Ci sono persone che non amano quello che fanno, ma non riescono nemmeno a capire cosa amano davvero. Non sanno come trovare la propria vocazione, non sanno come scoprirla. Queste persone sperimentano senso di demotivazione e disinteresse.
Quando si sceglie una professione, un percorso di studi, spesso si è influenzati da fattori esterni, aspettative e bisogni altrui, che esercitano rilevante pressione sulle nostre decisioni. A volte tale pressione è così forte che la Persona non riesce a distinguere tra ciò che vuole veramente e ciò che pensa o fa solo per soddisfare il desiderio o il giudizio degli altri.
In questi casi, la propria vocazione rimane inibita, tanto che non è possibile riconoscerla neppure esplorando dentro di Sé.
Le persone hanno la percezione che niente le appassioni, che niente le appaghi abbastanza, con il rischio che questa condizione diventi permanente.
Conoscere e perseguire la propria vocazione può fare la differenza tra un essere umano frustrato e un essere umano felice.
Tutti hanno una propria vocazione. Spesso si pensa alla vocazione solo da un punto di vista religioso, ritenendo che solo chi si consacri alla vita religiosa sia stato “vocato”. Non è così, tutti gli esseri umani posseggono una propria particolarità e, di conseguenza, sono spinti, “chiamati” ad occuparsi di certe realtà piuttosto che di altre.
I segni distintivi che indicano che si stia seguendo la propria vocazione sono la sensazione di soddisfazione che si prova nel fare quello che si fa e la creatività con cui lo si fa. Le proprie attività sono svolte in modi sempre nuovi, utilizzando la propria inventiva per sperimentare nuove soluzioni. Ciò fa sperimentare un appagamento interiore che prescinde dal successo. È, altresì, probabile che fare ciò che ci piace apre la strada al successo perché fare con piacere una cosa, spesso significa farla bene.
Per cogliere la propria vocazione serve saper ascoltare in modo attivo la propria interiorità, con pazienza e interesse.
Altro aspetto significativo, è che la vocazione è in continuo divenire, non è una “cosa” che una volta trovata rimane immutabile, definita e rigida, piuttosto è vero il contrario. La vocazione continua ad evolvere e ad arricchirsi per tutto il corso della vita della Persona.
Alcune persone si rendono conto di non essere soddisfatte, ma rimangono bloccate perché non vogliono apparire instabili. Dedicarsi ad una professione per molto tempo, non significa scartare il resto delle attività che si amano praticare e non significa non poter scegliere di cambiare lavoro, se maggiormente ispirati da altro.
Come scoprire la propria vocazione
ASCOLTA TE STESSO
Le decisioni importanti che ci riguardano la propria vita non vanno mai prese per compiacere qualcuno o le richieste derivanti dalla società. La mancanza di autonomia nel processo decisionale può condurre all’insoddisfazione, alla dipendenza emotiva e all’insicurezza. Se fai qualcosa che non vuoi per timore del giudizio e/o di deludere le aspettative, chi ne risente, tu o gli altri?
RITORNA NEL PASSATO
Ricordarsi cosa amavi fare da bambino/a. Cosa sognavi di fare da grande? Quali erano i tuoi giochi preferiti? In quali riuscivi meglio? Come puoi trasferire i sogni dell’infanzia nella tua vita di oggi?
VIVI IL PRESENTE
Pensa in quali dimensioni della tua esistenza del presente ti senti a tuo agio e sperimenti entusiasmo. Cosa ti piace fare oggi? Cosa fai nel tempo libero? Cosa fantastichi? Quali persone ammiri? Riesci a dare spazio alle tue passioni?
VIAGGIA NEL FUTURO
Immagina di perseguire una direzione. Come ti vedi, cosa farai tra un anno? Tra cinque anni? Quando pensi a queste immagini cosa provi?
Intervento terapeutico
Spesso le persone non sono consapevoli della propria ricchezza interiore e non si occupano del proprio mondo interiore perché ne svalutano l’importanza. Relegano tutto ciò che è introspezione tra i fatti più superficiali della vita, come se seguire la propria vocazione non fosse importante per dare senso alla propria vita.
Avere un’idea realistica delle mete da raggiungere agevola lo svelamento della propria vocazione. Alcune persone conoscono la propria vocazione, riescono ad individuare i propri obiettivi, ma si bloccano di fronte alle difficoltà, ingigantendo le proprie incapacità e sminuendo le proprie capacità. In questi casi, le persone tendono a bloccarsi e a divenire ansiose o depresse o a sentirsi in colpa.
Stai facendo quello che ti piace nella vita?
Ti senti realizzato?
Sai cosa vuoi fare?
Quali sono le tue aspirazioni?
Stai seguendo i tuoi sogni/aspirazioni o quelli di qualcun altro?
Cosa stai facendo per prendere consapevolezza dei tuoi bisogni?
Un percorso psicologico può aiutare la Persona ad affrontare i blocchi che intralciano il proprio percorso di vita. Il lavoro psicologico si apre alla scoperta di Sé e alla gestione di Sé.
La scoperta di Sé consiste nell’individuare i propri desideri e i propri principi autentici, liberi dalle influenze e dalle aspettative della società e dalle persone vicine che, talvolta, portano fuori dalla propria strada.
Ciascuno ha un proprio bagaglio di talenti, particolarità, desideri, aspirazioni, valori che lo rendono unico. Se la Persona porrà attenzione alla propria unicità, ricercando intenzionalmente ciò che la contraddistingue dagli altri, coglierà al proprio interno ciò che ha bisogno di fare o di non fare per essere felice.
Talvolta, l’unicità individuale viene nascosta da una nube di convinzioni negative, di emozioni irrisolte, di modelli di comportamento condizionati che impediscono alla Persona di cogliere ciò che è bene per lei per fare le scelte giuste per Sé.
Il lavoro psicoterapeutico può aiutare le persone che hanno perso il contatto con la propria dimensione interiore e sostenerle nell’operare scelte autonome, può aiutarle a sviluppare le capacità di comunicare efficacemente, a gestire le emozioni (stati d’ansia, sintomi depressivi, attacchi di panico, etc.) che possono insorgere durante il perseguimento dei propri obiettivi.
Non esprimere totalmente i propri talenti o le proprie attitudini non permette di essere pienamente realizzati e quindi di essere davvero sereni ed appagati. Le potenzialità, se rimangono in un’area sconosciuta alla Persona o represse per lungo tempo possono creare uno stato di sofferenza, possono portare a condurre un’esistenza non realizzata.
Se stai vivendo un momento di cambiamento della tua vita, durante il quale devi prendere delle decisioni e/o ti trovi dentro ad una situazione nuova e ti accorgi di avere delle emozioni contrastanti, ti senti disorientato e stressato, vuoi focalizzare e/o valorizzare i tuoi punti di forza per sentirti più determinato nelle decisioni e nelle scelte da compiere, vuoi sentirti in grado di affrontare le situazioni (in famiglia, a lavoro, a scuola, in coppia, etc.), concediti la possibilità di chiedere aiuto per riordinare le idee, spezzare gli schemi disfunzionali di ragionamento che mantengono nel tempo la necessità di assecondare sempre i “devo” e mai i “voglio o vorrei”, svincolarti dalle credenze disfunzionali legate al tuo valore, superando quei condizionamenti che non sono utili alla tua evoluzione ed acquisire maggiore CONSAPEVOLEZZA E COMPETENZA DI TE STESSO per sperimentare una sensazione di soddisfazione, realizzazione e appagamento rispetto agli obiettivi che vuoi raggiungere nella tua vita e rispetto a quello che vuoi realmente diventare.
Strumenti d’intervento
Il percorso psicologico si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia EMDR, l’Ipnosi ericksoniana, la Terapia cognitivo – comportamentale, la Terapia sistemico – relazionale, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, la Timeline, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play, Carte Dixit, il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti, le credenze o gli schemi fissi di ragionamento responsabili dell’attivazione e del mantenimento del disturbo/problema/disagio che impedisce di perseguire in modo fluido i propri obiettivi evolutivi, destrutturarli e ristrutturarli, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.