Creatività
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Photo Gordon Johnson da Pixabay 

 

La creatività è un concetto trasversale che può essere utilizzato in moltissimi campi di attività. Molte sono anche le definizioni stesse di creatività, creatività come sinonimo di libertà, personalità, originalità. Creatività come la capacità di vedere nuove connessioni, nuovi nessi relazionali, nuove letture del mondo, produzione di idee ed intuizioni particolari, proiezione verso orizzonti alternativi, abbandono dell’ordinario.

La creatività è la capacità di vedere le cose da un punto di vista diverso, di trasformare un problema, di migliorare una circostanza.

Essere creativi significa cambiare gli schemi e ideare qualcosa di nuovo.

La creatività ha un valore che si declina sia sul piano individuale che relazionale.

Quando pensiamo a qualcosa di creativo ci può venire in mente una scoperta scientifica o ad un’opera d’arte, ma dobbiamo pensare anche alla ricchezza di creatività che appartiene alla nostra vita quotidiana.

La creatività è un’abilità presente in ogni Persona e sono le esperienze che facciamo durante il nostro sviluppo che la potenziano oppure la inibiscono, i nostri pensieri e credenze, gli stimoli e l’attivazione di metodi efficaci.

Ogni Persona utilizza il PENSIERO CREATIVO, un criterio nuovo per affrontare una sfida o una complessità, che RISTRUTTURA LA REALTÀ, traccia la strada verso nuovi significati e soluzioni.

La creatività può essere esercitata. Chi lavora con la creatività, ad esempio, un musicista o un grafico, sa utilizzarla regolarmente, perché sa come orientare e disciplinare i processi creativi. Una soluzione creativa non viene dal nulla, ma dal profondo di noi stessi, in un integrarsi di processi consci ed inconsci, solo in parte gestibili, ma che comunque possono essere orientati ed alimentati.

 

La Persona creativa

La Persona creativa ha un’ampia visione del mondo. Non si sforza di risolvere nuovi problemi con antiche soluzioni, parte dal presupposto di non conoscere immediatamente le risposte, è disposta a pensare, ad attivare la sua funzione riflessiva. Essere creativi significa vivere con curiosità e spontaneità, senza farsi guidare dai pregiudizi.

Una personalità rigidamente strutturata ha difficoltà a dimostrarsi creativa perché manca della libertà sufficiente per utilizzare anche la propria immaginazione nelle situazioni variabili della vita. Per essere creativi occorre avere immaginazione, a condizione che l’atto di immaginare non sia scollegato dalla realtà. I sogni a occhi aperti, le illusioni e le fantasie non sono espressioni creative, si tratta di immagini compensatorie lontane dalla realtà, che non potendo essere realizzate, possono lasciare la Persona in uno stato di insoddisfazione.

Il pensiero creativo scaturisce dall’accettazione e dal rispetto della realtà. Non ci si illude di poter trasformare la realtà conformandola ai propri desideri, ma ci si sforza di migliorare la comprensione per arricchire l’esperienza autentica della vita. L’impulso creativo è generato dalla libertà espressiva del bambino e si pone l’obiettivo di soddisfare i bisogni dell’adulto. La fusione del realismo adulto e la capacità di immaginare tipica del bambino, è alla base di ogni atto creativo.

 

Componenti della creatività

ESPERIENZA E CONOSCENZA

Il presupposto di base per esprimere creatività in un dato campo è avere specifiche esperienze e competenze. Difficilmente se non conosciamo gli aspetti di un problema possiamo accedere ad una sua ristrutturazione.

 

PASSIONE E COSTANZA

La creatività nasce da una sintonia emotiva, da un’attrazione che è l’incipit della curiosità. Dalla passione nasce l’esigenza di fare qualcosa non per obbligo o vantaggio personale, ma per il semplice piacere di farlo. Un’altra componente importante è la costanza, l’impegno continuo nel conoscere l’oggetto del nostro interesse nella sua complessità.

 

CAPACITÀ DI USARE IL PENSIERO LATERALE

Photo by Elisa Riva on Pixabay

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Il pensiero laterale (lateral thinking) o divergente, costrutto coniato dallo psicologo Edward De Bono (1970), è caratterizzato da una logica diversa da quella del pensiero verticale, che raccoglie i dati rilevanti, li analizza e procede in sequenza logica verso un’unica soluzione possibile. Il pensiero laterale si applica a problematiche complesse, che non prevedono un’unica risposta corretta, infatti, tende a produrre tutta una serie di possibili alternative, procedendo in modo fluido e non consequenziale. E’ un pensiero flessibile, che passa da un compito ad un altro adeguando le sue strategie in modo flessibile. Il pensiero laterale riesce a produrre soluzioni adattive, originali e personali, spunti fuori dal dominio di conoscenza e dalla rigida catena logica.

Il pensiero laterale non è un’alternativa al pensiero verticale bensì è un suo arricchimento. Il pensiero laterale, essendo produttivo di numerose idee, essendo generativo di soluzioni e possibilità, determina un’ampia serie di soluzioni che poi verranno selezionate attraverso il pensiero verticale. In altre parole, il pensiero verticale sviluppa le idee prodotte dal pensiero laterale.

 

Creativita

 

Creatività e Neuroscienze

Attraverso adattamenti creativi possiamo risolvere problemi, che grazie alla sola logica non possono essere risolti. In termini neuroscientifici la creatività viene identificata con la plasticità neuronale, quindi quella capacità del cervello, di attivare e disattivare collegamenti neuronali e zone cerebrali diverse a seconda degli stimoli ambientali.

 

Corpo Calloso Dizionario di Medicina on line Enciclopedia Treccani

Corpo Calloso Dizionario di Medicina on line Enciclopedia Treccani

 

Il nostro cervello è diviso in due emisferi messi in collegamento da un fascio di assoni dette “corpo calloso”. È la commissura più importante del cervello poiché collega tra loro i quattro lobi: lobo frontale, temporale, parietale e occipitale.

L’emisfero cerebrale sinistro, detto anche cognitivo, si attiva nei ragionamenti logici, mentre l’emisfero destro, detto emisfero emotivo è attivo nei processi creativi e in tutte le attività di tipo artistico.

E’ importante sapere che, nella produzione di idee creative, entrambi gli emisferi cooperano. Per dare vita alla creatività l’emisfero sinistro si occupa dell’analisi delle situazioni, raccogliendo e analizzando le informazioni presenti. Il destro si occupa di lasciar fluire queste informazioni, di associarle liberamente e in modo insolito miscelandole con le emozioni. Da questo interscambio tra gli emisferi nascono le intuizioni. Questa è la fase in cui nascono nuove idee, la fase creativa che è seguita dall’attivazione dell’emisfero sinistro che analizzando le idee create ne sceglie una da rendere operativa.

 

Intervento terapeutico

La creatività’ è un utile strumento di crescita e sviluppo.

La capacità creativa è una proprietà della nostra mente ed un ingrediente base della nostra vita quotidiana. Possiamo essere più o meno creativi, ma tutti abbiamo una quota di creatività da alimentare e valorizzare.

Le persone più creative sono maggiormente in contatto con se stesse ed utilizzano la propria intelligenza in modo libero, sottostanno meno agli automatismi mentali, sono meno dipendenti dai giudizi e hanno più fiducia in se stesse poiché confidano nella propria capacità di trovare delle soluzioni.

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Per risolvere un problema è utile uscire dai soliti percorsi e dare spazio all’inventiva e all’immaginazione, creare nuove condizioni e mettere in campo nuovi comportamenti attraverso l’assunzione di un nuovo punto di vista.

Creare dà vita a qualcosa di nuovo, a qualcosa che pur essendo già noto, non era stato ancora mai pensato, visto, provato.

Solo utilizzando la componente creativa attraverso il problem solving è possibile attivare dei cambiamenti che possono apportare trasformazioni evolutive che conducono a scoprire, ulteriormente, le proprie possibilità, il proprio potenziale.

Per riattivare, potenziare e allenare questo tipo di competenza creativa, alla quale nella maggior parte dei casi non siamo stati culturalmente abituati, è possibile intraprendere un percorso psicologico che ci possa insegnare a conoscere chi siamo veramente, aldilà delle nostre quotidiane identificazioni, svincolati da tutti gli schemi emotivi, cognitivi, relazionali e sociali acquisiti.

Diventare consapevoli di quello che blocca la nostra naturale espressione è nelle nostre possibilità, come lo è, anche, in un momento di indecisione e confusione, imparare ad utilizzare il processo creativo per raggiungere agevolare il processo decisionale e giungere alla meta auspicata.

Utilizzare la creatività in psicoterapia significa stimolare, nella Persona, la comunicazione tra i due emisferi cerebrali: il sinistro, razionale deputato al linguaggio e alle operazioni logiche, con il destro, dispensatore di emozioni e creatività. Dalla collaborazione tra i due emisferi è possibile giungere ad una sintesi creativa e lavorare sul Sé della Persona, la cui realizzazione si avvia con il dialogo e l’avvicinamento graduale tra dimensione razionale e dimensione emotiva. Tale avvicinamento può sostenere la Persona a diventare sempre più consapevole, competente di se stessa e agevolare una nuova narrazione di Sé.

 

Strumenti d’intervento

Il percorso psicologico si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia EMDRl’Ipnosi ericksoniana, la Terapia cognitivo – comportamentale, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, la Timeline, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play, Carte Dixit, il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti, le credenze o gli schemi fissi di ragionamento responsabili dell’attivazione e del mantenimento del disturbo/problema/disagio che impedisce di perseguire in modo fluido i propri obiettivi evolutivi, destrutturarli e ristrutturarli, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.

 

POSSO ESSERTI D’AIUTO?

Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.

Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.

 

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