Nicotina
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La nicotina è chiamata così in onore di Jean Nicot, diplomatico e accademico francese, che fece pervenire alla Corte di Caterina de’ Medici un esemplare di pianta (originaria delle Americhe) di tabacco.

La nicotina è un alcaloide, una sostanza d’origine vegetale contenuta nelle foglie di tabacco.

La nicotina può essere assunta in modi diversificati, può essere fumata, inalata, applicata per esempio con cerotti oppure masticata.

Diversamente da altre sostanze, per la Nicotina non si parla intossicazione o abuso, ma di dipendenza e astinenza.

La modalità più diffusa di assunzione della nicotina è il fumo di sigarette, di sigari e pipa.

 

Come insorge la dipendenza da nicotina

Le dirette conseguenze di un’assunzione prolungata di nicotina sono la dipendenza e l’astinenza. L’impulso all’utilizzo di nicotina può essere rintracciato in fattori psicologici, ambientali e sociali (stress, ansia, pressioni sociali, etc.), ma anche fattori familiari ed ereditari (è probabile che un fumatore abbia familiari che fumano).

 

Effetti della dipendenza da nicotina

Oltre a creare dipendenza nel lungo periodo, la nicotina ha anche effetti immediati sull’organismo umano, come per l’esempio l’innalzamento della pressione sanguigna e l’aumento della frequenza cardiaca, nonché un significativo disagio psicologico e comportamentale derivato dalla ricerca continua della sostanza.

 

Astinenza da nicotina

La nicotina è una sostanza capace di creare dipendenza esattamente come l’alcol e qualsiasi droga.

I sintomi principali dell’astinenza emergono circa 2 ore dopo aver fumato l’ultima sigaretta. Dopo 20 – 30 giorni i sintomi dovrebbero risolversi.

 

La nicotina non causa alterazioni nel funzionamento mentale delle persone, ma causa dipendenza e una pesante sindrome di astinenza, caratterizzata dai seguenti sintomi:

  • Senso di frustrazione.
  • Umore alterato o depresso.
  • Irritabilità e rabbia.
  • Impazienza, irrequietezza e nervosismo.
  • Bisogno impellente di fumare (“craving”).
  • Difficoltà di concentrazione e minore vigilanza.
  • Diminuzione della frequenza del battito cardiaco.
  • Aumento dell’appetito e del peso corporeo (la nicotina stimola il metabolismo).
  • Disturbi del sonno.
  • Ansia.
  • Mal di testa.
  • Nausea.
  • Stipsi.

 

nicotina 1

Cosa succede in chi cerca di smettere di fumare?

Nella Persona che cerca di smettere di fumare emergono i suddetti sintomi di astinenza da nicotina. La ricerca di nicotina è dovuta al fatto che tale sostanza contribuisce al rilascio di serotonina e dopamina, due neurotrasmettitori implicati, tra le altre cose, nei processi di piacere, ricompensa e gratificazione. Smettere di assumere nicotina conduce ad un abbassamento dello stato di piacere e soddisfazione, innescando nella Persona il bisogno di utilizzare nuovamente la sostanza per sperimentare quelle sensazioni.

 

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Come si affronta l’astinenza da nicotina? 


Per riuscire a superare l’astinenza da nicotina, esistono numerosi programmi di supporto psicologici e comportamentali in contesti di prevenzione e riabilitazione sia pubblici che privati, nonché farmaci sostituti della nicotina, i quali influiscono sui recettori della sostanza. Generalmente, questi farmaci sono assumibili sotto forma di gomme da masticare, cerotti, inalatori, spray e lozioni.

Tra i farmaci sostituti più efficaci ci sono vareniclina e bupropione, i quali interagendo con i recettori della nicotina, bloccano la sensazione di appagamento derivante dall’assunzione della stessa.

 

 

 

Come si affronta la dipendenza psicologica?

La dipendenza psicologica è connessa a quella fisica. La Persona che fuma trae piacere, sollievo, dall’accendere una sigaretta al momento del bisogno: ad esempio, quando si sente sola, nervosa, ha fame, è annoiata, è in compagnia, etc.

La sigaretta diventa spesso una valvola di sfogo e/o un’abitudine correlata ad uno specifico schema comportamentale, “sono stressato accendo la sigaretta”, “ho fame non voglio ingrassare accendo la sigaretta”, “sono in compagnia fumano tutti accendo anch’io una sigaretta”, etc.

Tale uso schematico diventa progressivamente sempre più compulsivo, ovvero ripetitivo, innescando sintomi tipici della dipendenza come: tolleranza, ovvero la necessità di aumentare l’utilizzo della sostanza per sperimentare gli stessi effetti; craving, ovvero l’impulso e/o pensiero fisso verso il come e quando poter fumare; astinenza, cioè la comparsa di sintomatologia psicofisica negativa in corrispondenza alla sospensione della sostanza.

Per spezzare questi legami è utile introdurre un cambiamento nel proprio stile di vita, evitando quelle situazioni che in passato si associavano a quell’abitudine.

 

Come supero i sintomi dell’astinenza da nicotina? Come smetto di fumare?

Di seguito sono riportate alcune possibilità operative per mitigare i sintomi dell’astinenza da nicotina e, conseguentemente, smettere di fumare:

  • Evitare e/o limitare la frequentazione di luoghi in cui è facile incontrare persone fumatrici.
  • Evitare di far compagnia a persone che fumano.
  • Evitare e/o limitare il consumo di sostanze alcoliche e ridurre quello di caffè e tè.
  • Praticare maggiore attività fisica per attenuare situazioni di stress e rilassare il corpo, nonché la mente.
  • Se non ci sono controindicazioni mediche, utilizzare farmaci sostituti della nicotina.
  • Impegnarsi in passatempi, come leggere un libro o nuove attività, in modo tale da occupare i momenti liberi della giornata e avvertire di meno la mancanza di nicotina.
  • Confrontarsi con amici e/o parenti che sono riusciti a smettere di fumare, ascoltando eventuali consigli su come hanno superato la sintomatologia dell’astinenza da nicotina.
  • Rivolgersi a centri di prevenzione e riabilitativi pubblici e privati per partecipare ad attività di supporto psicologici individuali e di gruppo.

 

nicotina 2

Intervento terapeutico

La dipendenza da nicotina è un fenomeno articolato che coinvolge sia meccanismi biochimici, ma soprattutto aspetti emotivi e cognitivi connessi alla percezione del rischio.

La mente contiene convinzioni, schemi, programmi e abitudini spesso disfunzionali che possono tradursi in comportamenti autolesivi, come appunto il consumo di nicotina, accompagnato alla limitata consapevolezza dei gravi danni che l’assunzione della stessa può provocare alla salute.

L’intervento terapeutico punta ad individuare e modificare le convinzioni e gli schemi che mantengono imprigionati nella dipendenza dalle sigarette.

Successivamente, attraverso il potenziamento delle risorse psicologiche e l’apprendimento di nuove abitudini comportamentali, la Persona che fuma può sviluppare una nuova visione di Sé correlata ai propri comportamenti, insieme alla forza di potersi astenere dal fumare, ritrovando una sensazione di libertà, benessere e senso di autoefficacia ed autostima maggiorati.

 

Tra gli obiettivi di un intervento psicoterapeutico per la dipendenza da nicotina, emergono quello di:

  • Approfondire la storia di vita della Persona, la storia del sintomo e il significato dello stesso all’interno dei propri mondi relazionali.
  • Individuare, destrutturare e ristrutturare i pensieri, le emozioni e i comportamenti ricorrentigli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni fisiche, emotive e comportamentali relative all’espressione del sintomo.
  • Acquisire maggiore consapevolezza circa la propria dipendenza e le ripercussioni della stessa nella propria vita.
  • Potenziare le abilità di coping, ovvero di fronteggiamento dello stress e dell’ansia.
  • Acquisire competenza emotiva, riconoscendo, gestendo e regolando le proprie emozioni per affrontare le diverse situazioni che si propongono.
  • Recuperare una maggiore efficienza e autoefficacia in campo sociale, lavorativo o scolastico e relazionale.
  • Accrescere l’autostima.
  • Migliorare la motivazione della Persona al cambiamento e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale.
  • Sostenere il cambiamento dello stile di vita (alimentazione sana, sonno adeguato, attività fisica, etc.).
  • Riprendere il controllo della propria vita e migliorarne la qualità.

 

L’intervento psicologico si struttura analizzando la complessità del quadro sintomatologico, comprendente la dimensione cognitiva, fisiologica, comportamentale, emotiva, psicologica e socio relazionale della Persona e può avvalersi di diversificati approcci terapeutici, tra i quali quello sistemico relazionale, quello cognitivo comportamentale, l’ipnosi ericksoniana e la Mindfulness.

 

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