Nella vita di una Persona possono accadere diverse esperienze di impatto traumatico. Per esperienza traumatica s’intende un evento stressante al quale la Persona non può sottrarsi e che supera la sua capacità di resistenza. Può trattarsi di eventi che minacciano l’integrità fisica, la propria o quella di altri, oppure l’identità psicologica.
Può essere traumatico un lutto, una separazione improvvisa, la scoperta di un tradimento in una relazione sentimentale, un licenziamento, un aborto, etc. L’impatto che l’evento può avere sulla Persona dipende sia dalla tipologia che dalla gravità dell’evento (es. una rapina, un’aggressione, un incidente stradale, disastri naturali, abusi,), sia dalle caratteristiche emotive, cognitive, di personalità e dalla storia della Persona che lo subisce.
Quando si vive un trauma o un’esperienza negativa, i sintomi possono manifestarsi immediatamente, gradualmente o andare e venire nel tempo. A volte insorgono inaspettatamente, altre volte alcuni stimoli esterni come un rumore, un’immagine, delle parole o un odore, ci ricordano l’evento traumatico e/o negativo.
La durata di queste reazioni è diversa per ogni Persona, per alcuni la situazione si normalizza dopo poche settimane, per altri ci vuole più tempo.
Quando si vive un’esperienza traumatica, il ricordo è così doloroso, fa così male, che si vuole cancellarlo dalla mente. Questo può funzionare per un po’, dando qualche sollievo, ma cercare di scacciare il dolore e i ricordi può peggiorare i sintomi.
Esperienza traumatica: conseguenze
Quando parliamo di traumi, la variabile tempo, è un elemento importante. Il tempo incide nel processo di elaborazione delle informazioni del cervello che conduce alla guarigione dalle risposte traumatiche.
La Persona ha delle risorse emotive e psicologiche che la aiutano ad affrontare questo processo naturalmente, tuttavia, a volte, questo processo, per svariati motivi, si blocca conducendo allo sviluppo di disturbo post traumatico da stress.
In genere, è possibile identificare una serie di sintomi o stati che possono manifestarsi nel tempo, a partire dal momento in cui si verifica il trauma:
- Flashback, pensieri intrusivi, ipervigilanza.
- Attacchi di panico, ansia, fobie.
- Disturbo del sonno.
- Disturbi alimentari.
- Depressione, stati dissociativi, malattie psicosomatiche.
Sistema Nervoso ed esperienze traumatiche e negative
Gli eventi dall’impatto traumatico conducono a particolari attivazioni del nostro sistema nervoso. L’attivazione del Sistema Nervoso comporta una serie di modificazioni fisiologiche che la Persona percepisce attraverso alterazioni di parametri fisiologici (es. tensione muscolare, aumento del battito cardiaco, etc.).
Questa risposta resta come una sorta di attivazione automatica, pronta a riemergere laddove si ripresentino degli stimoli in grado di riattivarla che in qualche modo sono legati all’evento traumatico: stimoli denominati trigger.
Esempio. Una Persona subisce un’aggressione. La Persona che subisce l’evento registra nella sua memoria un aspetto della situazione, ad esempio, un dettaglio dell’aggressore o del luogo dove è avvenuta. Successivamente, può accadere che, in presenza di stimoli simili, ad esempio, il luogo dove è avvenuta l’aggressione, la Persona manifesti le stesse reazioni fisiche al trauma a distanza di tempo.
La Persona che si trova difronte a questa riattivazione automatica ha come la sensazione di rivivere l’episodio o quantomeno di rivivere lo stato in cui si trovava al momento del trauma.
Questo spesso conduce ad evitare alcune situazioni che ricordano il trauma o alcuni dettagli registrati. Lo stesso evitamento può avvenire durante il processo terapeutico, poiché raccontare quello che è accaduto significa rivivere quel momento. Spesso le persone non raccontano di aver subito un trauma proprio per la sofferenza di doverlo rivivere attraverso la condivisione del racconto, nonché per la paura del giudizio e/o di non essere credute.
Intervento terapeutico
Le esperienze traumatiche o negative possono condizionare il tuo presente, possono influenzarti emotivamente, agire sulle tue scelte e decisioni importanti, in altre parole, il tuo passato può influenzare il tuo futuro.
Nella Persona che ha subito un trauma vi è un conflitto tra la volontà di negare e il desiderio condividere l’esperienza traumatica o negativa che ha vissuto. Per riconciliarsi con questa esperienza, può essere utile rielaborarla in un contesto sicuro, nel quale ci si senta liberi di ricostruire quello che è accaduto e soprattutto come ci si è sentiti.
Un percorso terapeutico può essere utile per ricreare il flusso della vita e restaurare un senso di continuità con il proprio passato, per elaborare l’esperienza traumatica o negativa subita, darle un significato ed integrarla nella propria vita ed accettarla, con l’inevitabile dolore che ne comporta.
Il percorso si articola:
- Definendo e gestendo i problemi “urgenti” per la Persona (es. la compromissione della funzionalità quotidiana derivante dagli evitamenti a eventi, situazioni, persone, etc.).
- Co – costruendo una relazione terapeutica sicura, empatica e collaborativa con la Persona.
- Fornendo informazioni sul disturbo.
- Stabilizzando i sintomi più perturbanti con l’utilizzo di tecniche di gestione dei sintomi (es. tecniche di rilassamento, etc.)
- Lavorando sulle memorie traumatiche mediante l’esposizione graduale ai ricordi dolorosi.
- Effettuando una ristrutturazione cognitiva ed emotiva.
- Prevenendo le ricadute.
Esplorare, riconoscere, accettare, risignificare, gestire, comprendere la funzionalità della risposta sintomatologica all’esperienza traumatica può essere utile per sperimentare una maggiore padronanza di se stessi e un maggiore senso di autoefficacia e autostima, ritornando a perseguire i propri obiettivi personali, professionali e affettivi con determinazione, forza e libertà decisionale.
Individuare gli schemi o circoli viziosi mentali, emotivi e comportamentali, automatici e disfunzionali, che impediscono di vivere in uno stato di benessere psicofisico ed emotivo, può essere utile per prendere consapevolezza di Sé e della propria storia, pacificarsi con il passato, rivolgere uno sguardo positivo al futuro, ma soprattutto vivere con intensità e senza ansia e stress la dimensione temporale del presente.
L’intervento terapeutico mette al centro la Persona, la quale diviene agente attivo del processo di cambiamento della situazione disturbante, vincendo le proprie paure attraverso il potenziamento delle risorse individuali già presenti e/o scoprendone di nuove, necessarie a ripristinare una qualità di vita soddisfacente.
Il percorso di psicoterapia può essere associato a terapia farmacologica e si pone l’obiettivo di:
- Approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei suoi mondi relazionali.
- Individuare e ristrutturare i pensieri e le emozioni ricorrenti, gli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà disturbanti e disfunzionali, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali relative all’espressione del sintomo/malessere/disturbo.
- Facilitare l’esposizione alle situazioni temute e sviluppare modalità emotive alternative per gestirle.
- Recuperare il senso di autostima e di autoefficacia in campo sociale, lavorativo o scolastico e relazionale.
- Aumentare l’autoconsapevolezza e l’autodeterminazione.
- Potenziare la motivazione della Persona al cambiamento e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale.
- Riscoprire i punti di forza e le risorse della Persona, nonché i fattori che mantengono il sintomo e ostacolano il cambiamento.
- Sviluppare comportamenti alternativi per la gestione delle emozioni intense.
- Potenziare le abilità di coping per il fronteggiamento dello stress e dell’ansia.
- Riprendere il controllo della propria vita e migliorarne la qualità.
Se hai vissuto un’esperienza negativa e ti accorgi di avere delle emozioni che non ti sai spiegare, di avere comportamenti o reazioni che fai fatica a controllare, non rassegnarti a star male in silenzio, concediti la possibilità di chiedere aiuto.
Strumenti d’intervento
Il PERCORSO PSICOTERAPEUTICO si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia EMDR, l’Ipnosi ericksoniana, la Terapia cognitivo – comportamentale (desensibilizzazione sistematica), la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play, Carte Dixit, il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del disturbo/problema/disagio, destrutturarli e ristrutturarli, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé o di qualcuno importante per Te.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.