Acne
Photo by Aaron Blanco Tejedor on Unsplash

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L’acne è una malattia infiammatoria della cute che colpisce le ghiandole sebacee e i follicoli piliferi, insorge perlopiù dopo la pubertà (10-15 anni) a causa di squilibri ormonali, con presenza di brufoli sul volto, dorso e torace.

L’acne si può manifestare anche nell’adulto, tra i 25 e i 40 anni, su una base di forte stress.

Quando l’acne colpisce sia l’adolescente che il giovane adulto, l’autostima personale è messa a dura prova, in quanto l’approvazione sociale e la desiderabilità agli occhi degli altri sono molto significative.

Le eruzioni cutanee, molto visibili anche sotto il fondotinta ed esteticamente poco attraenti, provocano vergogna e disagio nei ragazzi, rendendoli più timorosi, insicuri ed ansiosi nei rapporti con gli altri. Un comportamento che spesso si riscontra in chi soffre di questa problematica è quello di ridurre o evitare le situazioni sociali, fino ad arrivare all’ansia sociale, specialmente quelle in cui si è maggiormente esposti al giudizio altrui. Questo atteggiamento, però, non aiuta ad attenuare le emozioni negative, ma anzi le accentua, perché il giovane tende a passare ancor più tempo a deprimersi davanti allo specchio, vivendo in una situazione di isolamento e sperimentando una maggiore condizione di stress, che, fra l’altro, tende a peggiorare i sintomi.

Fra le cause dell’acne, oltre ovviamente a fattori ormonali, si ritrovano anche componenti psicologiche, quali l’ansia e la tensione. Negli adulti, la presenza dell’acne può essere ugualmente destabilizzante, rendendo più difficili le situazioni lavorative o scolastiche dove ci si rivolge al pubblico e il rapporto con l’altro sesso, ostacolando in particolar modo la sfera della sessualità.

L’acne può concorrere all’esordio di psicopatologie come la depressione, i disturbi d’ansia e del comportamento alimentare.

L’acne condiziona la percezione che la Persona ha di se stessa perché può lasciare dei segni, anche nell’anima.

 

Come insorge l’acne

L’espressione di acne interessa soprattutto gli adolescenti e la sua comparsa è deputabile a fattori ormonali che possono indurre occlusione del canale deputato all’eliminazione del sebo dal follicolo. Le alterazioni endocrine riscontrate nelle persone affette da acne sono numerose, si traducono in un aumento degli androgeni rispetto agli estrogeni.

Di grande rilevanza nell’insorgenza dell’acne sembra essere il ruolo dello stress, in particolare durante l’adolescenza, dove gli stimoli emozionali consentirebbero la liberazione di ormoni attivi, capaci di stimolare la ghiandola sebacea. Lo stress agisce sul sistema immunitario e può rendere l’organismo particolarmente vulnerabile a contrarre infezioni. Per questo motivo nella cura e nel trattamento dell’acne è importante tener presente sia la componente emotiva che quella genetico – costituzionale.

Inoltre, la pelle, organo di superficie del corpo umano, rappresenta l’interfaccia tra mondo interno e mondo esterno. Le problematiche della pelle riflettono disagi psico-emotivi e difficoltà di relazione interpersonale non esprimibili attraverso il linguaggio.

 

Ipnosi e acne

Gli interventi terapeutici coniugano azioni volte alla gestione dei sintomi (es. prurito, dolore, impulso a grattarsi, etc.) ad azioni che considerano la Persona nella sua interezza, nel suo equilibrio emotivo e relazionale, nelle sue aspettative di vita.

Attraverso l’ipnosi la Persona viene avviata ad un rilassamento progressivo che trasmette immagini e sensazioni di benessere rispetto ai sintomi della patologia. Per mezzo dell’ipnosi, la Persona può esplorare una nuova realtà sensoriale, diversa rispetto a quella a cui è solita, percependo in modo diverso i sintomi legati al proprio disturbo.

Durante il percorso terapeutico, la Persona può apprendere alcune tecniche di autoipnosi, di rilassamento e di visualizzazione che potrà poi utilizzare anche quotidianamente per avere sollievo dai sintomi, sentirsi meglio e maggiormente equipaggiata nel prendere il controllo sul sintomo e sulle proprie emozioni, sulle condizioni di salute, migliorando la qualità della propria vita.

 

Intervento terapeutico

Essendo i disturbi psicosomatici il risultato di un’interazione di vari fattori, una visione terapeutica multidisciplinare è quella consigliata (es. medico dermatologico, neurologo, algologo, gastroenterologo, nutrizionista, psicologo, psicoterapeuta, etc.). Molte ricerche avvalorano il fatto che gli approcci multidisciplinari di terapia sono più efficaci rispetto agli approcci esclusivamente farmacologici.

Per ciò che riguarda l’intervento psicologico, esso si può avvalere di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: terapia farmacologica, terapia sistemico relazionaleterapia cognitivo comportamentaleterapia EMDRipnosi ericksoniana, tecniche di mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, tecniche psico – corporee, etc.

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Il percorso psicologico può aiutare la Persona che presenta acne a relazionarsi con il sintomo in maniera più adattiva e flessibile. Fare ciò significa eliminare quella parte di sofferenza psichica derivante dalla continua lotta con la propria esperienza di malessere/disagio e poter quindi beneficiare di un notevole miglioramento in termini di qualità di vita.

 

L’intervento terapeutico si pone l’obiettivo di:

  • Esplorare la storia della Persona e dei suoi contesti relazionali di appartenenza, di indagare sull’evoluzione e sul significato del sintomo.
  • Individuare e ristrutturare i pensieri e le emozioni ricorrentigli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni psicosomatiche disturbanti.
  • Esplorare e trasformare le proprie percezioni e aspettative riguardo la salute e i sintomi fisici, passando da una condizione in cui la Persona si sente in balia della malattia ad una situazione in cui inizia ad imparare che può diventare padrona di se stessa.
  • Comunicare apertamente i propri bisogni e desideri, dire dei no ed esprimere sia sentimenti positivi che negativi.
  • Agevolare l’assertività favorendo nuove modalità comunicative e relazionali da sperimentare nei propri contesti di appartenenza.
  • Ridurre l’evitamento di situazioni e attività sociali legate ai sintomi psicosomatici.
  • Ridurre la preoccupazione e i pensieri eccessivi, disturbanti e ripetitivi, liberandosi dalle rimuginazioni che tendono ad amplificare le emozioni negative.
  • Potenziare l’autostima e la consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità.
  • Lavorare sul significato e sulla gestione delle emozioni, facendo acquisire alla Persona una maggiore competenza emotiva.
  • Ridurre i livelli di stress e gestire l’ansia anticipatoria attivati dal sintomo psicosomatico.
  • Rendere capace la Persona di sviluppare e implementare modi sempre più efficaci di reagire alla dermatite psicosomatica al fine di migliorare la propria qualità della vita.
  • Rinforzare e motivare la Persona nel cambiamento del proprio stile di vita (alimentazione, attività fisica, sonno adeguati).

 

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