Tornare con l’ex
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L’ipotesi di tornare con l’ex è un pensiero abbastanza diffuso. Il tempo tende a scolorire i ricordi, fa sembrare meno dolorose le delusioni, ridimensiona o amplifica la portata delle esperienze o modifica le prospettive.

Dopo essere usciti da una relazione i sentimenti sono contrastanti: dal sentirsi devastati, al provare sollievo o nostalgia.

È tutto molto normale, soprattutto se la relazione è stata significativa, sia che una Persona sia stata lasciata o che abbia lasciato.

Può accadere che, dopo un po’ di tempo, la nostalgia si faccia più intensa tanto da far riconsiderare l’ipotesi di ritornare sui propri passi.

Si comincia a riprendere qualche contatto con l’ex, magari con un messaggino e il pensiero di tornare ancora insieme si fa sempre più presente.

 

Cosa ti sta spingendo a farlo?

 

Quella di dare una seconda opportunità ad una relazione finita è una decisione delicata, che deve essere ben ponderata, per evitare di andare incontro ad ulteriori sofferenze e delusioni. Inoltre, non è sempre facile ridare linfa ad una relazione, soprattutto se è stata l’altra Persona a prendere la decisione di interromperla.

 

Tornare con l’ex è possibile?

Rimettersi con l’ex è possibile. In alcuni casi può essere semplice e rapido ed è davvero la cosa corretta da fare. Altre volte, invece, diventa un’operazione interminabile, stancante e demotivante.

Photo by Peter Lomas on Pixabay

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Tra gli ELEMENTI CHE POSSONO INTERFERIRE non positivamente in una riconciliazione con l’ex, ci sono la variabile distanza fisica, che può diventare significativa, quasi un limite, perché si vengono a creare meno occasioni per potersi vedere ed incontrare, rallentando il ricostituirsi di quell’intimità emotiva e fisica necessaria alla coppia.

Anche il tradimento è un elemento che condiziona la possibilità di tornare con l’ex. In questi casi, entrano in gioco pensieri ed emozioni legati alla fiducia che complicano il tentativo di ritornare con l’ex.

Anche, una serie di errori commessi precedentemente che hanno fatto rompere la relazione ed hanno innescato sentimenti di delusione, rabbia, sfiducia, possono invalidare il tentativo di riconciliazione.

 

Essere ancora molto innamorati dell’ex non basta per tornare con lui/lei.

 

Scegliere di provare ancora a riconquistare l’ex significa mettersi in una posizione riflessiva circa:

  • Il livello di comunicazione che avevate e potete ancora avere per confrontarvi e provare a ricominciare per scrivere un’altra pagina della vostra storia.
  • Il grado d’intimità emotiva e fisica che avevate.
  • La progettualità condivisa circa il futuro che vi ha unito prima e vi può unire ancora nel presente.
  • La percezione di sostegno reciproco nell’affrontare un problema o nel raggiungere i propri obiettivi personali che era mancante nella relazione, ma potrebbe essere recuperata o migliorata.
  • Il modo in cui avvenivano le discussioni, cosa faceva peggiorare il problema e cosa lo alleggeriva.
  • Il grado di fiducia reciproca e la serenità sperimentata durante la relazione.
  • L’accettare l’ex per quello che è, senza volerlo/a cambiare.

 

Quando invece è opportuno evitare di riprovarci con l’ex?

Non sempre tornare con l’ex è una buona idea. Tra i segnali d’allarme ci posso essere:

 

È importante pensare di ridare un’altra possibilità alla propria storia, solo quando la rottura ha davvero reso consapevole la coppia circa i problemi che esistevano, per poter ricominciare con le giuste premesse.

 

Tornare con l’ex: vantaggi e svantaggi

Photo by Peggy Marco on Pixabay

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Tornare con l’ex non è giusto o sbagliato. Tra i VANTAGGI ci può essere il fatto che:

  • Tu e l’ex avete imparato molto dai vostri precedenti errori.
  • Il periodo in cui non siete stati insieme potrebbe avervi fatti crescere.
  • La distanza potrebbe avervi fatto capire quanto siete importanti l’uno per l’Altro.
  • Non dovrete ripartire da zero, dato che già vi conoscete.
  • Questo nuovo inizio potrebbe essere accompagnato da una grande passione.
  • È possibile che ora sappiate come far funzionare la vostra relazione.
  • Siete pronti a LASCIARE IL PASSATO NEL PASSATO.

 

Si può usufruire dei vantaggi quando il periodo di distacco è servito per riflettere sulla relazione e sui propri comportamenti, sulle proprie modalità relazionali e comunicative, ma soprattutto sulle proprie emozioni, sui propri bisogni, sulle proprie aspettative, su quello che desideriamo realmente, senza accontentarci, per sentirci appagati e realizzati individualmente e in coppia. In questi casi tornare insieme all’ex potrebbe essere un’esperienza positiva.

 

Tra i CONTRO di tornare con l’ex:

  • Potreste accorgervi che siete tornati insieme solo per solitudine, noia o sensi di colpa.
  • I problemi che vi hanno portati alla rottura della relazione potrebbero ripresentarsi di nuovo.
  • Potreste ritrovarvi a discutere inutilmente per questioni passate.
  • C’è il rischio che il tuo ex abbia deciso di tornare solo per non lasciare che tu vada avanti, magari intraprendendo una nuova relazione sentimentale con altri/e.
  • É possibile che dopo un breve ritorno, decidiate di allontanarvi definitivamente, soprattutto se non sono state messe da parte le situazioni in sospeso e i sentimenti di rabbia, gelosia, frustrazione e delusione sono ancora vividi.
  • L’avvicinamento all’ex presuppone anche il volerlo cambiare.

 

Se nulla è cambiato da quanto avete lasciato l’ex, riprovarci potrebbe significare andare incontro a stati emotivi di infelicità per te e per l’ex, non essendo riusciti a ritrovare il pieno valore della relazione.

 

Intervento terapeutico

Decidere di riprovare a ricostruire una relazione con l’ex non è sbagliato a priori. Fondamentale è il rispetto per la volontà o meno dell’ex di riprovarci, come anche la valutazione dei motivi che hanno portato alla rottura.

E’ significativo attivare un dialogo con l’ex, se è disponibile a farlo, riguardo i rispettivi obiettivi per dimostrare di voler davvero riprovarci.

A tal proposito, è importante riuscire a leggere la propria relazione con occhi diversi e con nuove prospettive, tutto ciò attraverso un dialogo ed un confronto sincero e una grande consapevolezza di ciò che è stato e di ciò che si prova ancora, senza la pretesa di cambiare nessuno.

 

Per iniziare posso chiedermi:

  • Perché voglio tornare con l’ex?
  • Qual è il bisogno sottostante?
  • È amore o qualcos’altro?
  • Etc.

 

Aprirsi alla consapevolezza può spaventare, ma significa smettere di avere paura, diventando più forti e integri sia come persone, sia come partner in un’ipotetica ripresa della relazione con l’ex.

Per stare bene con gli altri è necessario coltivare il dialogo interiore ed entrare in relazione con quelle parti di Sé che si sentono estranee o addirittura nemiche, da cui si tenta di fuggire e che magari sono state il motivo della conclusione della relazione precedente.

 

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Un incontro non è mai casuale, come non lo è la voglia o il bisogno di riprendere una relazione passata, poiché a livello inconscio siamo attratti da ciò che già abbiamo conosciuto, non siamo attratti, invece, da qualcosa di totalmente diverso e sconosciuto da noi.

Questi confronti vengono fatti in modo inconsapevole, ma esistono e guidano il nostro interesse verso persone che, nel loro modo di parlare, comunicare, muoversi, ci fanno sentire in mondi già conosciuti.

Le persone tendono in qualche misura a creare relazioni con persone che fanno rivivere una sorta di “ricordo” di una relazione passata problematica.

Come una ripetizione, una riedizione, di una relazione passata in cui ci si è sentiti in conflitto, non compresi, insoddisfatti, nel tentativo inconscio di risolvere i problemi di quella relazione passata, attraverso un’altra relazione problematica presente.

Ripetere relazioni insoddisfacenti che hanno delle caratteristiche simili con altre relazioni insoddisfacenti passate (molto probabilmente con le figure significative del nostro primo accudimento), permette alla mente di verificare le proprie percezioni e sensazioni, in un disperato tentativo di cambiare le cose.

Sembrerebbe che il bisogno inconsapevole di curare delle ferite passate, di curare relazioni passate che non hanno soddisfatto la Persona a livello emotivo e relazionale, si trasferisca nelle relazioni del presente.

E’ come quando una donna, figlia di un uomo violento, si trova in relazione con un compagno altrettanto violento o come quando un uomo che non ha ricevuto affetto dalla propria madre, si trova in un matrimonio senza amore. Etc.

Queste scelte sono apparentemente inconsapevoli e per fermare questi automatismi comportamentali ed emotivi, c’è la necessità di rileggere le relazioni passate e originarie, comprendendo quali sono i bisogni emotivi non soddisfatti, per riuscire a curare quei bisogni ed evitare di cercarli e riprodurli all’interno di una relazione di coppia.

 

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L’intervento psicologico può realizzarsi attraverso un percorso di:

  • TERAPIA DI COPPIA con gli ex partner focalizzandosi sul riconoscimento, l’elaborazione e la ri – significazione in senso evolutivo del malessere/disturbo/problema espresso dal singolo partner e/o dal sistema coppia,  che ha portato a concludere la relazione precedente e le motivazioni che spingono i singoli partner a volerci riprovare. Questo processo congiunto verso il cambiamento consente di riscoprire le risorse della Persona e/o del sistema coppia, riprendendo il controllo della propria vita personale e della relazione di coppia stessa.
  • TERAPIA INDIVIDUALE per il singolo partner, per fare chiarezza dentro di Sé, esplorare il proprio mondo interiore, risignificare gli eventi della propria vita e quelli inerenti alle relazioni sperimentate precedentemente nei propri mondi di appartenenza (es. famiglia, coppia, etc.), giungendo a comprendere cosa desidera, quali sono i propri bisogni e decidere cosa fare rispetto alla relazione di coppia. E’ possibile lavorare sulle emozioni in modo molto pratico e creare un collegamento tra situazioni e sensazioni passate e presenti, per identificare gli schemi relazionali coinvolti, confrontarsi con essi e mettere in atto strategie di fronteggiamento delle situazioni diverse. L’obiettivo generale per la Persona è quello di riprendere il controllo della propria vita, ritrovare l’autonomia decisionale e la libertà di essere se stessa, sentire di meritarsi di essere felice e serene, da sola o insieme ad un partner.

 

Il processo di cambiamento terapeutico è sostenuto da tecniche e strumenti diversificati in base alle necessità all’unicità del singolo partner e del sistema coppia: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulnesstecniche immaginative, tecniche di rilassamento, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia (per ricordare episodi significativi, cogliere, osservare e comprendere le modalità comunicative e relazionali e gli stati emotivi correlati a quei momenti dall’inizio della storia ad adesso), Carte Dixithome work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play (nei quali si chiede al partner di assumere una diversa posizione relazionale per comprendere meglio il punto di vista dell’Altro e permettere di lavorare sempre più in profondità nella relazione), il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del problema/disagio/malessere, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.

 

POSSO ESSERTI D’AIUTO?

Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé o di Noi.

Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.

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