Il tempo non può essere visto, né toccato.
Nonostante ciò, il tempo è una dimensione per noi familiare, della quale abbiamo una percezione del tutto personale, in quanto non prende significato dalla velocità con la quale passa, ma dall’utilizzo che ciascuno di noi ne fa.
Il tempo è fatto di immagini, emozioni, sensazioni, esperienze del passato, del presente e anche percezione di quello che sarà, del futuro.
Ci sono tempi velocissimi quando si è felici, mentre le lancette dell’orologio sembrano fermarsi quando sperimentiamo dolore, noia, ansia.
Tuttavia, le lancette dell’orologio, scandiscono secondi, minuti, ore senza mai fermarsi, lasciando in noi tracce di un tempo, che restano tutta la vita. Conserviamo i ricordi come disposti lungo una linea, sulla quale le memorie più antiche appaiono più lontane, mentre quelle più recenti sono più vicine. Anche le cose del futuro, quelle che accadranno, le nostre aspettative, le immaginiamo ordinate in fila, dalla più prossima alla più distante dal nostro presente. In questa rappresentazione, la linea immaginaria che le unisce è la linea del tempo.
La consapevolezza del tempo
Il neuroscienziato canadese Endel Tulving ha introdotto il concetto di cronostesia per spiegare la consapevolezza del tempo soggettivo, condividendo come alcune funzioni neurocognitive come la memoria (attraverso il ricordo) consenta di poter viaggiare mentalmente nel tempo tra passato e futuro, passando per il presente.
Dalla ricerca è emerso che il cervello ha la capacità di ragionare sul tempo, di riguardarlo, di pre – immaginare il futuro. Questo accade poiché le tracce del tempo hanno creato uno “spazio interiore” dentro di noi dal quale è possibile, se necessario, attingere.
Tulving con le sue ricerche sulla cronostesia offre un’opportunità di poter lavorare sulla dimensione temporale nel tempo presente. Attraverso il presente che viviamo, le nostre abilità cognitive possono consentire, in piena consapevolezza, di prendere nuove decisioni sul passato, sul presente stesso e sul futuro.
In che modo ti relazioni con la timeline: nel tempo o attraverso il tempo?
- Una PERSONA NEL TEMPO o associata al tempo (IN TIME): visualizza mentalmente la linea e si vede collocata al suo interno. La persona è attraversata dalla timeline e vede il futuro davanti e il passato alle spalle.
Le persone che si posizionano “nel tempo”, solitamente, si concentrano su ciò che fanno in un preciso momento rispetto al tempo impiegato per realizzarlo, sono creative, hanno una mentalità aperta e molta più capacità d’improvvisazione. Si sentono a diretto contatto con gli eventi passati e futuri, in quanto, si percepiscono attraverso di essi, ciò comporta, a livello emotivo un forte coinvolgimento nei confronti dei ricordi e delle aspettative per il futuro (la gioia le travolge, la frustrazione e la tristezza le appesantiscono). Questo stato è spesso accompagnato da una certa confusione, poiché gli eventi futuri, come quelli passati, sono spesso sovrapposti. Vivendo il tempo, questo passa velocemente o molto lentamente, per cui le persone “in time” tendono a distrarsi con maggiore facilità e a volere più tempo per raggiungere un obiettivo, che spesso non riescono a realizzare. Frasi tipiche di queste persone sono “Come è possibile che la giornata sia già finita?”, “Il tempo è volato!”.
- Una PERSONA ATTRAVERSO IL TEMPO o dissociata dal tempo (THROUGH TIME): si posiziona all’esterno della linea, la vede distante da sé. La visualizza come se osservasse il treno dalla banchina della stazione.
Le persone che si posizionano “attraverso il tempo” di solito sono puntuali, rispettano le scadenze, programmano tutto ciò che devono fare e questo perché sono incentrate più sul passato o sul futuro che sul presente. Queste persone vivono i momenti della vita con un certo distacco emotivo, poiché li percepiscono distanti da loro. Hanno un buon controllo sugli eventi, perché la componente emotiva legata ad essi non ne impedisce un’analisi realistica. I vari avvenimenti non sono sovrapposti, ma collocati in serie e ciò consente alle persone “attraverso il tempo” di riuscire a distinguere con più chiarezza le diverse esperienze vissute e a giudicarle in modo distaccato. Solitamente vedono il loro passato a sinistra e il futuro a destra o viceversa. Il presente è per lo più a metà di questa linea temporale, per cui hanno una maggiore facilità nel prendere decisioni e vedere le conseguenze. Uno svantaggio e non sentirsi dentro gli eventi, o tutto al più viverli parzialmente.
Essere cosciente della propria posizione consente di focalizzare il modo in cui vediamo il trascorrere del tempo, di prenderne consapevolezza e di cambiare modalità di rappresentazione. In altre parole, intervengo sulla linea del tempo per costruire il futuro che desidero.
Viaggiare lungo la linea del tempo nelle relazioni personali e professionali
L’utilizzo della Time-line (o TL) è un’applicazione alquanto recente delle tecniche della PNL (Programmazione Neuro Linguistica) che consente alla Persona di intervenire in modo più efficace sulla sua rappresentazione mentale della dimensione tempo. La linea del tempo consente di lavorare sui ricordi passati e su come si pensa possano svolgersi gli eventi futuri.
Ognuno ha la propria percezione del tempo e una propria time line che visualizza in maniera soggettiva. Questo aspetto differenzia la persona anche nelle relazioni personali e nei rapporti di lavoro.
Viaggiare lungo la propria time line è utile per avere maggiore consapevolezza del proprio stile relazionale, migliorare la comunicazione nei confronti di colleghi e collaboratori, dimostrando apertura per le differenze dell’Altro.
La time line è funzionale ad incrementare la produttività, le prestazioni e le perfomance e il senso di autoefficacia dei singoli e del gruppo di lavoro, a motivarli nel raggiungimento dei propri obiettivi personali e organizzativi.
Imparare a modificare la percezione del proprio passato, presente e futuro consente di trasformare le emozioni che ne derivano, essere più consapevoli di se stessi e focalizzati nel conquistare la meta.
Il potere trasformativo della Time Line
La tecnica Time Line o Linea del tempo agisce sulla rappresentazione del modo in cui memorizziamo i nostri ricordi e su come decliniamo le informazioni connesse a tali ricordi nel nostro tempo relazionale, influenzandolo.
Le applicazioni della linea del tempo spaziano dal superamento di ferite emotive, alla gestione dell’ansia, alla definizione e realizzazione degli obiettivi professionali e relazionali, propri di ciascuno.
L’analisi della linea temporale o di alcuni suoi tratti consente di rileggere l’accaduto, ricreando una nuova rappresentazione mentale di quello che è stato, di quello che decidiamo che sia e di quello che decidiamo che dovrà essere.
Questo processo viaggia attraverso lo scorrimento di immagini, suoni, sensazioni, odori, rumori, proprie di ogni storia, che andranno a tradursi in un sentire e in un vedere nuovo, in una trasformazione essenziale per l’evoluzione psicologica e relazionale della Persona, in una costruzione di nuovi significati che mette distanza dagli automatismi, dal solito pensare, agire e sentire.
La rappresentazione statica dei ricordi si tradurrà, attraverso l’immaginazione e la visualizzazione, in un movimento che creerà ricordi più adattivi e attraverso le risorse, capacità, consapevolezze acquistate durante questo viaggio immaginifico, si andrà incontro ad una percezione diversa degli eventi vissuti, ad influenzare il modo di vivere il presente e a predisporsi in modo più focalizzato nei confronti degli obiettivi da raggiungere.
Da un punto di vista neurologico, sarà l’attivazione della corteccia frontale, responsabile, tra le altre cose, anche della memorizzazione verbale e visiva, a sostenere il processo appena descritto.
Qui nasce l’importanza di ESSERE PADRONE DEL TUO TEMPO, non affidando alla casualità l’evolversi degli eventi, come se fossi spettatore e non protagoniste delle azioni che ti riguardano.
Imparare a visualizzare e a gestire la linea del tempo è un metodo efficace che permette di comprendere il proprio modo di vedere il trascorrere della vita, a connettersi con la propria autenticità interiore, ad intervenire per meglio vivere i ricordi, non cancellandone l’importanza, ma lasciandoli nel passato, mettendo le basi per costruire il futuro che vogliamo e ci meritiamo, un futuro come spazio delle possibilità.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento, stabiliremo insieme come proseguire e, se Tu deciderai, inizieremo un percorso personalizzato, in base ai tuoi bisogni, nel quale sarai parte attiva nel processo di ricerca del tuo benessere fisico, psicologico e relazionale.