Ognuno di noi, nel proprio percorso di vita, si trova ad attraversare periodi stressanti o di forte cambiamento.
Talvolta, anche se non ce ne rendiamo conto, utilizziamo delle risorse che ci permettono di superare una crisi, voltare pagina e stare meglio.
Per natura siamo inclini alla risoluzione dei problemi, ma se questo processo viene meno o fa fatica a compiersi, ci sentiamo scoraggiati, sfiduciati, in balia degli eventi o bloccati in una situazione di disagio o malessere.
Quando, di fronte ad una situazione stressante percepiamo questo tipo di emozioni negative, sentiamo una certa impotenza relativa al nostro fare, al nostro agire attivamente sull’evento che crea disagio.
Probabilmente la nostra attitudine a risolvere il problema ne incontra uno, per cui, le strategie di coping, le risorse interne che abbiamo non hanno funzionato e questo, spesso, si traduce in un grande senso di sfiducia verso se stessi.
In cosa consiste?
Un sostegno psicologico consiste in un supporto per la Persona finalizzato ad alleviare il disagio in situazioni emotive e di vita peculiari.
Durante un percorso di sostegno psicologico si co – costruisce un’alleanza relazionale con il terapeuta fondata sull’empatia, l’ascolto attivo, l’assenza di giudizio che è finalizzata a lavorare su alcune tematiche specifiche portate dalla Persona con lo scopo di migliorare la sua qualità della vita e sostenere il suo benessere psicologico e relazionale.
Il processo si concentra non solo sul problema, ma anche e soprattutto sulle risorse cognitive, emotive, fisiche e relazionali inespresse della Persona, affinché siano supportate e potenziate.
Attraverso il potenziamento delle stesse, attraverso la scoperta di risorse inespresse sarà possibile aumentare il grado di libertà nel funzionamento individuale e relazionale. Sarà possibile aumentare la consapevolezza di Sé, il senso di fiducia verso se stessi perso nell’incontro con un problema che non si riesce a superare.
A cosa serve?
Un percorso di sostegno psicologico può essere utile ad elaborare pensieri e vissuti emotivi di un dato momento, a cogliere e comprendere perché nella vita tendiamo sempre a rivivere le stesse situazioni, oltreché ad attraversare le proprie paure ed insicurezze, ad avvicinarci alla comprensione della motivazione che induce in noi stati sintomatici come ansia, stati dell’umore basso o instabilità emotiva ed altre complessità. E’ possibile anche affrontare situazioni di vita specifiche quali la genitorialità, la terza età, situazioni lavorative (cambiamento, perdita, stress, burnout), complessità affettive e relazionali familiari e di coppia (separazioni, lutto, tradimenti, fine di un amore, malattia, necessità di accudimento di un familiare, etc.), etc.
Riconoscere ed accogliere le tematiche principali della propria sfera di vita può introdurre la possibilità di ricollocarle in un modo più adattivo ed evolutivo all’interno del proprio percorso personale, alle volte, attribuendogli un significato completamente diverso.
La decisione di investire le proprie risorse in un percorso di sostegno psicologico è una scelta coraggiosa che può condurre a quei cambiamenti che possono portare ad un equilibrio tra le proprie aree di miglioramento, le proprie responsabilità, i propri bisogni e le proprie aspirazioni.
Le domande da porsi per intraprendere questo tipo di percorso sono relative al riconoscere di avere un problema che ci blocca, che non ci fa avanzare, quali obiettivi voglio raggiungere e a quanta motivazione voglio impiegare per raggiungerli.
Il percorso è teso ad uscire dalla crisi, a migliorare l’autostima e il senso di autoefficacia, a trasformare il dolore e la rabbia, ad accettare il cambiamento per poter acquisire un nuovo modo di vivere al meglio il proprio presente, la propria vita.
Come si svolge?
La durata del percorso è soggettiva e quindi variabile e può concludersi nel momento in cui sono stati raggiunti gli obiettivi preposti, sono state potenziate le risorse, il senso di fiducia, la capacità di agire, è stata trovata una diversa modalità di adattamento ad una nuova situazione e sia stato alleviato il disagio.
In tal senso, è possibile rivedere i tempi e i modi del percorso stesso, adattandolo man mano alle necessità emergenti.
POSSO ESSERTI D’AIUTO?
Essere ascoltati e confrontarsi in uno spazio professionale, empatico e non giudicante è il primo passo per iniziare a prendersi cura di Sé.
Puoi contattarmi per chiedere informazioni o fissare un appuntamento, stabiliremo insieme come proseguire e, se Tu deciderai, inizieremo un percorso personalizzato, in base ai tuoi bisogni, nel quale sarai parte attiva nel processo di ricerca del tuo benessere fisico, psicologico e relazionale.