Ad oggi, il comportamento proattivo è tra le competenze trasversali più apprezzate nel contesto lavorativo, ma al contempo, svilupparlo anche a livello personale può produrre grandi vantaggi.
Proattività: cos’è e cosa significa
Il primo a definire la proattività è stato lo psicologo e psichiatra austriaco Victor Frankl (1946), uno dei fondatori dell’analisi esistenziale, descrivendola come “la prima e fondamentale attività di una Persona altamente operativa in qualsiasi ambiente”.
Partendo da questo assunto, il termine proattività viene utilizzato per indicare una Persona che assume in sé la responsabilità della propria vita e non cerca le cause dei problemi nelle circostanze esterne o nelle altre persone.
In definitiva, il comportamento proattivo è quindi un atteggiamento che:
- Si distingue per l’abilità di anticipare situazioni e necessità.
- Permette di passare da una reazione passiva ad una gestione attiva e degli eventi.
- Implica l’agire in anticipo rispetto ad un’eventuale situazione che potrebbe verificarsi.
Ciascuna Persona racchiude dentro di sé la capacità di scegliere l’atteggiamento con cui rapportarsi alla vita quotidiana:
Appare evidente quanto sia necessario maturare un atteggiamento proattivo, tanto nella vita quanto sul lavoro.
Una Persona reattiva farà fatica non solo a prendere l’iniziativa e ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ma anche a gestire gli imprevisti e i feedback, specialmente quando negativi. Una PERSONA PROATTIVA, invece, si fa promotrice di idee e soluzioni, si assume i rischi delle proprie azioni, gestisce in maniera adeguata i feedback e gli imprevisti ed evita di accusare gli altri o eventi esterni dei propri insuccessi, prediligendo una presa di consapevolezza e responsabilità. Inoltre, non si limita a rispondere ad un cambiamento, ma se ne fa promotrice, per se stessa e per gli altri.
La differenza fondamentale tra questi due atteggiamenti risiede quindi nell’anticipazione versus l’adattamento.
Mentre la proattività si concentra sull’anticipare e plasmare il futuro attraverso azioni consapevoli e mirate, la reattività implica un adattamento continuo alle circostanze esterne, spesso con minor controllo sul risultato finale.
Nell’ambito professionale e educativo, sviluppare un atteggiamento proattivo può portare a numerosi vantaggi:
- Migliore gestione del tempo grazie alla pianificazione anticipata.
- Maggiore capacità di influenzare positivamente l’ambiente circostante.
- Riduzione dello stress derivante dall’incertezza.
- Miglioramento delle possibilità di successo grazie alla capacità di identificare ed esplorare opportunità prima degli altri.
Tuttavia, è importante sottolineare che nessuno dei due approcci è intrinsecamente superiore all’altro. La scelta tra proattività e reattività dipende molto dalle circostanze specifiche e dagli obiettivi individuali. In alcuni contesti, un approccio reattivo può essere più appropriato, soprattutto quando la situazione richiede una rapida risposta a eventi imprevisti o quando le informazioni sono troppo limitate per permettere una pianificazione efficace.
Per le organizzazioni e le Persone, la chiave sta nel trovare il giusto equilibrio tra queste due modalità operative. Formare i dipendenti e sviluppare una cultura che valorizzi sia la proattività per l’innovazione e la crescita a lungo termine, sia la reattività per affrontare con efficacia le sfide immediate, può contribuire significativamente al successo e alla resilienza di un’organizzazione.
Inoltre, è fondamentale per gli individui riconoscere quando è il momento di passare da un approccio all’altro. Essere in grado di adottare una mentalità proattiva nella pianificazione e preparazione delle proprie attività, pur rimanendo flessibili e aperti a adattarsi rapidamente alle nuove informazioni o ai cambiamenti, rappresenta una competenza preziosa nel mondo in rapido cambiamento di oggi.
In definitiva, incoraggiare lo sviluppo di entrambe le capacità può non solo migliorare l’efficienza e l’efficacia a livello individuale, ma anche contribuire alla costruzione di team più forti e adattabili, capaci di affrontare con successo sia le sfide del presente che quelle del futuro.
Quali sono i comportamenti proattivi?
Possedere una soft skill come la proattività rappresenta un enorme valore aggiunto, sia in ambito lavorativo, sia in quello personale, perché permette di rispondere agli stimoli con un’attitudine positiva.
L’atteggiamento proattivo è tipico delle persone che analizzano preventivamente ogni situazione, senza limitarsi a eseguire passivamente ordini e istruzioni, ma prendendo l’iniziativa. Una Persona proattiva non ha paura di assumersi la responsabilità delle proprie scelte e riesce a osservare con sguardo critico ogni problema, vagliandone con creatività tutte le possibili soluzioni.
Una Persona proattiva non attende che le circostanze lo costringano ad agire, ma cerca attivamente di prevedere eventuali ostacoli o opportunità, preparandosi adeguatamente per affrontarli o sfruttarli. Questo comportamento si riflette non solo nel contesto lavorativo, ma anche nella vita personale, dove prendere l’iniziativa può portare a risultati sorprendentemente positivi.
Le persone proattive hanno una visione chiara dei propri obiettivi e dei valori che desiderano perseguire. Questa consapevolezza le guida nella definizione delle proprie azioni, permettendo loro di affrontare le situazioni sfidanti con determinazione e focus. L’autodeterminazione aiuta anche a mantenere alta la motivazione, elemento cruciale per il successo a lungo termine.
Essere proattivi significa affrontare problemi potenziali prima che si aggravino, ciò richiede una forte tolleranza allo stress e la capacità di rimanere calmi e razionali in situazioni potenzialmente critiche. La gestione efficace dello stress consente di mantenere una visione chiara degli obiettivi senza lasciarsi sopraffare dalle circostanze.
Infine, la Persona proattiva predilige una comunicazione efficace ed assertiva. Saper comunicare i propri pensieri, idee ed emozioni in modo chiaro e diretto, non solo facilita la realizzazione dei propri obiettivi, ma contribuisce anche a costruire relazioni solide e positive con gli altri. La proattività, infatti, spesso richiede il coinvolgimento e il supporto di altre persone, sia nel contesto lavorativo che personale. Una comunicazione efficace permette di esprimere le proprie necessità, ascoltare attivamente e collaborare in modo costruttivo.
Come sviluppare e migliorare un comportamento proattivo
La proattività è una caratteristica individuale che spinge all’ascolto, alla riflessione, alla creatività. L’atteggiamento proattivo, se allenato, consente alla Persona di essere libera dai condizionamenti e di prendere le decisioni secondo i propri bisogni autentici.
Per sviluppare un comportamento proattivo è utile:
- Stabilire obiettivi chiari, ovvero sapere esattamente cosa si vuole raggiungere e formulare azioni su come farlo.
- Pianificare in anticipo, ovvero elaborare un piano preciso per raggiungere i propri obiettivi e per superare i potenziali ostacoli.
- Imparare a valutare periodicamente il work in progress: ovvero monitorare i piccoli passi, ogni avanzamento che viene fatto per misurare il valore di quello che stiamo facendo e dove stiamo andando.
- Essere curiosi e pronti ad aprirsi a nuove conoscenze: ovvero, acquisire costantemente nuove informazioni e abilità.
- Assumersi la responsabilità delle proprie azioni e decisioni: ovvero, essere consapevoli di essere padroni del proprio destino e che ogni errore è una forma di apprendimento, per maturare e migliorare.
- Dare adeguato spazio alla riflessione: studiando le mosse opportune per gestire i cambiamenti, prevenire i problemi ed essere sempre pronti ad agire.
- Avere una mentalità positiva e ottimista: per alimentare la motivazione e la determinazione nel perseguire gli obiettivi.
- Canalizzare energie e motivazioni, ovvero invece di disperdere sforzi e forze o preoccuparsi per ciò che non dipende da noi o sul quale non abbiamo alcuna influenza, è necessario impegnarsi su quello che è alla nostra portata e possiamo portare a compimento.
La sintesi migliore della proattività resta nel fatto di essere artefici del proprio destino e di vedere nei problemi la possibilità di trovare una soluzione.
Che cosa si intende per proattività nel lavoro?
Il termine proattività è entrato a far parte del linguaggio lavorativo e lo si ritrova spesso negli annunci di lavoro, tra le attitudini richieste ai candidati. Tra queste ci sono sia hard skill (competenze e abilità tecniche), sia un ampio ventaglio di soft skill, come il problem solving, le doti comunicative e relazionali o di leadership e, appunto, la proattività.
La capacità di essere proattivi sul posto di lavoro è spesso ritenuta una caratteristica fondamentale dalle aziende alla ricerca di nuovi talenti. Generalmente, la caratteristica che si ricerca nei candidati è la capacità di anticipare i problemi, prevedere possibili criticità, pianificare al meglio il lavoro e affrontare le crisi con efficacia.
La Persona proattiva sul lavoro:
CURA LA COMUNICAZIONE
La comunicazione è alla base del flusso di lavoro. Una comunicazione efficace ed assertiva consente di far veicolare messaggi chiari, senza rischio di fraintendimenti. Comunicare in modo trasparente, onesto e chiaro consente di migliorare l’ambiente di lavoro rendendolo più sereno e collaborativo, mettendo a disposizione di tutto il team nuove idee e nuove risorse. Inoltre, rafforza la fiducia tra i membri della squadra e amplia i confini di libertà delle risorse aziendali, responsabilizzandole ed evidenziando l’importanza delle relazioni interpersonali per il successo del business. I talenti proattivi fungono da guida attiva, da esempio e da ispirazione per gli altri componenti del team.
PROMUOVE UN ASCOLTO ATTIVO
Una capacità comunicativa efficace implica una capacità di ascolto attivo che agevola il confronto e la risoluzione di eventuali criticità all’interno del team di lavoro. In altre parole, la Persona proattiva non si limita a un ascolto passivo delle opinioni altrui, ma raccoglie con interesse ogni pensiero, feedback e proposta proveniente da chi lo circonda, analizzando ogni aspetto della comunicazione verbale e non verbale degli interlocutori, cogliendo in anticipo opportunità e alternative efficienti.
COLLABORA CON GLI ALTRI
La proattività sul lavoro si manifesta anche nelle relazioni con gli altri membri dell’organizzazione. Un leader proattivo è pronto alla condivisione di idee e coinvolge gli altri nelle attività che sta portando avanti. E’ a disposizione del team di lavoro per migliorare le relazioni e affrontare le criticità.
GESTISCE IL TEMPO
Imparare a gestire il tempo in maniera efficiente permette di lavorare meglio e massimizzare le attività. Per fare ciò bisogna imparare a delegare e a concentrarsi sugli obiettivi, stabilendo quali siano le priorità.
SVILUPPA UN PENSIERO CRITICO
Chi è proattivo non viene mai travolto o sopraffatto dalle possibili problematiche lavorative, ma riesce ad avere un approccio analitico e preventivo, che gli consente di osservare ogni situazione sotto numerosi punti di vista, individuando le vie d’uscita più efficaci. Una risorsa proattiva non avrà mai un atteggiamento passivo nei confronti della sua carriera o del futuro dell’azienda, ma si sforzerà di pensare in maniera smart, per efficientare la sua mansione e favorire la crescita aziendale. Le sue decisioni si baseranno su analisi, test, prove e precise raccolte di informazioni fuori da schemi e preconcetti.
PIANIFICA ATTIVITÀ E OBIETTIVI
La proattività sul lavoro fa guardare al futuro organizzando le attività in maniera strategica. E’ fondamentale stabilire gli obiettivi professionali e personali entro un lasso di tempo ben definito e pianificare le diverse attività. Gli obiettivi devono essere SMART, ossia specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti e con tempistiche stabilite.
FA ATTENZIONE A OPPORTUNITÀ E CRITICITÀ
Comportarsi con proattività sul lavoro vuol dire cercare opportunità nuove per migliorare le performance personali e organizzative. Valuta con anticipo le problematiche che potrebbero emergere in alcune situazioni e mette in atto dei correttivi per prevenirle. Scompone il problema in problemi più semplici da risolvere, trovando potenziali soluzioni performanti molto prima di essere travolti dalle urgenze e dagli imprevisti. I più proattivi non si limitano ad avere un piano A, ma amano tenere nel cassetto anche diversi piani B, per approcciarsi al futuro con maggiore tranquillità e riuscire a gestire con lucida razionalità anche i momenti più sfidanti.
MIGLIORA LA PRODUTTIVITA’
Le risorse proattive riescono a trovare le più innovative soluzioni per ottimizzare diversi aspetti del lavoro. Osservare con curiosità e spirito propositivo le attività aziendali consente di elaborare proposte fuori dai binari stereotipati, che potrebbero migliorare concretamente la produttività del contesto di lavoro nella quale è inserita. I dipendenti proattivi hanno un approccio positivo e ottimistico, vedono prima le occasioni rispetto ai problemi e ispirano chi li circonda a fare lo stesso.
Per le caratteristiche sopra elencate, si comprende, come ad oggi l’atteggiamento proattivo sia una delle soft skills più richieste ed apprezzate in ambito aziendale.
Alcuni ambiti in cui il comportamento proattivo è significativo
Oltre al contesto di lavoro, che è stato precedentemente descritto, il comportamento proattivo riveste un ruolo fondamentale in molti aspetti della vita. Altri ambiti in cui gioca un ruolo chiave sono:
- Le RELAZIONI INTERPERSONALI: la proattività permette di essere attenti e premurosi verso gli altri. Chi è proattivo non attende che gli altri esprimano le proprie necessità, ma cerca di prevederle, grazie a doti quali empatia e attenzione.
- La GESTIONE DEL TEMPO: consente di organizzare in anticipo le proprie attività e pianificare il tempo per lavorare su un progetto in modo da affrontare i compiti con calma e precisione. Tutto ciò riduce i livelli di stress ed evita improvvisazioni dell’ultimo minuto.
- Lo SVILUPPO PERSONALE: si manifesta nella volontà di miglioramento continuo, apprendendo nuove competenze e affrontando proattivamente ogni sfida. Chi assume un comportamento proattivo non attende che le circostanze lo costringano a cambiare, ma cerca costantemente modi per migliorarsi e crescere.
La proattività consente di mantenere il controllo della vita senza subire passivamente gli eventi e vivere in modo più consapevole e soddisfacente.
Dal pensiero all’azione
Nei contesti organizzativi, la proattività è fondamentale per diversi motivi. Innanzitutto, consente alle organizzazioni di rimanere competitive in un mercato che evolve rapidamente. Le aziende guidate da persone proattive sono meglio dotate per anticipare le tendenze del mercato e adattarsi ai cambiamenti con maggiore efficacia. In secondo luogo, la proattività favorisce un ambiente di lavoro dinamico e positivo, nel quale il personale prende l’iniziativa, tende a essere più impegnato e soddisfatto del proprio lavoro, contribuendo a creare una cultura aziendale orientata al risultato.
Per incoraggiare la proattività in azienda, è essenziale promuovere una cultura organizzativa che valorizzi l’iniziativa individuale e il pensiero critico. Ciò può essere raggiunto offrendo opportunità e spazi per favorire questa soft skill tra i lavoratori e le lavoratrici.
In particolare, i momenti più strategici per farlo possono essere:
- Durante la fase di recruitment e assessment, questo per selezionare persone che, per inclinazione o esperienza, già la possiedono e possano portarla in azienda.
- Attraverso programmi di formazione per il personale nei quali è utile considerarla come quid aggiuntivo a momenti formativi che non parlino di proattività nello specifico, ma che ne possono senz’altro giovare in termini di efficacia. È il caso di soft skill come leadership, people management, time management, gestione del cambiamento, soluzione creativa dei problemi, etc.
- Attraverso attività strutturate su misura che rispondono ai bisogni specifici della realtà organizzativa (es. promuovere momenti strutturati e/o informali dedicati all’analisi dei feedback, incentivare il report degli errori di un processo o sistema, etc.).
Quale sia la strada che si sceglie di intraprendere, appare evidente che investire nella proattività sia oggi non solo utile, ma addirittura necessario. Tra incertezza, complessità e cambiamento, poter contare su persone che riescono ad esercitare la loro influenza sulle circostanze piuttosto che farsi travolgere, risulta uno degli aspetti più strategici per un’azienda. L’adozione di un approccio proattivo non solo migliora l’efficienza e la produttività, ma contribuisce anche a forgiare una cultura aziendale resiliente, innovativa e orientata al futuro.
Un numero sempre maggiore di sistemi organizzativi includono nuove strategie che possano promuovere il benessere dell’ambiente di lavoro e delle relazioni, consapevoli del fatto che, se i lavoratori sono messi nella condizione di poter operare serenamente, di sentirsi a proprio agio, motivati, soddisfatti e realizzati portano a termine i propri compiti lavorativi in modo più efficace e produttivo.
La CONSULENZA ORGANIZZATIVA è orientata al benessere, è orientata a creare ambienti di lavoro equilibrati, produttivi e motivanti.
Ogni intervento dello psicologo è personalizzato rispetto ai bisogni specifici del Cliente (es. azienda di grandi e piccole dimensioni, ente formativo, struttura sanitaria, studio associato di liberi professionisti, etc.) puntando a creare soluzioni sostenibili e a lungo termine.
Una consulenza organizzativa diviene un processo interattivo tra Cliente (sistema organizzativo) e consulente psicologo, giungendo a co – costruire una soluzione organizzativa efficace ed evolutiva.
L’obiettivo è quello di intervenire strategicamente a sostegno dello sviluppo del comportamento proattivo dei propri dipendenti e del benessere organizzativo, attraverso azioni che connettano la performance lavorativa, la salute psicofisica, emotiva e relazionale individuale e gli obiettivi di business.
Puoi contattarmi per scoprire come possiamo progettare insieme una soluzione personalizzata, affrontare le sfide della tua organizzazione, promuovere la salute fisica e psicologica, migliorare il clima lavorativo, la gestione del cambiamento, la comunicazione e la produttività.
Come?
- Percorsi di formazione.
- Sessioni individuali di supporto psicologico.
- Programmi personalizzati per leader, manager e team.