La psicologia alimentare studia il comportamento alimentare e favorisce la comprensione dei processi cognitivi, affettivi e relazionali che impediscono di mangiare in modo sano ed equilibrato.
Le persone o le famiglie possono ricorrere allo psicologo alimentare sia quando emergono dei disturbi alimentari, sospetti o conclamati, sia quando emergono altre problematiche inerenti al cibo, al peso e all’alimentazione.
Il significato simbolico del cibo
La complessità sottostante alle tematiche inerenti al comportamento alimentare va frequentemente individuata nel significato attribuito al cibo da parte della Persona.
Il cibo è nutrimento calorico, ma ha un significato più ampio di nutrimento emotivo – affettivo.
Il valore simbolico che attribuiamo al cibo può influire con la funzione alimentare effettiva, connotando il comportamento alimentare di significati che vanno ben oltre la finalità necessaria di mantenere l’organismo in uno stato di buona salute.
Dietro il bisogno di nutrimento si nasconde una profonda motivazione affettiva legata al piacere che è legato al consumo di certi cibi.
Attraverso il cibo costruiamo delle relazioni, stabiliamo la nostra identità, definiamo le nostre regole di adesione a principi etici e religiosi e creiamo legami di appartenenza con la nostra Comunità. La storia di ognuno di noi è strettamente legata al cibo ed è disseminata da gusti, profumi, preferenze per certi alimenti o ostilità per altri. Tracce mnestiche sensoriali ed emotive che derivano dai nostri primi ricordi.
Un comportamento che all’inizio rappresentava una funzione primaria per la nostra sopravvivenza, nel corso della nostra storia personale, si va a complicare per l’interferenza di alcuni fattori, fino a diventare un comportamento alimentare non adattivo vero e proprio, sostenuto da schemi cognitivi, emotivi, affettivi e comportamentali disfunzionali.
Di cosa si occupa la psicologia alimentare?
- Perdita e mantenimento del peso corporeo.
- Prevenzione dell’insorgere di eventuali disturbi psicofisici.
- Cambiamento dello stile di vita.
- Immagine corporea.
- Abbuffate compulsive.
- Ripetuti tentativi di dieta.
- Alimentazione emotiva.
- Disturbi del comportamento alimentare.
Quali sono gli obiettivi?
Il percorso è personalizzato e tiene conto della Persona nella sua complessità.
Riconoscendo i meccanismi cognitivi e affettivi disfunzionali della Persona che condizionano il modo di alimentarsi, l’obiettivo è quello di introdurne di nuovi, più adattivi e funzionali a ristabilire un BENESSERE ALIMENTARE, l’autonomia e il senso di autoefficacia nella CURA DEL SE’.
Il lavoro di supporto alimentare è finalizzato a:
- DEFINIRE IL SIGNIFICATO EMOTIVO – AFFETTIVO DEL CIBO PER LA PERSONA.
- Apprendere strategie di gestione dei momenti di fame e tentazioni alimentari.
- Modificare l’atteggiamento mentale sabotante che ostacola un adattivo rapporto con il cibo, il peso e l’alimentazione e che mantiene il sintomo e/o il non raggiungimento dell’obiettivo.
- Intervenire a sostegno e sviluppo della motivazione personale nel perseguimento delle proprie finalità.
- Lavorare sugli aspetti emotivi implicati nel rapporto con il cibo e l’alimentazione (stress, ansia, depressione, rabbia) nei casi di alimentazione emotiva.
- Esplorare la storia del sintomo.
- Identificare eventuali apprendimenti di ideali di perfezionismo e di modalità relazionali di autocritica introiettati nei propri contesti significativi di appartenenza (famiglia, scuola, lavoro, amici, palestra, etc.).
- Ristrutturare le credenze disfunzionali legate al proprio valore e alla propria amabilità e alle emozioni legate alla paura della solitudine, del rifiuto e dell’abbandono, rispetto alle relazioni sperimentate all’interno dei propri mondi relazionali
- Imparare a volersi bene, a stare bene con se stessi, ad accettarsi.
- Potenziare l’autostima, il senso di autoefficacia e la resilienza.
- Acquisire consapevolezza circa il contatto tra corpo e i segnali di sazietà.
- Aprirsi alla libertà di essere se stessi e sentire di meritarsi di essere felici e sereni.
Come si svolge?
Il percorso psicologico è finalizzato ad accompagnare la Persona ad acquisire e consolidare tecniche e strategie finalizzate al raggiungimento del cambiamento desiderato.
Avviene in un contesto neutro e non giudicante e prevede una frequenza di una seduta alla settimana.
L’intervento psicologico può prevedere il confronto con il medico nutrizionista o dietologo della Persona, procedendo in modo congiunto ai fini del raggiungimento dell’obiettivo.
Strumenti
Il lavoro può procedere su due livelli paralleli. Il primo livello di intervento consente di affrontare il sintomo fornendo strumenti per accoglierlo e destrutturarlo e il secondo livello di lavoro entra più in profondità, rispetto al significato del sintomo e/o allo schema cognitivo, affettivo/emotivo e comportamentale disadattivo che lo mantiene nel presente della Persona.
Il percorso psicologico si avvale di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa, la Terapia delle emozioni, la Terapia EMDR, l’Ipnosi ericksoniana, la Terapia cognitivo – comportamentale, la Terapia sistemico – relazionale, il protocollo Mindful Eating (MB – EAT), tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, la Timeline, l’apprendimento di tecniche di autoipnosi, strumenti grafici, la Fotovideo Terapia, home work, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play, Carte Dixit, il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc., che consentono di rintracciare i costrutti, le credenze o gli schemi fissi di ragionamento responsabili dell’attivazione e del mantenimento del disturbo/problema/disagio, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
In quest’ottica, il percorso psicologico diviene risorsa per agire sul disagio/malessere/sintomo in modo significativo, autentico e soprattutto duraturo.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
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