Mente intuitiva
in ascolto della propria voce interiore

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“La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un servo fedele. Abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”. Questo sono parole pronunciate da Albert Einstein, colui che conosceva molto bene il valore dell’intuizione.

Spesso l’intuizione o l’intelligenza intuitiva viene relegata ad un livello inferiore rispetto a quello della razionalità considerata più utile per conseguire i propri intenti, quando invece, la Persona intuitiva, che ha imparato a prestare attenzione e dare rilevanza ai messaggi della propria intuizione, percorre la strada della consapevolezza di Sé e del successo in modo più efficace, creativo, acuto e rapido.

 

Che cos’è l’intuizione?

Antonio Damaso, Neurologo e Neuroscienziato, descrive l’intuizione attraverso la teoria dei marcatori somatici, definibili come dei segnali a livello corporeo, più o meno intensi, che permettono alla Persona di anticipare le emozioni che si proverebbero a seguito delle conseguenze delle proprie azioni.

In altre parole, l’intuizione sarebbe un meccanismo di pre-selezione, che ha luogo sotto la soglia della nostra coscienza, responsabile di esaminare tutte le alternative e decidere quali sono i possibili percorsi, tra i quali possiamo scegliere consapevolmente.

L’intuizione è un procedimento che ci permette di valutare e scartare in modo inconsapevole le alternative, basandosi fondamentalmente sulle proprie esperienze di vita e sulle proprie emozioni. Per questo, l’intuizione si esprime principalmente attraverso sensazioni corporee, ad esempio, alcune persone dichiarano di sentire qualcosa nello stomaco o nel petto, senza saperne spiegare il motivo, descrivendo questo sentito come una sensazione o presentimento.

 

L’intuito è la forma più alta di intelligenza?

L’intuizione può essere descritta come la libertà di seguire ciò che ciascuno sente veramente, ciò che ci determina come persone e, allo stesso tempo, ci distingue tra le persone; si tratta, in poche parole, della libertà di essere se stessi.

L’intuito viene definito dal Vocabolario Treccani come la capacità di “conoscere per avvertenza immediata ciò che non è per sé manifesto, senza quindi l’aiuto della riflessione o di un processo razionale induttivo o deduttivo”, mentre Virgilio, il poeta latino, dà i seguenti sinonimi della parola “intuizione”: illuminazione, folgorazione, lampo, presentimento, sensazione, presagio, sesto senso. Avere un’intuizione, dunque, significa scoprire ciò che era nascosto, qualcosa che non era di per sé evidente, senza l’aiuto del pensiero logico – razionale.

In psicologia esiste quella che viene definita Intelligenza Intuitiva, che sarebbe la capacità della Persona di risolvere i problemi facendosi guidare dall’intuizione. Naturalmente, l’intuizione non è un meccanismo infallibile, ma può essere molto utile quando dobbiamo prendere delle decisioni in una situazione in cui non abbiamo molte informazioni o che è molto confusa. E’ sempre bene sapere cosa ci suggerisce la nostra intuizione prima di decidere, la cosa migliore da fare è imparare ad ascoltarla per saperla utilizzare.

 

Come si distinguono le persone intuitive?

  1. Ascoltano la propria voce interiore, hanno una connessione eccellente con la propria mente inconscia, prestano attenzione alle proprie intuizioni o sensazioni, affinando sempre più questo canale comunicativo, così da poter decifrare ed utilizzare i messaggi derivanti dal processo intuitivo.
  2. Passano del tempo in solitudine, una solitudine costruttiva, che consente di entrare in relazione con se stessi, con le proprie emozioni, pensieri, esercitarsi alla consapevolezza di Sé, rilassare la mente ed aprirsi all’intuizione.
  3. Ascoltano il proprio corpo, riconoscono ed accolgono i segnali inviati dal processo intuitivo attraverso le sensazioni corporee, ad esempio, uno “sfarfallio allo stomaco”, un “nodo alla gola”, etc., o qualsiasi altra sensazione che invia questa parte corporea. Queste persone utilizzano il corpo come un termometro per misurare il proprio stato di benessere psicofisico, interpretano le reazioni del corpo e sanno utilizzarle a loro favore.
  4. Osservano profondamente, sono attente, si concentrano sui dettagli che ad altri passano inosservati. Danno significato ai particolari e anticipano quello che potrebbe accadere. Riescono a dedurre, scoprire, anticipare possibili scenari e a prendere le decisioni di vita precorrendo il risultato delle proprie azioni.
  5. Prestano attenzione alla propria dimensione immaginifica e onirica, ovvero il canale comunicativo preferito della mente inconscia, prestando attenzione a quei sogni che hanno un reale riflesso sulla propria vita.
  6. Sono empatiche, sono in grado di connettersi con le altre persone a livello profondo, consentendo di immedesimarsi, sostenere, confortare, notare un momento di complessità/malessere nell’Altro.
  7. Sanno gestire le emozioni negative, senza farsi assorbire da esse. Sono consapevoli che emozioni come rabbia, risentimento, disprezzo, paura, etc., inibiscono il processo intuitivo ed ogni emozione che arriva va gestita e utilizzata con sapienza.
  8. Sanno far fluire, sanno che far scorrere gli eventi senza cristallizzarsi nelle situazioni (positive o negative) consente di affrontare i problemi in modo più efficace e incisivo. Hanno fiducia in se stesse e sanno che la saggezza è la strada per affrontare al meglio qualsiasi evento.
  9. Sono caratterizzate da una significativa flessibilità cognitiva, non hanno un pensiero rigido e stereotipato, cambiano idea velocemente quando si presenta un’intuizione. Non si fossilizzano sulle proprie idee o decisioni, soprattutto quanto percepiscono di stare sbagliando strada. Questa flessibilità consente loro di correggere il piano e ottenere risultati migliori.
  10. Cercano risposte dentro di Sé, ricercano la competenza di Sé, delle proprie emozioni, dei propri pensieri, delle proprie percezioni sensoriali, ovvero una consapevolezza di Sé completa. Solo così possono trovare le risposte che cercano, possono prendere le decisioni ascoltando le proprie aspettative, i propri bisogni, possono andare incontro ai propri obiettivi senza timori e in piana libertà decisionale e personale.

 

Sviluppare una mente intuitiva

La mente razionale non è l’unica realtà, esiste una mente intuitiva che è il risultato di un complesso percorso di evoluzione.

Sviluppare una mente intuitiva richiede una significativa apertura mentale e il desiderio di crescere a livello personale. Per trarne beneficio, non basta fidarsi dell’intuito e sperare che le cose vadano bene, ma occorre imparare a sviluppare una visione interiore di Sé più chiara, consapevole e coerente.

Se la mente razionale cresce sulla base dell’apprendimento di concetti e sulla base dell’esperienza, la mente intuitiva si sviluppa grazie alla conoscenza e all’esperienza del passato e del presente, nonché ad una visione/lettura anticipata delle situazioni.

Il punto di partenza dal quale iniziare per sviluppare una mente intuitiva è credere che ci sia altro oltre quello che conosciamo di noi stessi, oltre a quello che conosciamo del mondo.

Per entrare in contatto con queste nuova realtà occorre entrare connettersi con se stessi, sviluppare ed affinare la consapevolezza, dove tutto diventa chiaro e trova un senso.

Conoscere se stessi è il primo passo per comprendere ciò che accade in noi ed intorno a noi, è il primo passo per stare meglio. Ascoltarsi significa distinguere tra le diverse spinte interiori, le diverse intuizioni che ci guidano nella vita e scegliere quelle più evolutive e adattive per la nostra esistenza.

Grazie alla conoscenza di se stessi possiamo accrescere una maggiore intelligenza emotiva e imparare a fidarci sempre più della propria visione interiore della vita, andando verso un benessere psicofisico, emotivo e relazionale.

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