Dermatite psicosomatica
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La pelle non è solo un organo di superficie, a livello psicosomatico, è il nostro modo di interagire con il mondo esterno.

La pelle è la nostra barriera ed attraverso essa esprimiamo ciò che siamo, i nostri stati d’animo e le nostre emozioni.

Possiamo diventare “rossi per la vergogna” o “pallidi per la paura”, per gli stessi motivi possiamo “sudare” o “avere la pelle d’oca”.

 

I disturbi psicosomatici della pelle segnalano che il “confine” con il mondo non è più in equilibrio.

 

Con i sintomi psicosomatici cutanei si manifestano i conflitti emotivi e le difficoltà nell’esternare e condividere le proprie emozioni che vengono mantenute latenti, perché percepite come negative e ingestibili. Emergono quindi difficoltà per lo più relazionali e conflitti legati all’accettazione o al rifiuto di se stessi e degli altri.

Per ciò che concerne la dermatite, essa è una patologia che riguarda la pelle e che solitamente consiste in una reazione infiammatoria che si manifesta sotto forma di irritazione. La dermatite può essere o meno di natura contagiosa. Le cause possono essere molto varie e diversificate e, in base ad esse, la dermatite assume una differente natura e, conseguentemente, diverso tipo di trattamento.

 

Tipologie di dermatite

  • Microbica (batterica, virale, micotica, protozoica).
  • Fisica (come quella conseguente a bruciature).
  • Chimica (provocata da sostanze esterne, come detersivi o diluenti).
  • Parassitarie (causata da parassiti specifici).

 

La dermatite può anche essere il risultato di uno stato di sofferenza interna all’organismo, quindi avere cause:

  • Allergiche.
  • Autoimmunitarie.

 

In quest’ultimo caso, essa può essere una sorta di reazione di difesa dell’organismo verso particolari processi endogeni, che possono causare sofferenza all’organismo stesso, ad esempio situazioni di stress elevato.

Quando non esistono riconosciute cause organiche che la determinano, si parla di dermatite psicosomatica.

Molti studi confermano come i cosiddetti “ormoni dello stress”, come il cortisolo, abbiano il potere di stimolare ulteriormente la risposta immunitaria all’irritazione.

La dermatite psicosomatica è correlata a depressione, ansia, fobie, emozioni negative come rabbia e aggressività.

 

Emozioni e dermatite psicosomatica

Le persone che presentano dermatite psicosomatica tendono ad esercitare un controllo severo sui propri impulsi aggressivi, reprimendo la rabbia e rivolgendola verso se stesse anziché all’esterno.

Molte ricerche hanno dimostrato come persone che soffrono di dermatite facciano fatica a identificare ed esprimere le proprie emozioni e che, per questa ragione, finiscono per mostrarle attraverso il corpo.

 

Il corpo è il luogo dell’incontro con l’Altro, ma è anche la sede dell’incontro con se stessi. Tante persone, soprattutto coloro che soffrono di dermatite atopica, non si sentono a casa nel proprio corpo.

 

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La nostra pelle è la parte del corpo più esposta all’esterno. La fragilità della pelle rende ipersensibile della Persona, la quale non riesce a stabilire i giusti confini nelle relazioni sociali.

L’infiammazione della pelle nella dermatite influisce nelle relazionali interpersonali.

La percezione di essere giudicati, non accettati, discriminati dagli altri può provocare un forte stress emotivo causando insonnia e perdita di fiducia in se stessi.

In tal senso, è importante dare importanza e rispettare i segnali del corpo e le emozioni bloccate in esso.

Le tipiche emozioni di chi soffre di dermatite atopica sono rabbia, senso di colpa, vergogna, tristezza e dolore, abbassamento dell’autostima e della fiducia in se stessi, le quali possono sfociare in ansia, depressione, incapacità di gestire la rabbia e la sofferenza.

 

Ipnosi e dermatite psicosomatica

La ricerca ha dimostrato l’esistenza di una evidente relazione tra il benessere psicologico e l’andamento della dermatite atopica. Come la comparsa delle macchie può essere innescata dallo stress, il trattamento psicoterapeutico può portare al miglioramento ed alla remissione del sintomo.

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L’ipnosi sta ricevendo sempre maggiore attenzione dalla ricerca internazionale grazie alla sua capacità di connettere in modo significativo la mente e il corpo.

Gli interventi coniugano azioni volte alla gestione dei sintomi (es. prurito, dolore, impulso a grattarsi, etc.) ad azioni che considerano la Persona nella sua interezza, nel suo equilibrio emotivo e relazionale, nelle sue aspettative di vita.

Attraverso l’ipnosi la Persona viene avviata ad un rilassamento progressivo che trasmette immagini e sensazioni di benessere rispetto ai sintomi della patologia. Per mezzo dell’ipnosi, la Persona può esplorare una nuova realtà sensoriale, diversa rispetto a quella a cui è solita, percependo in modo diverso i sintomi legati al proprio disturbo.

Durante il percorso terapeutico, la Persona può apprendere alcune tecniche di autoipnosi, di rilassamento e di visualizzazione che potrà poi utilizzare anche quotidianamente per avere sollievo dai sintomi, sentirsi meglio e maggiormente equipaggiata nel prendere il controllo sul sintomo e sulle proprie emozioni, sulle condizioni di salute, migliorando la qualità della propria vita.

 

Intervento terapeutico

Essendo i disturbi psicosomatici il risultato di un’interazione di vari fattori, una visione terapeutica multidisciplinare è quella consigliata (es. medico dermatologico, neurologo, algologo, gastroenterologo, nutrizionista, psicologo, psicoterapeuta, etc.). Molte ricerche avvalorano il fatto che gli approcci multidisciplinari di terapia sono più efficaci rispetto agli approcci esclusivamente farmacologici.

Per ciò che riguarda l’intervento psicologico, esso si può avvalere di tecniche e strumenti diversificati in base all’unicità della Persona e ai suoi bisogni: terapia farmacologica, terapia sistemico relazionaleterapia cognitivo comportamentaleterapia EMDRipnosi ericksoniana, tecniche di mindfulness, tecniche immaginative, tecniche di rilassamento, tecniche psico – corporee, etc.

Il percorso psicologico può aiutare la Persona che presenta dermatite psicosomatica a relazionarsi con il sintomo in maniera più adattiva e flessibile. Fare ciò significa eliminare quella parte di sofferenza psichica derivante dalla continua lotta con la propria esperienza di malessere/disagio e poter quindi beneficiare di un notevole miglioramento in termini di qualità di vita.

 

L’intervento terapeutico si pone l’obiettivo di:

  • Esplorare la storia della Persona e dei suoi contesti relazionali di appartenenza, di indagare sull’evoluzione e sul significato del sintomo.
  • Individuare e ristrutturare i pensieri e le emozioni ricorrentigli schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle reazioni psicosomatiche disturbanti.
  • Esplorare e trasformare le proprie percezioni e aspettative riguardo la salute e i sintomi fisici, passando da una condizione in cui la Persona si sente in balia della malattia ad una situazione in cui inizia ad imparare che può diventare padrona di se stessa.
  • Comunicare apertamente i propri bisogni e desideri, dire dei no ed esprimere sia sentimenti positivi che negativi.
  • Agevolare l’assertività favorendo nuove modalità comunicative e relazionali da sperimentare nei propri contesti di appartenenza.
  • Ridurre l’evitamento di situazioni e attività sociali legate ai sintomi psicosomatici.
  • Ridurre la preoccupazione e i pensieri eccessivi, disturbanti e ripetitivi, liberandosi dalle rimuginazioni che tendono ad amplificare le emozioni negative.
  • Potenziare l’autostima e la consapevolezza delle proprie risorse e potenzialità.
  • Lavorare sul significato e sulla gestione delle emozioni, facendo acquisire alla Persona una maggiore competenza emotiva.
  • Ridurre i livelli di stress e gestire l’ansia anticipatoria attivati dal sintomo psicosomatico.
  • Rendere capace la Persona di sviluppare e implementare modi sempre più efficaci di reagire alla dermatite psicosomatica al fine di migliorare la propria qualità della vita.
  • Rinforzare e motivare la Persona nel cambiamento del proprio stile di vita (alimentazione, attività fisica, sonno adeguati).

 

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