RIMUGINIO
Il rimuginio può essere descritto come uno stile di pensiero che sostiene molti disturbi d’ansia ed è caratterizzato dalla concatenazione di pensieri con valenza negativa e relativamente incontrollabili, attivata nel tentativo di mettere in moto un problem solving mentale su una questione dal risultato incerto.
Le tematiche del rimuginio riguardano, solitamente, un’anticipazione di una minaccia futura, attivate da semplici processi decisionali o da situazioni percepite come potenzialmente minacciose.
Rimuginare diventa una strategia disfunzionale di regolazione delle preoccupazioni che implica la costruzione di scenari negativi futuri, restringendo l’attenzione su potenziali problemi per anticiparne gli esiti, innescando stati emotivi di sofferenza.
RUMINAZIONE
La ruminazione è un processo cognitivo caratterizzato da uno stile di pensiero disfunzionale e non adattivo che si focalizza sugli stati emotivi negativi interni e sulle loro conseguenze negative.
Questi pensieri non fanno attivare dinamiche di risoluzione delle problematiche, ma paralizzano la Persona facendola sentire impotente. Solitamente, i pensieri sono orientati al passato, alla ricerca di possibili cause e conseguenze sfavorevoli di accadimenti negativi, di fallimenti personali, etc.
La ruminazione è correlata all’insorgere e al mantenimento di stati depressivi, di sintomi post traumatici a seguito di un evento stressante e/o esperienze traumatiche, nel disturbo d’ansia sociale, nelle dipendenze da sostanze e nei disturbi di personalità.
La ruminazione alimenta la sofferenza psicologica poiché aumenta gli effetti dell’umore depresso sul pensiero, aumentando la probabilità dell’insorgenza di pensieri e ricordi negativi.
Tale stato emotivo può condurre la Persona all’isolamento sociale e di conseguenza a danneggiare le proprie relazioni interpersonali.
Intervento terapeutico
La caratteristica principale di rimuginio e ruminazione, oltre alla ripetitività, è sicuramente la pervasività e la ricorsività nel tempo con la quale si affacciano alla mente anche in modo involontario. Proprio per questo, anche qualora vengano identificati come disadattivi e problematici, risultano difficili da scacciare o eliminare da soli.
Rimuginio e ruminazione sono processi che possono mantenere ed aggravare la sintomatologia di alcuni disturbi psicologici, soprattutto quelli ansiosi e depressivi.
Il trattamento di rimuginio e ruminazione va definito all’interno del quadro sintomatologico complessivo nel quale vengono diagnosticati.
Un intervento psicoterapeutico efficace per rimuginio e ruminazione, che può essere associato anche a terapia farmacologica, può avvalersi del modello terapeutico sistemico relazionale, della Terapia EMDR, dell’ipnosi ericksoniana e di tecniche di Mindfulness per decentrare l’attenzione della Persona al qui e ora, al presente, distogliendola dai pensieri ricorsivi disadattivi.
In generale, l’obiettivo è quello di esplorare la storia della Persona e dei suoi contesti relazionali di appartenenza, di indagare sull’evoluzione e sul significato del sintomo, di individuare schemi disfunzionali e le implicazioni che ne derivano da un punto di vista cognitivo, emotivo, comportamentale e relazionale.
Si interviene destrutturando ed elaborando gli eventi che attivano la ruminazione e/o il rimuginio e le emozioni connesse ad essi. Acquisita la consapevolezza dei meccanismi cognitivi dai quali non si riesce a prendere le distanze, ci si concentra sui processi di pensiero automatici che mantengono stabili nel tempo i pensieri ripetitivi, cercando di ristrutturarli e far emergere altre strategie di pensiero più adattive.
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