La sorpresa è un’emozione primaria che si origina immediatamente di fronte a una situazione nuova o insolita e che si diluisce rapidamente, dando origine alle emozioni che si conformano a questa stimolazione.
È uno stato emotivo-affettivo che insorge quando interviene un evento inaspettato o contrario all’aspettativa.
Tale emozione causa un improvviso cambiamento della direzione dell’attività.
Per la psicologia la sorpresa occupa una posizione centrale a livello cognitivo. Presa come emozione di base, insieme a paura, disgusto, la tristezza, la rabbia e la gioia, c’è un consenso in campo filosofico e psicologico, per inscriverla nelle emozioni primitive e centrali.
A livello cognitivo, la sorpresa è una rottura del filo temporale che riguarda le aspettative nell’ordine dell’immaginazione, delle abitudini e delle credenze e apre un altro processo di conoscenza.
In particolare, nella filosofia aristotelica, nel testo “Poetica”, la sorpresa, l’emozione della meraviglia, è intesa come fonte di conoscenza, nel momento preciso in cui un personaggio irrompe in un gioco.
L’irruzione di una nuova esperienza sorprende l’individuo, perché prende coscienza dell’opposizione tra ciò che pensava, credeva, vedeva e la realtà. Diventa chiaro che la base della sorpresa sta nella contrapposizione di due diversi stati della conoscenza e nella corrispondente necessità pragmatica di adattarsi al nuovo.
La funzione e l’esperienza soggettiva della sorpresa
La sorpresa ha la funzione di fornire risposte emotive e comportamentali secondo le nuove situazioni.
Lo stato emotivo di sorpresa si occupa di razionalizzare i sistemi di attenzione, promuovendo l’interesse e i comportamenti esplorativi per il nuovo scenario.
Come esperienza soggettiva, la sorpresa è uno stato transitorio molto breve, che si verifica inaspettatamente, dando luogo a una seconda fase o reazione emotiva.
Una momentanea fase di vuoto mentale è stata riconosciuta per la sorpresa. Le sorprese lasciano solitamente una sensazione emotiva indefinita e piacevole. Infine, nel momento della sorpresa si genera una sensazione d’incertezza su ciò che sta arrivando.
Differenza tra sorpresa, spavento e shock
L’espressione dello shock è antagonista alla sorpresa. Mentre in sorpresa gli occhi si aprono a un agente di sorpresa, in shock gli occhi si chiudono su qualcosa che salta fuori (ad esempio, il suono di un colpo di pistola).
Uno spavento è diverso da una sorpresa. Il ritmo dello spavento supera quello della sorpresa. L’espressione sul volto di uno spavento dura molto meno di quella di una sorpresa. Uno spavento avvertito diminuisce, ma genera comunque una sorta di reazione. La sorpresa non esisterebbe se si sapesse già cosa sta per accadere. Lo spavento, più che un’emozione, è una reazione fisica.
Sorpresa: piacevole o no?
Ci sono persone che amano le sorprese, altre che non le amano o addirittura le temono.
Questo può dipendere dalla Persona e dal suo livello di autostima, infatti, alcune vogliono confermare le proprie aspettative perché questo fornisce loro un senso di maggiore sicurezza, altre sono stimolati dalla novità e dall’imprevisto.
Tuttavia, non è possibile definire la sorpresa in sé come un’emozione piacevole o spiacevole, cosa che invece si può fare con altre emozioni.
Ad esempio, la felicità è considerata piacevole, mentre tra le spiacevoli troviamo rabbia e tristezza.
La sorpresa registra semplicemente l’arrivo di qualcosa di inaspettato o di una novità non prevista.
Tutto dipende allora dallo stimolo specifico che entra in scena, così che la sorpresa lascerà il posto ad un’altra emozione, più o meno piacevole a seconda dei casi.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
La sorpresa ci permette di orientare la nostra attenzione ed attivarci di fronte alle novità, determinando modificazioni nell’attività e nei progetti in corso.
Le nostre esperienze e convinzioni creano degli schemi abbastanza precisi sulla base dei quali tendiamo a prevedere gli eventi futuri, ciò che è inatteso e contraddice tali schemi ci permette di correggere o ampliare le nostre idee e imparare cose nuove dandoci la possibilità di fare previsioni più precise e meglio adattarci alle nuove situazioni.
Il blocco delle manifestazioni emotive positive come la sorpresa sollecita negativamente organi e funzioni cognitive e, alla lunga, può condurre ad esperire malesseri emotivi. Da qui la possibilità di accogliere lo stato emotivo di sorpresa per agevolare l’opportunità di crescita e una visione di vita sempre aperta al cambiamento e alla serenità.
ACQUISIRE UNA MAGGIORE COMPETENZA EMOTIVA e individuare gli schemi mentali ed emotivi, automatici e disfunzionali, che impediscono di vivere in uno stato di benessere psicologico ed emotivo positivo, può essere utile per concedersi la possibilità di vivere una vita al di là del malessere, della tristezza, del rimuginio, prevendendo l’eventuale espressione di disagi emotivi più complessi, nonché di vivere una vita rivolta all’autorealizzazione e sorretta da processi decisionali efficaci.
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento, stabiliremo insieme come proseguire e, se Tu deciderai, inizieremo un percorso personalizzato, nel quale sarai parte attiva nel processo di ricerca del tuo benessere fisico, psicologico e relazionale.