per un'alimentazione consapevole
Mindful Eating (MB – EAT)

 

Mindful Eating significa mangiare in modo consapevole, ovvero diventare pienamente coscienti di cosa si mangia, quanto e quando si mangia. Significa prestare attenzione alla propria esperienza nel momento in cui stiamo mangiando.

Il rapporto conflittuale con il cibo che molte persone hanno, le conducono a soffrire per il proprio peso, per la propria immagine corporea, per l’idea di se stesse, con l’emergere di forti sentimenti di auto giudizio, autocritica e senso di colpa, affidandosi spesso a diete e/o restrizioni alimentari non adeguate, nel tentativo di trovare soluzione a questa sofferenza.

In molte di queste situazioni, il cibo rappresenta la risoluzione temporanea ad un disagio emotivo, giungendo a perdere il controllo sulla propria alimentazione e ad un rapporto sano con il cibo.

Imparare a mangiare consapevolmente (eating mindfully) significa imparare a mangiare in armonia con i bisogni del proprio corpo e della propria mente, acquisendo nuove modalità funzionali di interazione con il cibo e con le proprie emozioni.

 

Il Protocollo MB – EAT – Mindful Eating

Il programma MB-EAT “Mindful Eating” è stato sviluppato da Jean Kristeller, una psicologa clinica che ha lavorato per più di 30 anni nell’area dell’obesità, dei disturbi del comportamento alimentare e dell’utilizzo terapeutico della Mindfulness.

Il protocollo MB – EAT è stato pensato per aumentare la consapevolezza circa il proprio comportamento alimentare, per ridurre lo stress e il senso di colpa, favorire una maggiore consapevolezza circa le proprie sensazioni corporee legate alla fame o condizionate dalle esperienze e dagli stimoli esterni, aiutare ad esplorare i motivi che spingono a mangiare, favorire l’autoregolazione e la gestione delle abitudini alimentari non regolari, spesso compulsive e non connesse a reali esigenze fisiologico – alimentari.

Il protocollo Mindful Eating permette di esplorare la propria relazione con il cibo, i motivi che spingono a mangiare anche quando il corpo non lo richiede, le emozioni e i pensieri che accompagnano il momento del pasto e la ricerca compulsiva di cibo.

Chi mangia in modo compulsivo (fame emotiva) fa fatica a riconoscere le proprie emozioni, fa fatica a tollerarle e le confonde con il senso di fame, mangiando in maniera smodata. Chi soffre di disturbo da alimentazione incontrollata o abbuffate (binge eating disorder) e bulimia, soggiace alle cosiddette credenze rigide, che si accompagnano a ruminazione o annullamento del pensiero (es. “non devo pensare al cioccolato o alle patatine”), scatenando un circolo vizioso e paradossale, attraverso il quale il pensiero di restrizione alimentare e il conseguente comportamento rispetto al cibo, stimola al contrario una ricerca immediata e non rimandabile di cibo e quindi di sovra-alimentazione con successiva nuova restrizione (l’effetto paradosso della restrizione alimentare).

Il percorso di Mindful Eating si può inserire in questo processo come uno strumento efficace di psicoeducazione alimentare e riabilitazione del comportamento alimentare per imparare a gestire l’onda emotiva e i pensieri disfunzionali legati all’assunzione del cibo, per ascoltare meglio i segnali del proprio corpo e capire la differenza che c’è tra un’attivazione dovuta allo stress, alla fame o alla sazietà.

 

In un percorso di MB – EAT si può apprendere a:

  • Osservare i pensieri come eventi mentali.
  • Cogliere la distinzione tra gli aspetti psicologici dell’esperienza emotiva e gli stimoli della fame e della sazietà.
  • Accogliere le emozioni come parte dell’esperienza umana, con minore reattività ad esse.
  • Acquisire la consapevolezza degli stati interiori.
  • Apprendere nuove modalità più funzionali di interagire con il cibo.
  • Prendere consapevolezza dei segnali che il corpo invia. Il corpo sa quello che gli serve e quello che non è necessario, serve capire come nutrirlo nel modo giusto.

 

 

In cosa consiste il percorso di MB – EAT?

Il percorso di Mindful Eating (MB – EAT) prevede una fase di consulenza per conoscere la Persona e la sua storia rispetto al rapporto con il cibo, per accogliere le problematiche che desidera risolvere, per analizzare meglio i suoi bisogni e gli obiettivi che vuole raggiungere, nonché per spiegare in che modo il protocollo MB – EAT la può aiutare.

Il protocollo si struttura in 9 sedute più una finale per condividere i risultati emersi durante il percorso.

Il percorso MB – EAT consiste in esercizi di alimentazione consapevole e abbraccia tutti i principi della mindfulness focalizzandosi sull’auto-accettazione, la compassione, l’assenza di giudizio, l’abbandono del pilota automatico e l’esperienza nel momento presente.

Si tratta di un laboratorio esperienziale che consente alla Persona di esplorare la propria relazione con il cibo, i motivi che spingono a mangiare anche quando il corpo non lo richiede, le emozioni e i pensieri che accompagnano il momento del pasto e la ricerca compulsiva di cibo.

 

Si mira all’acquisizione di:

  • Principi generali della Mindfulness.
  • Principi generali della Mindful Eating.
  • Gestione di emozioni, pensieri e comportamenti disfunzionali legati all’assunzione del cibo.
  • Riconoscimento dei segnali di fame e sazietà del proprio corpo.
  • Differenziazione tra senso di sazietà e senso di pienezza.
  • Approfondimento delle modalità sensoriali legate all’assunzione di cibo.
  • Consapevolezza del proprio modo di mangiare spezzando la catena dell’alimentazione emotiva.

 

Il corso prevede finestre teoriche, esercizi guidati di Mindfulness (es. sitting meditation, body scan, walking meditation, etc.) ed esercizi esperienziali guidati di assaggio di vari cibi.

 

 

Il protocollo Mindful Eating non è una dieta, ma è un percorso di promozione dell’autostima, di accettazione del corpo, di sospensione dei giudizi negativi e di promozione di compassione verso se stessi, di sviluppo di nuove abitudini alimentari sane e consapevoli, andando verso la risoluzione dei conflitti con il cibo.

Non esiste un modo giusto o sbagliato di mangiare, ma diversi livelli di consapevolezza che riguardano l’esperienza con il cibo.

Si tratta di arrivare ad un’alimentazione consapevole e salutare.

Si tratta di considerare in modo più evolutivo la propria relazione con il cibo, l’alimentazione, il proprio corpo e le proprie esperienze cognitive, emotive e sensoriali.

 

POSSO ESSERTI D’AIUTO?

Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé o di qualcuno importante per Te.

E’ possibile contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento, stabiliremo insieme come proseguire e, se Tu deciderai, inizieremo un percorso personalizzato, in base ai tuoi bisogni, nel quale sarai parte attiva nel processo di ricerca del tuo benessere fisico, psicologico, emotivo e relazionale.

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