La tendenza comune è quella di utilizzare le parole sentimento ed emozione in modo intercambiabile, ma pur essendo correlate, esistono delle differenze.
Conoscere la differenza tra emozioni e sentimenti non è un semplice esercizio epistemologico o linguistico, ma consente di capire meglio le reazioni e i comportamenti umani, permettendo di regolare le risposte affettive per raggiungere un maggiore benessere emotivo e relazionale.
COSA SONO LE EMOZIONI?
Sono reazioni di valenza affettiva a certi stimoli, che possono essere esterni, qualcosa che vediamo o viviamo, o interni, come un pensiero o un ricordo. Le emozioni scatenano una serie di risposte ormonali e neurochimiche che producono uno stato di attivazione, spingendo la Persona all’azione immediata. L’emozione viene prima ed è universale.
COSA SONO I SENTIMENTI?
I sentimenti generano le stesse risposte fisiologiche e psicologiche delle emozioni, ma hanno una valutazione consapevole, ovvero coinvolgono la consapevolezza e l’esperienza affettiva che stiamo vivendo. I sentimenti sono associazioni mentali e reazioni a un’emozione, sono personali e si acquisiscono attraverso le esperienze. Due persone possono sentire la stessa emozione, ma etichettarla con nomi diversi. Che tipo di sentimento poi diventerà l’emozione esperita varia da persona a persona e da situazione a situazione, in quanto i sentimenti sono modellati dal temperamento e dall’esperienza individuale (sono appresi).
Le principali differenze tra emozioni e sentimenti sono:
- Le emozioni sono stati transitori che vanno e vengono in tempi relativamente brevi. I sentimenti sono stati affettivi più stabili nel tempo. La gioia, per esempio, è un’emozione, mentre l’amore è un sentimento.
- ORDINE DI APPARIZIONE. I sentimenti sono il risultato delle emozioni. La gioia, per esempio, può essere trasformata in felicità e l’attrazione in amore.
- INTENSITÀ. Le emozioni sono solitamente più intense dei sentimenti poiché il loro obiettivo principale è di predisporci all’azione. I complessi processi di valutazione che di solito intervengono nei sentimenti tolgono un po’ di intensità.
- LIVELLO DI ELABORAZIONE. Le emozioni sono date inconsciamente, generando una risposta quasi immediata, mentre i sentimenti, richiedendo più tempo per la loro formazione, vengono elaborati in modo consapevole.
- GRADO DI REGOLAZIONE. Le emozioni sono degli stati affettivi complessi da controllare perché generano reazioni psicofisiologiche automatiche. Per esempio, non possiamo contenere completamente emozioni come la paura o la gioia e non appena le sperimenteremo, si manifesteranno attraverso microespressioni. I sentimenti, al contrario, possono essere gestiti meglio nel tempo e veicolati, attraverso l’apprendimento di efficaci strategie comunicative, in modo più assertivo.
Nella pratica, le emozioni e i sentimenti sono spesso difficili da separare perché dove c’è un sentimento di solito ci sono emozioni diverse e viceversa.
Comprendere le differenze tra emozioni e sentimenti può aiutare a mitigare eventuali sensi di colpa per l’espressione involontaria delle prime reazioni emotive ad uno stimolo.
Inoltre, la loro differenziazione può far comprendere la loro precarietà, ovvero il fatto che emozioni e sentimenti possono scomparire così naturalmente come sono apparsi.
In altre parole, può essere utile imparare a sentire e ad accogliere tutte le proprie emozioni, senza etichettarle, lavorando sulla loro espressione in modo costruttivo.
L’obiettivo è imparare a distinguerle così da sviluppare una maggiore intelligenza emotiva, essere più riflessivi ed evitare i rimorsi. Il nostro mondo emotivo può indurci ad agire in preda all’“adrenalina” del momento, ma come sostiene Daniel Goleman nel suo libro “Intelligenza Emotiva” (1996), se ci sforziamo di individuare e distinguere tra emozioni e sentimenti, ci risulterà più facile modificarli.
Come si gestiscono emozioni e sentimenti?
La gestione delle emozioni negative si raggiunge tramite tecniche di disattivazione e distrazione dell’attenzione.
La gestione dei sentimenti viene raggiunta tramite “esperienze emotivamente correttive”. Il processo terapeutico consente di mettere in discussione e ristrutturare le proprie false credenze circa la costruzione della realtà, nonché i propri schemi cognitivi, emotivi, sensoriali e comportamentali di funzionamento. Tecniche di disattivazione e rilassamento possono sostenere questo processo.
Possiamo facilmente capire che così come esistono alcune differenze tra emozioni e sentimenti, anche la gestione di queste due dimensioni cambia. Mentre LE EMOZIONI RICHIEDONO UN MOMENTO DI DISCONNESSIONE (ad esempio, per non alimentare la rabbia o perdere il controllo), I SENTIMENTI HANNO BISOGNO DI ESSERE ASCOLTATI E RICONDOTTI (Cosa mi succede? Cosa posso fare per migliorare la mia situazione?).
In qualsiasi caso, sono possibili sia la regolazione delle emozioni sia la reinterpretazione dei sentimenti, che aiutano a ritrovare uno stato di benessere psicofisico e relazionale.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
Esplorare, riconoscere, accettare, risignificare, gestire, comprendere la funzionalità delle proprie emozioni e sentimenti, nonché acquisire consapevolezza circa le proprie capacità relazionali, comunicative ed empatiche può essere utile per sperimentare una maggiore competenza e padronanza di se stessi e un maggiore senso di autoefficacia, ritornando a perseguire i propri obiettivi personali e professionali con determinazione, forza e libertà decisionale.
Un percorso psicoterapeutico si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni (es. Terapia delle emozioni, terapia EMDR, Ipnosi ericksoniana, tecniche di Mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi da utilizzare quotidianamente per gestire gli stati emotivi, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia, home work, prescrizioni comportamentali, Carte Dixit, esercizi di role play, etc.) che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione disfunzionale di particolari emozioni e/o sentimenti, i quali vanno identificati, destrutturati e ristrutturati, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento, stabiliremo insieme come proseguire e, se Tu deciderai, inizieremo un percorso personalizzato, nel quale sarai parte attiva nel processo di ricerca del tuo benessere fisico, psicologico e relazionale.