nella fase iniziale dell’innamoramento.
Se il partner percepisce di essere compreso nei sentimenti, desideri e bisogni, sente connesso all’Altro, conferendogli un senso di completezza. Nel caso opposto, ci sarà una percezione di disconnessione, di trascuratezza, di allarme circa la stabilità della relazione, innescando rimuginii e stato di malessere.
Coltivare l’intimità emotiva è un compito impegnativo se si vuole ritrovare e mantenere un clima di fiducia e di sicurezza all’interno della propria relazione di coppia.
Occorre decidere di parlare della dimensione del “NOI”, di progetti congiunti, di esperienze, divertimenti, sogni e decisioni condivise, di emozioni espresse senza timore di giudizio, di presenza attiva e sostegno concreto, di percezione di protezione emotiva e sicurezza del proprio Sé nella relazione con il partner.
L’intimità emotiva si conquista cercando di mantenere l’equilibrio tra il Sé e la coppia, senza competizione e lotta, ma ricerca armonica di momenti nei quali mettere se stessi al primo posto, l’Altro al primo posto, stare insieme, stare da soli, esplorare il mondo in modo individuale e in coppia.
Questo tipo di maturità va ricercata costantemente con grande impegno, rispettandosi e prendendosi cura del partner vicendevolmente, soprattutto nei momenti di difficoltà.
Spesso le persone pongono fine ad una relazione di coppia per evitare la fatica di affrontare i conflitti, non cogliendo l’opportunità di trasformare le difficoltà in crescita. Quello che poi di norma avviene è che le persone incontrano un nuovo partner, si innamorano, si sentono nuovamente felici e realizzate per poi, dopo un periodo di tempo lungo o breve, ritrovarsi nuovamente insoddisfatte e deluse.
Spesso ci si rende conto che i problemi sono sempre gli stessi, ovvero le persone si ritrovano a vivere anche col nuovo partner gli stessi problemi incontrati nelle storie precedenti: gelosia, senso di oppressione, non sentirsi rispettato, stessi insulti, senso di abbandono o di trascuratezza, etc.
A questo punto, può essere utile chiedersi perché accade questo mettendosi in discussione nella propria relazione di coppia, acquisendo maggiore competenza circa la propria storia personale, il proprio modo di stare in relazione, il proprio modo di accogliere e gestire le emozioni, etc., ovvero di avvicinarsi a conoscere realmente il proprio Sé e consapevolmente stare in una relazione di coppia incontrando l’Altro e il suo mondo, ciò che sente, le sue paure, ciò che pensa, ciò di cui ha bisogno e ciò che lo infastidisce, giungendo insieme ad un livello molto profondo di relazione, ovvero l’intimità emotiva.
Come coltivare l’intimità emotiva di coppia
Essere intimi emotivamente significa semplicemente aver sviluppato un rapporto basato sull’empatia, ovvero sulla capacità di conoscere così profondamente il partner da un punto di vista emozionale da poterlo “intuire” come se si fossimo una sola Persona.
Per fare questo, è possibile rafforzare 5 elementi:
VISUALIZZAZIONI CONGIUNTE
Per sviluppare un maggior affiatamento di coppia è utile trovare dei momenti per sognare ad occhi aperti assieme, immaginare e progettare il futuro facendo leva su proiezioni positive della coppia.
CONSOLIDARE L’AMORE
E’ importante ribadire con convinzione che il partner è importante nella nostra vita, condividendo le nostre emozioni senza timore e vergogna.
NON VERBALE
Prestare attenzione al linguaggio del corpo del nostro partner, ad esempio, il respiro, i sospiri, gli sguardi, come tiene le maini, etc. ci consentirà di decifrare il suo livello di comfort e capire quali situazioni gli/le causano disagio, turbamento, rabbia, piacere, soddisfazione, etc.
Per una buona intesa di coppia è necessario mantenere un dialogo consapevole approfondendo, chiedendo e mostrandosi vivamente interessati al mondo interno dell’Altro. Ascoltate non solo il contenuto del discorso, ma il tono della voce, la scelta delle parole, le esitazioni, i silenzi, etc., tenendo sempre a mente l’obiettivo della conversazione, al di là dei giri di parole, cosa vi vuole dire il partner di Sé, se il confronto sta portando ad una conclusione condivisa, qual è il motivo del disagio del partner e chiedendo sempre all’altra Persona come si sente dopo la conversazione e se è rimasto qualcosa in sospeso ed ancora da chiarire.
EMOZIONI
Per migliorare in rapporto a due, le emozioni vanno condivise poiché agevolano il contatto tra i mondi interni dei due partner di una coppia. Vanno condivise non solo quelle spiacevoli come rabbia e tristezza, ma a che quelle piacevoli come la gioia, la passione, l’entusiasmo. Le emozioni non vanno agite contro il partner, ne usate per ferire, ma comunicate, anziché trattenute inizialmente e successivamente fatte esplodere sotto forma di ricatto.
L’intimità emotiva, ancor più di quella fisica, è il collante di qualsiasi rapporto d’amore. E’ essenziale non solo per un legame sano nel qui e ora, ma favorisce anche la durata, l’armonia e la stabilità tra i due partner e permette di superare agevolmente anche i momenti più difficili che la vita riserva loro.
Perché le persone evitano l’intimità con l’Altro?
Essere autentici richiede di correre dei rischi per l’intimità. È sempre rischioso dare voce ai propri veri sentimenti ed esporre le proprie vulnerabilità a rischio di rifiuto o di una critica. Non è facile superare l’abitudine a tenere per sé i propri sentimenti una volta che si è stati delusi o feriti per averli mostrati.
Le persone evitano l’intimità per una serie di motivi che di solito sono rintracciabili nelle loro esperienze passate. La prima e più significativa esperienza “di relazione” inizia nel corso dell’infanzia (teoria dell’attaccamento). I bambini che crescono subendo abusi fisici ed emotivi esprimeranno problemi di fiducia negli altri da adulti.
Molti di loro eviteranno sia l’impegno affettivo che l’intimità emotiva per paura di essere maltrattati e feriti ancora una volta. Le loro relazioni probabilmente saranno vissute come piene di pericolo e paura, e perciò evitate. Forse anche allora, genitori controllanti, iperprotettivi o invadenti hanno favorito l’idea che il sentirsi troppo vicini a qualcuno risulti soffocante, in modo simile al timore di essere controllati e fagocitati.
La mancata capacità in uno o entrambi i partner di mostrare empatia e comprensione per l’Altro segnala un problema di intimità. Un segnale d’allarme è la tendenza cronica ad aver ragione, anziché comprendere.
Tuttavia, ciò che bisognerebbe fare per connettersi con un partner che ha alzato dei muri all’intimità emotiva è trovare un modo chiaro e rispettoso per comunicare e il modo migliore per farlo è quello di dare l’esempio. Se si è perseveranti nel mostrare come ci si sente veramente, nonostante una risposta indifferente o arrabbiata, è molto probabile raggiungere l’obiettivo.
Intimità di coppia e sessualità
L’intimità nella coppia non costituisce solo una parte della relazione, ma rappresenta la profondità e la qualità dell’intero rapporto emotivo della coppia. Per questo quando manca la sessualità spesso si verifica un distacco emotivo in amore.
Attraverso il linguaggio della sessualità entrambi i partner esprimono, ciascuno, i propri sentimenti su se stesso e sull’Altro.
L’intimità di coppia può essere messa in crisi da diversi fattori, legati al periodo del ciclo vitale in cui la coppia si trova.
Chi vive bene l’intimità di coppia, si sente desiderato, amato e rispettato.
Essere autonomi anziché completamente dipendenti dal partner è elemento indispensabile non solo per far funzionare l’intimità di coppia, ma la coppia stessa. Differenziarsi dal partner, diventare se stessi, significa dare vita alla coppia e farla crescere riscoprendo una rinnovata intimità e passionalità.
Intervento terapeutico
Il nucleo centrale di ogni individualità è rappresentato dal fatto che ciascuno ha una propria storia familiare e relazionale, dei propri sentimenti, preferenze, memorie, sensibilità, bisogni, aspettative, etc. Da questo punto di vista, amarsi, entrare in intimità con l’Altro non significa sentire allo stesso modo, ma significa poter potenziare e dispiegare le proprie capacità individuali per arricchire la relazione di due differenti sensibilità.
In altre parole, intimità e condivisione sono raggiungibili accettando e rispettando se stessi e l’unicità dell’Altro.
La condizione essenziale per entrare in relazioni intime è avere una percezione di Sé solida, elemento che ci consente di entrare in relazione con l’Altro senza perdersi, senza avere l’impressione di annullare la propria individualità per l’Altro.
In tal senso, autonomia individuale e capacità di amare sono associate. Tanto più una Persona ha raggiunto la propria autonomia ed è consapevole di se stessa, tanto più è capace di entrare in intimità con l’Altro rispettandone l’unicità.
Rilevante in questo processo è la comunicazione fondata sull’ascolto reciproco, empatia, disponibilità esplicita e apertura alla Persona del partner.
Un percorso psicologico agevolerà la capacità dei partner di:
- Lasciare che l’Altro ci veda per quello che siamo, evitando di cadere nella tentazione di voler sempre apparire adeguati o perfetti e sopportando di sentirci vulnerabili ed esposti alla possibilità di essere feriti.
- Accettare l’Altro nei suoi limiti, alcuni dei quali conosciuti e altri scoperti nella vita insieme.
- Riconoscere a se stessi e all’Altro che la propria realizzazione passa anche attraverso l’aiuto e la vicinanza del partner.
Stare in coppia significa trovare un modo proprio di stare insieme a un’altra Persona in condizioni di serenità e soddisfazione. La soddisfazione di coppia è legata alla presenza di un legame di attaccamento sicuro, ovvero la fiducia nel fatto che il partner rappresenti una base sicura, fonte di sostegno e vicinanza affettiva, alla presenza di un’intimità fisica appagante, alla condivisione di momenti ed esperienze piacevoli di coppia ed esperienze condivise socialmente che coinvolgono il singolo partner o entrambi, nonché ad una intimità emotiva fondata sulla fiducia, la complicità, il rispetto, la sincerità e la reciproca comprensione che sostengano i cambiamenti continui del Sé individuale e del sistema coppia.
Quando una o più di queste aree vengono compromesse (affettiva, comunicativa, sociale, sessuale, progettuale, genitoriale, etc.), la coppia sperimenta un senso di inefficienza, di non riconoscimento dei reciproci bisogni, incorrendo in conflitti, critiche, accuse e/o stati di sofferenza emotiva, di solitudine, d’inadeguatezza, di rabbia, di non lucidità nel prendere le decisioni e/o affrontare le situazioni.
Un percorso di psicoterapia di coppia si focalizza sul RICONOSCIMENTO, l’ELABORAZIONE e la RI – SIGNIFICAZIONE in senso evolutivo DEL MALESSERE/DISTURBO/PROBLEMA ESPRESSO DAL SINGOLO PARTNER E/O DAL SISTEMA COPPIA.
Il lavoro terapeutico si orienta sull’acquisizione di comportamenti e abilità alternative nella gestione delle emozioni intense e dello stress, nonché sull’apprendimento di nuove ed efficaci modalità relazionali e comunicative da sperimentare nella relazione con il/la partner. Questo per depotenziare le aspettative irrazionali, le situazioni conflittuali e/o i comportamenti di evitamento di situazioni relazionali, emotive, affettive e sessuali temute e/o disturbanti.
Secondo un’ottica di co – costruzione del benessere e di motivazione a risolvere insieme le problematiche da parte di entrambi i partner, sostenere la Persona nel recupero di un maggiore senso di autostima e di autoefficacia consente di ridimensionare o eliminare le cognizioni negative che la Persona ha di Sé, come ad esempio, il peso del sentirsi sempre inadeguata, insicura, giudicata dal partner, autocriticarsi costantemente, etc., giungendo a ridimensionare e/o risignificare in modo diverso l’Altro, le sue reazioni, le sue intenzioni e i suoi comportamenti.
In tal modo, la Persona riporta alla luce una PERCEZIONE REALE DI SE STESSA dandosi la POSSIBILITA’ DI RILEGGERE LA STORIA DELLA COPPIA E GLI EVENTI ACCADUTI, disturbanti e maladattivi, che portano il singolo partner e la coppia a non stare bene, attraverso lenti più reali ed evolutive.
Questo PROCESSO CONGIUNTO VERSO IL CAMBIAMENTO consente di riscoprire le risorse della Persona e/o del sistema coppia, riprendendo il controllo della propria vita personale e della relazione di coppia stessa.
Tutto è volto a prendere consapevolezza di Sé, dei modelli relazionali appresi dalla propria storia (es. rapporto coniugale dei genitori, miti e mandati familiari che influenzano inconsciamente le decisioni dei componenti della famiglia, anche rispetto alla scelta del partner o alla progettualità di vita, etc.), di come i partner si sono incontrati e scelti, delle differenze e dei punti di connessione del loro percepire e vivere una relazione, di come vivere il presente e progettare il futuro, di come elaborare il passato del partner, degli irrisolti di coppia taciuti e mantenuti nel tempo, della condivisione di verità scomode e dolorose, etc., questo allo scopo di pacificarsi con il passato, per rivolgere uno sguardo verso un futuro condiviso, ma soprattutto per vivere con intensità, serenità, libertà la dimensione temporale del presente.
Il processo di cambiamento terapeutico è sostenuto da tecniche e strumenti diversificati in base alle necessità all’unicità del singolo partner e del sistema coppia: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia (per ricordare episodi significativi, cogliere, osservare e comprendere le modalità comunicative e relazionali e gli stati emotivi correlati a quei momenti dall’inizio della storia ad adesso), Carte Dixit, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play (nei quali si chiede al partner di assumere una diversa posizione relazionale per comprendere meglio il punto di vista dell’Altro e permettere di lavorare sempre più in profondità nella relazione), il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del problema/disagio/malessere, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
NON ESISTE UN LIBRO DELLE ISTRUZIONI che sia utile e uguale per tutte le coppie.
Imparare insieme, a ripristinare una comunicazione efficace tra i due partner, a comprendere le motivazioni reali dell’Altro, a sentirsi emotivamente, fisicamente e affettivamente connessi, a prendere decisioni condivise, a riconoscere i bisogni che sottendono le manifestazioni problematiche, può essere l’inizio di un percorso di crescita, d’esplorazione delle potenzialità e ritrovamento del benessere fisico, psicologico, cognitivo, affettivo, emotivo e relazionale del singolo partner, del sistema coppia, del sistema genitoriale e del sistema famiglia.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé e di Noi.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.