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La Psicoterapia di gruppo è basata su una visione multi personale dell’individuo derivante soprattutto dalla considerazione che gli esseri umani sono esseri relazionali che vivono sempre in gruppo e, che i gruppi, a loro volta, possono essere compresi solo nella relazione con l’individuo nel suo contesto di vita.
La dinamica gruppale può rappresentare uno spazio dove i singoli partecipanti si arricchiscono reciprocamente attraverso il rispecchiamento con gli altri componenti, attraverso il sistema gruppo nella sua totalità e attraverso la relazione con il terapeuta.
Il gruppo terapeutico è utile alla Persona per mettere in scena il proprio copione relazionale, appreso nella propria famiglia d’origine e/o nei propri contesti di appartenenza, nel qui ed ora.
In altre parole, la dimensione gruppale può essere interpretata come un contesto privilegiato in grado di fornire particolari occasioni per destrutturare e ristrutturare le proprie modalità relazionali e comunicative, introducendone di più adattive ed efficaci da impiegare al di fuori del gruppo, nella vita quotidiana.
Quali sono gli obiettivi?
Seguendo il modello di gruppo terapeutico ad orientamento sistemico – relazionale, l’obiettivo principale riguarda la differenziazione da parte di ogni singolo componente del gruppo dai modelli relazionali familiari appresi e non funzionali all’autonomia psicologica e affettiva, modelli che si riflettono nell’espressione del Sé e nelle relazioni del presente della Persona.
In questa prospettiva, il gruppo è un contesto privilegiato per:
- Scambiarsi esperienze esistenziali e condividerne le difficoltà.
- L’esplorazione di Sé.
- Acquisire maggiore competenza emotiva.
- Potenziare il senso di autoefficacia e di indipendenza.
- Rafforzare la propria autonomia decisionale e libertà nel perseguire le proprie aspirazioni ed obiettivi.
- Potenziare l’autostima e la fiducia in se stessi e negli altri.
- Migliorare le proprie capacità interpersonali.
- Impersonare ruoli più soddisfacenti ad appaganti nei propri contesti relazionali di appartenenza.
- Sperimentare e apprendere modelli cognitivi, psicologici, relazionali ed comportamentali maggiormente adattivi.
Come si svolge?
La terapia di gruppo si sviluppa per fasi:
1. Fase di pre – terapia di gruppo, ovvero di lavoro individuale che consente al terapeuta e alla Persona di co – pianificare una strategia personalizzata di intervento e trattamento.
2. L’inserimento nel gruppo: dopo aver informato la Persona sulla metodologia utilizzata nel percorso terapeutico gruppale e sulle regole del gruppo, viene inserita e accolta dagli altri componenti.
3. Durante il percorso terapeutico di gruppo possono essere svolti dei colloqui individuali.
4. La conclusione del percorso avviene quando subentrano elementi trasformativi, a livello individuale, circa la propria consapevolezza, accettazione e differenziazione di schemi e/o modelli cognitivi, emotivi, psicologici e relazionali circa se stessi e i propri mondi relazionai di appartenenza rispetto all’inizio del percorso.
I gruppi terapeutici si svolgono a cadenza quindicinale.
La differenza tra una terapia individuale e la terapia di gruppo
Il gruppo è il vantaggio della terapia di gruppo, ovvero esso svolge una funzione fondamentale nella presa di consapevolezza dell’identità del singolo componente, nonché dei suoi modelli relazionali e comunicativi. Il gruppo fornisce forza, sostegno, feedback positivi e meno positivi che obbligano al confronto con se stessi e con gli altri, conducendo nella maggior parte dei casi a mutamenti circa l’idea di se stessi, delle proprie relazioni significative nei diversi contesti di appartenenza (famiglia, lavoro, scuola, etc.) e delle modalità attraverso le quali vengono gestite e vissute.
Decidere di partecipare ad una terapia di gruppo è una scelta coraggiosa e richiede una buona apertura interpersonale che conduce quasi sempre a effetti significativi di cambiamento, con funzioni trasformative potenti.
Le regole del gruppo
Alcune delle regole che vengono condivise all’ingresso del gruppo e ricordate strada facendo possono essere riassunte nei punti che seguono:
- La riservatezza.
- L’assenza di giudizio.
- Il rispetto dell’Altro e di se stessi negli scambi relazionali e comunicativi nei contenuti e nella forma.
- La partecipazione costante alle sedute per agevolare il processo trasformativo gruppale.
- Desistere dall’incontrare i componenti del gruppo al di fuori delle sedute terapeutiche.
Gli strumenti
Il processo di cambiamento terapeutico è sostenuto ed elicitato da tecniche e strumenti diversificati: il colloquio clinico, l’osservazione clinica, l’ascolto attivo, una comunicazione partecipativa e trasformativa per amplificare la risonanza cognitiva ed emotiva e il rispecchiamento con l’Altro, tecniche di immaginazione trasformativa, strumenti grafici, fotografie e audiovideo, home work, Carte Dixit, la terapia delle emozioni, prescrizioni comportamentali, esercizi di role play, il potenziamento delle risorse, il Genogramma, etc. che consentono di rintracciare i costrutti o le credenze responsabili dell’attivazione e del mantenimento del disturbo/problema/disagio, destrutturarli e ristrutturarli, facendo emergere modalità alternative e più adattive di costruzione della realtà.
In quest’ottica, il percorso psicologico diviene risorsa per agire sul disagio/malessere/sintomo in modo significativo, autentico e soprattutto duraturo.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
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