Continuità genitoriale dopo la separazione
Photo 303336526 on Adobe Stock

Photo 303336526 on Adobe Stock

 

Essere genitori insieme dopo la separazione significa continuare a decidere congiunto, in modo coerente e condiviso, su come sostenere i propri figli a raggiungere le loro autonomie e, quindi, essere d’accordo sui “no” fondamentali e sulle regole di base che entrambi i genitori ritengono essenziali. Questo consentirà ai figli di percepire un senso si stabilità, sicurezza, protezione genitoriale e potersi dedicare ai compiti evolutivi che la vita gli riserva.

La distinzione tra progetto “essere coppia” e progetto “essere genitori” è utile per i genitori ad aiutare i figli a metabolizzare il distacco dovuto alla separazione e ad infondere loro la certezza che saranno una “coppia” genitoriale per sempre.

Separazioni o divorzi possono andare a ledere la “continuità genitoriale” a causa delle tante recriminazioni e rivendicazioni legate alle ferite inerenti alla coppia. In alcuni casi i figli possono diventare delle pedine di uno o dell’altro genitore o di entrambi (triangolazione).

Questo avviene anche quando per gli ex coniugi non è molto chiaro che il progetto coppia e il progetto genitoriale sono differenziati e, nel momento in cui finisce la coppia, bisogna continuare ad impegnarsi per mantenere attivo il progetto che riguarda la genitorialità.

Sperimentare la separazione coniugale non è traumatico per i figli di quei genitori che riescono, dopo la separazione, a dare continuità al legame genitoriale, accordandosi sulle scelte più opportune per loro, mantenendo un coerente riferimento affettivo e educativo, conservando intatta nella mente dei figli quell’immagine rassicurante e sicura di amore che sarà fondamentale, per il loro modo di relazionarsi con se stessi e il mondo.

 

Compiti di sviluppo per gli ex coniugi

Nel libro “Il famigliare. Legami, simboli e transizioni” (2000), gli esperti psicologi e psicoterapeuti, Vittorio Cigoli e Eugenia Scabini, descrivono i compiti di sviluppo che gli ex coniugi devono affrontare come genitori:

  • Mettere in atto una forma di collaborazione con l’ex coniuge per garantire l’esercizio della funzione genitoriale, ovvero riuscire a separarsi come coniugi rimanendo un padre e una madre, salvando la genitorialità. Per poter fare questo gli ex coniugi devono affrontare la fine della coppia riuscendo a portare in salvo il legame, ricercando e riconoscendo, accanto a ciò che è stato fonte di dolore e ingiustizia, ciò che di buono e giusto è stato compiuto e vissuto nella relazione. Si tratta di tenere viva la fiducia nel valore del legame che si è vissuto. Questo processo è molto difficile e doloroso, tanto che spesso il legame irrisolto tra gli ex coniugi con i suoi aspetti di conflitto cronico intacca l’esercizio della funzione genitoriale.
  • Consentire al figlio l’accesso alla storia di entrambe le famiglie di origine, ovvero alla storia intergenerazionale, alle sue radici, salvo i casi estremi di relazioni gravemente disfunzionali o abusanti. Anche questo può risultare molto difficile in alcuni casi in cui il genitore convivente o affidatario ingloba a sé il figlio, disconoscendone i bisogni di appartenenza e di legame con entrambi i genitori e allontana con varie strategie l’Altro genitore come colpevole di aver procurato tutto il male e la sofferenza. Per evitare questo è indispensabile che tra gli ex coniugi sia presente almeno un minimo di stima e comprensione dell’Altro come genitore, ma soprattutto che si tengano in considerazione i bisogni dei figli.

 

Locandina Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori

Locandina Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori

 

LA CARTA DEI DIRITTI DEI FIGLI NELLA SEPARAZIONE DEI GENITORI

AUTORITÀ PER IL GARANTE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA, 2018

 

  1. I figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti

I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici.

L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione.

 

  1. I figli hanno il diritto di continuare ad essere figli e di vivere la loro età

I figli hanno il diritto alla spensieratezza e alla leggerezza, hanno il diritto di non essere travolti dalla sofferenza degli adulti. I figli hanno il diritto di non essere trattati come adulti, di non diventare i confidenti o gli amici dei loro genitori, di non doverli sostenere o consolare. I figli hanno il diritto di sentirsi protetti e rassicurati, confortati e sostenuti dai loro genitori nell’affrontare i cambiamenti della separazione.

 

  1. I figli hanno il diritto di essere informati e aiutati a comprendere la separazione dei genitori

I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nella decisione della separazione e di essere informati da entrambi i genitori, in modo adeguato alla loro età e maturità, senza essere caricati di responsabilità o colpe, senza essere messi a conoscenza di informazioni che possano influenzare negativamente il rapporto con uno o entrambi i genitori. Hanno il diritto di non subire la separazione come un fulmine, né di essere inondati dalle incertezze e dalle emozioni dei genitori. Hanno il diritto di essere accompagnati dai genitori a comprendere e a vivere il passaggio ad una nuova fase familiare.

 

  1. I figli hanno il diritto di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti

I figli hanno il diritto di essere ascoltati prima di tutto dai genitori, insieme, in famiglia. I figli hanno il diritto di poter parlare sentendosi accolti e rispettati, senza essere giudicati. I figli hanno il diritto di essere arrabbiati, tristi, di stare male, di avere paura e di avere incertezze, senza sentirsi dire che “va tutto bene”. Anche nelle separazioni più serene i figli possono provare questi sentimenti e hanno il diritto di esprimerli.

 

  1. I figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti

I figli hanno il diritto di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore. I figli hanno il diritto di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne.

 

  1. I figli hanno il diritto che le scelte che li riguardano siano condivise da entrambi i genitori

I figli hanno il diritto che le scelte più importanti su residenza, educazione, istruzione e salute continuino ad essere prese da entrambi i genitori di comune accordo, nel rispetto della continuità delle loro abitudini. I figli hanno il diritto che eventuali cambiamenti tengano conto delle loro esigenze affettive e relazionali.

 

  1. I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori

I figli hanno il diritto di non assistere e di non subire i conflitti tra genitori, di non essere costretti a prendere le parti dell’uno o dell’altro, di non dover scegliere tra loro. I figli hanno il diritto di non essere costretti a schierarsi con uno o con l’altro genitore e con le rispettive famiglie.

 

  1. I figli hanno il diritto al rispetto dei loro tempi

I figli hanno bisogno di tempo per elaborare la separazione, per comprendere la nuova situazione, per adattarsi a vivere nel diverso equilibrio familiare. I figli hanno bisogno di tempo per abituarsi ai cambiamenti, per accettare i nuovi fratelli, i nuovi partner e le loro famiglie. Hanno il diritto di essere rassicurati rispetto alla paura di perdere l’affetto di uno o di entrambi i genitori, o di essere posti in secondo piano rispetto ai nuovi legami dei genitori.

 

  1. I figli hanno il diritto di essere preservati dalle questioni economiche

I figli hanno il diritto di non essere coinvolti nelle decisioni economiche e che entrambi i genitori contribuiscano adeguatamente alle loro necessità. I figli hanno il diritto di non sentire il peso del disagio economico del nuovo equilibrio familiare, e di non subire ingiustificati cambiamenti del tenore e dello stile di vita familiare, di non vivere forme di violenza economica da parte di un genitore.

 

  1. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano

I figli hanno il diritto di essere ascoltati, ma le decisioni devono essere assunte dai genitori o, in caso di disaccordo, dal Giudice. I figli hanno il diritto di ricevere spiegazioni sulle decisioni prese, in particolare quando divergenti rispetto alle loro richieste e ai desideri manifestati. Il figlio ha il diritto di ricevere spiegazioni non contrastanti da parte dei genitori.

 

Photo 415165896 on Adobe Stock

 

Intervento terapeutico

Sperimentare la separazione da parte dei figli non sempre è traumatico. Costruire il “come” farlo, insieme all’altro genitore, spesso è la chiave che conduce verso una direzione meno dolorosa e più gestibile.

Costituiscono elementi fondamentali il dare continuità al legame genitoriale, accordarsi sulle scelte più opportune, mantenere un coerente riferimento affettivo e educativo, condividere la direzione educativa, preservare l’idea di famiglia e di genitorialità seppur in evoluzione e cambiamento.

 

La capacità dei figli di adattarsi alla separazione dei genitori dipende dal grado di maturità dei genitori e dalla loro capacità di collaborare nella separazione.

 

Esistono molti strumenti di sostegno psicologico per accompagnare la coppia genitoriale e i figli al processo di separazione. In base agli specifici bisogni e alle caratteristiche del singolo caso, si possono intraprendere dei percorsi con lo scopo di trasformare un momento complesso in una reale opportunità di raggiungere un nuovo modo di stare insieme più funzionale del precedente.

 

UN NUOVO EQUILIBRIO può essere ricercato:

*Lavorando sul PASSAGGIO DA COPPIA A COPPIA GENITORIALE, quando entrambi i partner hanno il pensiero di separarsi, ma non sanno cosa fare, da dove iniziare, intraprendendo un PERCORSO DI ACCOMPAGNAMENTO ALLA SEPARAZIONE E/O DIVORZIO, preparandosi a riconoscere, accogliere ed elaborare le emozioni intense che la situazione scaturisce, preparandosi a rivestire un nuovo ruolo relazionale nei propri contesti di appartenenza (persona e genitore separato/divorziato), ma soprattutto a riaprire i canali comunicativi e a ridefinire un nuovo equilibrio, un progetto di vita condiviso fondato sul rispetto delle aspettative e dei bisogni personali ed altrui, soprattutto in presenza di figli.

*Lavorando attraverso un PERCORSO DI SOSTEGNO ALLA GENITORIALITA’, ovvero sostenendo il genitore singolo o la coppia genitoriale insieme con un intervento pragmatico, orientato alla ricerca e all’autoriflessione, che consenta ai genitori di diventare protagonisti attivi nel ritrovare un’espressione di genitorialità serena e costruttiva per la crescita dei propri figli, nonché per un senso di appagamento positivo circa la propria funzione educativa.

Photo by wirestock on Freepik

*Lavorando attraverso una PSICOTERAPIA INDIVIDUALE con il singolo genitore sull’elaborazione e l’accettazione della separazione e sulle intense emozioni che accompagnano questo momento di grande cambiamento.

Quando l’interruzione di una relazione si trasforma in una difficoltà stabile di accettare le incertezze e l’emotività prende il sopravvento impedendo di ripartire, di rinascere, di stare nel presente, allora la perdita non è stata elaborata.

I pensieri tornano ripetitivamente e in modo apparentemente incontrollabile sull’ex partner. La mente cerca ricorsivamente una spiegazione al fine di risolvere quello che considera un “problema”: la fine della relazione. Al termine di una relazione, la tendenza è quella di esaminare ricordi e avvenimenti del passato, questo al fine di individuare ciò che non ha funzionato.

Il problema emerge quando queste strategie diventano involontarie, automatiche e ricorsive, ovvero quando perdono la loro capacità di portare all’azione e si strutturano in circoli viziosi mentali ed emotivi che acuiscono la sofferenza, un forte stato di stress e ansia che perdura nel tempo e non tende ad attenuarsi.

Un percorso psicologico può facilitare lo sbloccarsi della situazione e grazie alla comprensione delle modalità cognitive ed emotive che bloccano il processo, accrescere la consapevolezza di se stessi, visualizzare la vita che si desidera costruire e la Persona che si vuole essere.

 

La Persona viene sostenuta a:

  • Approfondire la storia di vita della Persona all’interno dei suoi mondi relazionali d’appartenenza.
  • Capire cos’è accaduto nella relazione appena conclusa, cercando di capire quali fattori hanno fatto scattare l’amore e poi cosa ha fatto spegnere questi sentimentisenza colpevolizzare nessuno, avendo uno sguardo obiettivo su quello che è successo, per poter imparare dai propri errori e rivivere il proprio passato senza sensi di colpa o sentimenti di rabbiadisprezzo, etc.
  • Aumentare l’autostima e il senso di autoefficacia, riflettendo sulle proprie vulnerabilità e potenziando i propri punti di forza.
  • Lasciar andare la gelosia o il rancore per l’eventuale nuova vita del partner, ri – significando gli avvenimenti in senso evolutivo, soprattutto nel caso in cui siano presenti dei figli.
  • Riportare alla luce una percezione reale di se stessi, non offuscata e debilitata da pensieri negativi e non evolutivi appresi da ricordi, eventi ed esperienze inerenti alla relazione finita.
  • Accogliere e gestire lo stato di confusione, di disorientamento, ansiapaurarabbia, frustrazionetristezza.
  • Ristrutturare le credenze disfunzionali legate al proprio valore e alla propria amabilità e alle emozioni legate alla paura della solitudine, del rifiuto e dell’abbandono.
  • Acquisire maggiore consapevolezza circa le proprie modalità relazionali e le risonanze delle stesse nella propria vita sentimentale e sociale.
  • Imparare a volersi bene, a stare bene con se stessi, ad accettarsi.
  • Imparare a conoscersi meglio e sviluppare l’assertività in modo da poter esprimere e far rispettare i propri bisogni senza timore, contribuendo alla costruzione di un più solido senso di Sé, della propria autonomia e della propria indipendenza.
  • Rendersi più forte e libero/a dalle inquietudini, ansie e paure che, che se permangono nel tempo, possono rischiare di amplificare il malessere psicologico, invalidando anche le relazioni interpersonali e la progettualità di vita.
  • Pacificarsi con il passato, rivolgere uno sguardo positivo al futuro, ma soprattutto vivere in modo appagante e serenamente la dimensione temporale del presente.
  • Sostenere la motivazione al cambiamento e al recupero del proprio benessere psicofisico e relazionale.
  • Riprendere il controllo della propria vita, ritrovare l’autonomia decisionale e la libertà di essere se stessi, sentire di meritarsi di essere felici e sereni, da soli o insieme ad un partner.
  • Riflettere sul proprio stile genitoriale per consentire di ridefinire un senso di genitorialità più consapevole per il benessere dei propri figli.

 

POSSO ESSERTI D’AIUTO?

Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé e di qualcuno importante per Te.

Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento.

Potrebbe interessarti

SEPARAZIONE E DIVORZIO

Photo 141449975 on Adobe Stock

Photo 141449975 on Adobe Stock

CONFLITTUALITA’ DI COPPIA

Photo by Mohamed Hassan on Pixabay 43435

Photo by Mohamed Hassan on Pixabay 

AUTOCRITICA

Photo by Bekky Bekks on Unsplash

Photo by Bekky Bekks on Unsplash

ASSERTIVITA’

Photo by Pixel2013 on Pixabay

Photo by Pixel2013 on Pixabay

DIFFERENZIAZIONE DALLA FAMIGLIA D’ORIGINE

Photo 201367150 on Adobe Stock

AUTOSTIMA

Photo by CDD20 on Pixabay

ASCOLTO ATTIVO

Photo by Thomas Wolter on Pixabay

Photo by Thomas Wolter on Pixabay

IPERCRITICISMO

Photo by CDD20 on Pixabay 77

Photo by CDD20 on Pixabay 

EMPATIA

Photo by Gerd Altmann on Pixabay 1 1

Photo by Gerd Altmann on Pixabay 

TRIANGOLAZIONE FAMILIARE

Photo by Michael Dziedzic on Unsplash

Photo by Michael Dziedzic on Unsplash

COMUNICAZIONE

Photo by Geralt on Pixabay

Photo by Geralt on Pixabay

CONFLITTUALITA’ TRA GENITORI E FIGLI

Photo by Geralt on Pixabay

LA MIA STORIA DI FIGLIO, IL MIO ESSERE GENITORE

Photo 312059820 on Adobe Stock

FIGLI VIZIATI

Photo by Azmeyart design on Pixabay

TORNARE CON L’EX

Photo 206069395 on Adobe Stock

AUTOEFFICACIA

Photo by Tumisu on Pixabay

FAMIGLIA ALLARGATA

Photo by Geralt on Pixabay 349943

Photo by Geralt on Pixabay 

LITIGARE DAVANTI AI FIGLI

Photo 348439057 on Adobe Stock

Photo 348439057 on Adobe Stock

FINE DI UN AMORE

Photo 434245460 on Adobe Stock

Photo 434245460 on Adobe Stock

AUTOSTIMA

Photo by CDD20 on Pixabay

CRITICISMO GENITORIALE

Photo 332649697 on Adobe Stock

IPERPROTETTIVITA’

Photo 124612805 on Adobe Stock

RABBIA

Photo by Vicki Hamilton on Pixabay

Photo by Vicki Hamilton on Pixabay

INDIPENDENZA

Photo 234078403 on Adobe Stock

INTEFERENZE DELLE FAMIGLIE D’ORIGINE

Photo by Chris1947 on Pixabay

COMUNICARE CON I PROPRI FIGLI

Photo 245785020 on Adobe Stock 1

Photo 245785020 on Adobe Stock 

SINDROME DELL’ABBANDONO

Photo 305791153 on Adobe Stock

STARE INSIEME PER I FIGLI

Photo 130424353 on Adobe Stock

INSICUREZZA

Photo by CDD20 on Pixabay

RIMPROVERI E PUNIZIONI

Photo 430529936 on Adobe Stock

Psicologo Online

lavorare su di Sé, dove lo decidi Tu!

Mediazione Familiare

non più Coppia. ma sempre Genitori

Richiesta Informazioni
Open chat
Posso esserti di aiuto?
Posso esserti di aiuto?